Recensioni: serie TV e Film

Recensione Serie TV: Domina

Stagione 2

Età di visione +18

La seconda stagione di Domina è appena terminata e già sento la sua mancanza! Il finale semi aperto fa sperare in una terza stagione, anche se, conoscendo un pochino la storia di Roma, potremmo quasi considerarla terminata; mi spiego bene: ormai le linee sono ben definite e sapendo chi sarà il successore di Augusto la serie potrebbe essere conclusa, ma è pur vero che s’interrompe a 9 anni prima della nascita di Cristo, mentre Augusto e Livia sono vissuti per altri anni, per cui volendo (come spero) ci sarebbe il materiale per una terza stagione.

Adoro le serie TV storiche, soprattutto se sono ambientate nel periodo Romano, per cui sono decisamente di parte nel dire che Domina è stupenda e, prima di addentravi nella seconda stagione, consiglio vivamente la full immersion nella prima per aver una linea continuativa degli avvenimenti.

A questo punto se non volete spoiler penso che sia arrivato il momento che non andiate avanti con la lettura del mio parere, perchè non credo mi sia possibile non farli

Quello che mi ha maggiormente impressionata in positivo di questa serie, a parte la bravura degli attori, è che viene tutta raccontata dal punto di vista femminile; le donne che in epoca romana ufficialmente erano quelle che venivano usate solo come materiale di scambio (matrimoni annullati solo per questioni politiche, figli affidati alla nuova moglie del marito), in realtà sono quelle che tirano le fila della politica, facendo fare agli uomini, circuendoli con il sesso e le parole (e non disdegnando uccidere, o farlo fare ad altri, i vari ostacoli sul loro cammino) quello che ritenevano più giusto per la famiglia o la situazione politica.

Nella prima stagione abbiamo conosciuto una Livia Drusilla giovanissima, promessa sposa a Tiberio Nerone, un uomo molto più vecchio di lei a cui darà due figli (non sono sicurissima che Druso sia suo) e gli resterà vicino anche nell’esilio imposto da Gaio (il futuro marito di Livia e conosciuto nella storia come il primo imperatore di Roma: Augusto) e, una volta tornata nella capitale, farà di tutto per poter sposare Augusto e cercare in tutte le maniere di riportare la Repubblica.

Livia e Augusto, una coppia piena di contradizioni, (bravissimi gli attori) si amano e si odiano, stanno assieme per il reciproco potere, si temono e nel bene e nel male, in un’epoca in cui i matrimoni si disfano come un non nulla, rimangono insieme fino alla morte, anche se nel mio, credo che Livia sia stata innamorata segretamente di Agrippa, l’uomo che fino alla sua morte (e sì, qui vedremo anche la morte di Agrippa che, preparatevi, sarà straziante ma dolcissima) l’ha sempre amata, capita e sostenuta, un braccio saldo sempre disponibile ad aiutarla in caso di bisogno anche quando Gaio non era presente o l’aveva mandata in esilio.

La seconda stagione inizia con Augusto e Livia ormai sposati da anni, senza figli propri, se non quelli avuti dai precedenti matrimoni; una famiglia che si rafforza tramite queste nozze aumentando sempre di più il potere della coppia e dei congiunti.

Fino a qui la parte politica della storia può essere interessante, ma sono i caratteri dei personaggi a renderla fantastica.
Livia è una donna caparbia, per portare avanti il suo progetto di potere e restaurare la Repubblica non fa vedere i suoi sentimenti. I figli Tiberio (futuro imperatore di Roma) e Druso (generale delle armate romane) soffrono (hanno proprio delle turbe psichiche) per la mancanza d’amore delle madre, amore che in realtà esiste ma nascosto sotto la sete di potere e un comportamento freddo di Livia.

Druso, soffermiamoci un attimo su di lui, giovane che ama oltre a se stesso tutte le donne (un puttaniere XD), finché non si sposa e porta sua moglie con lui in battaglia, ottimo padre e marito anche se dedito al gioco, come con Agrippa la sua morte mi ha rattristita parecchio, ma la storia non si cambia e non si possono sostituire i figli morti come nel suo intimo avrebbe voluto Livia.

Non vi voglio svelare oltre della trama, perché chi tira i fili di alcune morti o i vari matrimoni sono il tema portante di questa stagione, posso solo dirvi che il filo logico delle puntate è ben allineato e il mio consiglio è di guardarla tutta in un’unica soluzione, come farò nuovamente io per poter assaporare meglio questo piccolo capolavoro.

E ora lasciatemi fare un pochino di considerazioni sui vari personaggi, per rispetto a chi non ama molto gli spoiler questi verrano messi in maniera che solo chi apre la tendina potrà leggerli, per tutti gli altri la recensione finisce come l’avete letta. 🙂

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Livia, che dire su di lei, dalla ragazzina dolce e solare che era all’inizio della serie si trova costretta a diventare un mostro. Il primo marito, Tiberio Nerone, (uno stupido ha meno carattere di un pesce rosso speriamo che questi non si offendano) non ha un’idea politica e gira da una parte all’altra delle fazioni per suo tornaconto. Nella seconda stagione si scopre che, oltre a essere un emerito coglione, è un sociopatico, infatti crea in Tiberio un grosso disturbo di personalità dicendo che sua madre, da piccolino lo voleva soffocare (vero! Ma perché diavolo dirlo a un bambino piccolo). La nostra Domina si trova a voler sopravvivere e avere potere per cercare di mantenere la promessa fatta al padre di restaurare la Repubblica, così fa di tutto per sposare Gaio, il futuro imperatore di Roma. Quando dico fa di tutto è proprio perché uccide amici, parenti, chiunque si metta davanti alla sua strada e non sia d’accordo con lei o che l’ostacoli; con gli anni, a causa degli aborti continui, la sua determinazione diventa sempre più spietata, solo con suo figlio Druso, sua nuora Antonina, Agrippa, Antigone, Pisone, Ticone si ammorbidisce un pochino, ma rimane sempre una donna di ferro, difficilmente fa vedere il suo affetto alle persone che ama.

