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Recensione: “Una passione proibita” di Keira Andrews ♦ Gay Amish #1

 

♦ Traduzione a cura di Chiara Fazzi.

Triskell Edizioni ♦ Acquistabile qui ♦

In un mondo in cui ogni dettaglio – persino l’ampiezza della tesa del cappello – è dettato da Dio e dalle onnipotenti regole della comunità, due uomini osano immaginare una vita diversa. All’età di diciotto anni, Isaac Byler conosce poco il mondo al di fuori del rigido insediamento Amish di Zebulon, Minnesota, dove non esiste alcun rumprsinga che gli permetta di varcare i limiti di quella ristretta realtà. Isaac sa che presto dovrà ufficialmente unirsi alla chiesa e trovare una moglie, ma desidera ardentemente qualcos’altro… un qualcosa che non può nominare.

Lasciato da solo a mantenere sua madre e le sue sorelle dopo un’oscura tragedia, il carpentiere David Lantz non può più rimandare la sua aggregazione alla chiesa. Ma quando prende Isaac come apprendista, la loro attrazione cresce tra il sudore e la segatura. David condivide i suoi segreti peccaminosi, e lui e Isaac faticano a riconciliare i loro scioccanti desideri col loro impegno verso la fede, la famiglia e la comunità.

Adesso che si sono incontrati, sono disposti a perdere tutto quanto?

 

«Dovresti scappare via da me, Isaac. Ti trascinerò all’inferno. Ti indurrò in tentazione.»

Avevo una conoscenza molto superficiale delle comunità Amish prima di leggere questo romanzo, derivante da film o libri, ma man mano che procedevo con la lettura mi sono sentita in dovere di approfondirla, andando in cerca di informazioni. Keira Andrews immerge il lettore in un ambiente soffocante e rigido, mostrandoci attraverso gli occhi del giovane Isaac come sia la vita a Zebulon, dove si applicano le regole più ferree, ovviamente tutte dettate direttamente da Dio, persino le più assurde. Ad esempio, i suoi ragionamenti su alcuni dettagli degli abiti sono all’apparenza semplici e quasi inutili, ma in realtà spiegano alla perfezione come la volontà di controllo sulla mente delle persone passi attraverso queste minuzie.
Pur raccontando di due ragazzi che compiono una lotta interiore contro le credenze che sono state loro inculcate, l’autrice non sminuisce mai la fede che guida tutti questi uomini e donne, anzi riesce a farci comprendere come credere in Dio possa andare di pari passo con credere nella libertà di amare.

Il mondo era una ragnatela di tentazioni che li avrebbe intrappolati, allontanandoli dal sentiero di Dio e affogandoli nel peccato. Eppure, quando si immaginava insieme a David, la mente di Isaac volava in alto, libera, così vicina al cielo da poterne sentire lo splendore sulla pelle.

Isaac è consapevole di peccare nella propria mente, di essere sbagliato secondo i dettami della propria fede, e lavorare a fianco di David gli apre gli occhi su un mondo di possibilità infinite. Coglierle sembrerà terribile, una condanna eterna, eppure la potenza del sentimento che li unisce non potrà essere contrastata, da nessuno dei due.
I ragazzi compiono scelte dolorose, tentennando ma trovando forza l’uno nell’altro: il finale di questo primo volume della serie è il primo passo per loro, in un certo senso, perché è chiaro che hanno ancora molta strada da percorrere, insieme.

 

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