Avete presente un clan mafioso? Lei sembra comandarlo tranquillamente e forse l’unico che le tiene testa è Gaio Augusto.

Gaio Augusto è il personaggio che mi piaceva di più nelle prime due puntate quando a interpretarlo era Tom Glynn Carney, gli dava un aspetto più dolce anche se nell’insieme letale. L’Augusto adulto sembra per tutto il tempo un povero uomo che ragiona per una buona parte della stagione con il pene e si fa raggirare tranquillamente dalle Domine (moglie, ex moglie, amante, sorella, figlia e nuore) che lo circondano (tirate voi le somme di quello che lo fanno passare, ma come ho detto è una serie femminista).

Gran condottiero, è spesso spalleggiato nelle sue avventure dal valoroso Agrippa che lo fa ragionare. Ha però dalla sua, che quando non è in pubblico ascolta la voce delle donne, cosa non usuale per il periodo; rimane comunque un essere spregevole, infatti, su suo ordine viene teso un agguato a Druso in Germania dove il condottiero perde la vita.

Tiberio, futuro imperatore di Roma, un pazzo. In lui vivono due personalità: una buona e una diabolica, cerca di uccidere la madre nel sonno durante un raptus omicida, con la morte del fratello la parte buona di lui perde il sopravvento, diventa un uomo spietato con lo sguardo del folle e sembra si ribelli alla madre, anche se sinceramente guardando bene la serie con il senno di poi potrebbe essere la madre che inconsapevolmente fa il gioco politico del figlio. Uccide Tiberillo, il figlio ancora in culla della seconda moglie (Giulia figlia naturale di Gaio) e del suo amante. Non è ben chiaro se lo uccide in un momento di follia o per non avere nessuno che gli sbarri la strada per il potere.

Sicuramente l’educazione ricevuta dal demente del padre Nerone e dalla pazzoide della madre non l’aiutano sicuramente a essere lucido.

Druso e Antonia: gli unici sani della famiglia, benché il ragazzo in gioventù abbia frequentato spesso i lupanari e sia dedito al gioco, è un buon padre di famiglia, ama la moglie e i figli e sul letto di morte fa promettere ad Antonia di non sposarsi mai più. Un bel personaggio, attaccato agli ideali del nonno di restaurare la Repubblica, sebbene a differenza di Livia cerchi di farlo senza spargimenti di sangue. Una lettera scritta al fratello in codice viene intercettata da Gaio che con la pazienza di un ragno (maledetto) tesse la sua ragnatela e lo condurrà alla morte in giovane età. Antonia, di lei non si può che parlare bene, sempre a fianco del suo uomo, anche nei campi di battaglia.

Agrippa, forse il personaggio migliore assieme a Druso, spietato in battaglia, fedele amico e uomo d’onore, ama follemente Livia fino alla fine dei suoi giorni e sarà sempre a proteggerla. Sposato con la figlia naturale di Gaio, Giulia, dalla quale ha avuto diversi figli.

Giulia la zoccola (ops, scusate) ama Iullo (figlio di Marco Antonio, sì quel Marco Antonio!! 🙂 ) alla follia, ma viene data in sposa prima a suo cugino Marcello (uno sbruffone, violento nei rapporti intimi con la moglie, perché omosessuale) dopo la morte di questo (per mano della amica di Livia: Antigone) ad Agrippa. Una volta diventata vedova passa di letto in letto, uomini o donne è indifferente basta che sia, finché nel nono anno avanti Cristo inizia una relazione con Iullo; non ci è dato da sapere se Tiberio suo marito dal 9 secolo a.C. accetterà (di cui è a conoscenza) o no il tradimento, ma stando ai libri di storia la sua morte avverrà 7 anni dopo. (Speriamo nella terza stagione)

Il resto dei personaggi sono poco rilevanti, Marcella (la moglie di Iullo) è un’arpia che grazie al cielo muore, Ottavia, una vecchia malefica, sorella di Augusto, si fa promettere dal deficiente del fratello che, dato che la moglie (Livia) gli ha ucciso il figlio (Marcello), lui (Augusto) deve ammazzare un figlio della consorte e così la scelta cade sul più buono e brillante dei due figli di Livia: Druso.

Non scordiamoci di Iullo un povero uomo, fondamentalmente molto buono, legato in un matrimonio che non vuole e si trova in mezzo al fuoco incrociato di Livia e Augusto.

Per finire non dimentichiamoci di Pisone, amico del padre di Livia e sostenitore della Repubblica; un uomo che la moglie dell’imperatore considera come un padre e su cui si appoggia per qualsiasi consiglio; e Ticone il braccio sinistro (il destro era Agrippa) di Livia, vedovo di Antigone.

Insomma una famiglia di matti, li odio e li amo tutti allo stesso tempo XD.

Assolutamente personaggi spettacolari e ben interpretati dagli attori.

Buona visione

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