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Recensione: Twisted Lies di Ana Huang

Serie: Twisted #4

Titolo: Twisted lies

Serie: Twisted #4

Autore: Ana Huang

Editore: Mondadori

Genere: Contemporaneo

Data di pubblicazione: 20 Febbraio 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie è composta da:

  • Twisted Love QUI
  • Twisted games QUI
  • Twisted hate QUI
  • Twisted Lies

Affascinante, pericoloso, e abbastanza furbo da nasconderlo, CHRISTIAN HARPER è un mostro nascosto negli abiti dal taglio impeccabile di un perfetto gentiluomo.

Ma ogni mostro ha un punto debole, e lei è il suo.

La sua ossessione, la sua eccezione.

Dolce e timida, STELLA ALONSO ha imparato a tenere a freno i desideri del cuore. D’altronde, impegnata com’è con due lavori, avrebbe davvero poco tempo per una relazione.

Quando però il destino la spinge tra le braccia di Christian, sente che forse è arrivato il momento di lasciarsi andare.

Ma il loro è un amore intrecciato a troppi segreti e bugie.

E quando la verità verrà infine a galla, potrebbe distruggere tutto.

Il racconto di Stella e Christian unisce una trama del tipo “finti fidanzati che si accorgono di amarsi davvero” a due personaggi dalla personalità molto intensa con un interessante percorso individuale da compiere per poter liberare i propri sentimenti uno per l’altra, il tutto sommato a una piccola scintilla thriller che alimenta il ritmo e la suspense.
Christian è a capo della Harper Security, società che ha fornito un servizio di guardie del corpo anche nei precedenti volumi, ma il cuore dell’attività è legato alla cyber sorveglianza e alle sue capacità informatiche. È un uomo duro, cinico e amante del controllo, che disprezza provare emozioni, e tiene sottochiave il suo passato e ogni informazione personale. Poiché non si apre a nessuno, vive una vita solitaria e ha pochi amici su cui poter contare.

«Una delle cose che preferisco di te» disse, la voce morbida come il più nero dei velluti, «è che pensi che io abbia ancora un’anima.»

Stella è una blogger. Ha una famiglia molto critica che la fa sentire imperfetta e non all’altezza delle aspettative, per questo si impegna per dimostrare sempre di più nel tentativo di ottenere l’approvazione dagli altri. La vediamo intenta a costruirsi maggiore visibilità online, con l’obiettivo di accumulare più “like” ed essere notata da una grande casa di moda. Ha dei sogni nel cassetto, ma non si sente abbastanza capace per perseguirli, poiché non crede molto in se stessa. In Christian trova un uomo che sa dare attenzioni e ascoltare senza giudicare. La sostiene pur senza sostituirsi a lei, cercando di farle recuperare un po’ di autostima mostrando fiducia nelle sue capacità.
Un atteggiamento importante e che dimostra molto di quanto ci tenga a lei, eppure Stella ha bisogno di qualcosa di più dei gesti, per compensare quello che i genitori non hanno saputo darle. Le manca una connessione emotiva e il fatto che lui non riveli i suoi sentimenti la terrorizza: teme di fraintendere interpretando come spontanei e reali dei gesti che potrebbero essere stati pianificati a beneficio del pubblico, a causa del finto fidanzamento che hanno messo in atto, ed è confusa dagli sbalzi d’atteggiamento dell’uomo.

Christian in effetti non crede nell’amore. Non a causa del solito cliché di un passato privo di calore o affetto, ma per come ha vissuto in modo distorto le dimostrazioni romantiche dei genitori. È un uomo chiuso che, però, non ignora il senso possessivo che prova verso una ragazza che per lui è un enigma stuzzicante, un prisma pieno di luci e ombre in contrasto tra loro, una somma di reazioni imprevedibili che non possono fare a meno di affascinarlo. Non nega di provare un’ossessione per Stella, ma vive un conflitto interiore crescente ogni volta che, in sua presenza, si sente destabilizzato e distratto, odiando questa perdita di controllo. Nonostante la maschera gelida, distaccata, non interessata, quando le è vicino sfuggono dai suoi occhi i riflessi di un senso protettivo, un’attrazione inspiegabile, una tenerezza affettuosa, mandando segnali contrastanti alla ragazza.
Si ha quindi la sensazione di oscillare tra passi avanti e altri indietro, dato che ogni volta che lui si chiude, anche Stella rifugge nella sua insicurezza e, temendo un rifiuto, si allontana.

Più la conoscevo, però, più s’imprimeva nel mio essere. Era un insieme di contrasti, il rompicapo più affascinante in cui mi fossi mai imbattuto: forza e vulnerabilità, calma e caos, innocenza e dissolutezza. La donna il cui sorriso dolce placava la bestia selvaggia che era dentro di me era la stessa che la liberava con le sue grida e le sue richieste di averne di più.

Come molti uomini di successo a capo di un impero, Christian ha dovuto sporcarsi le mani compiendo azioni poco lecite, senza paura di usare violenza, ricatti, intimidazioni e sabotaggio informatico. Sa che sono segreti che non dovrà mai rivelare a una donna fiduciosa e innocente come Stella. Ma come ben possiamo immaginare, i segreti hanno sempre le gambe corte e quando vengono a galla rischiano di provocare uno tsunami.
A tutte queste vicende sentimentali e introspettive si aggiunge la presenza di uno stalker: l’opportunità perfetta per fare in modo di stare più vicino a Stella, grazie anche alla scusa di un accordo di finto fidanzamento. Questo anima una sottotraccia più ricca di adrenalina che esplode sul finale, regalandoci un mix di romanticismo e suspense molto avvincente.

Il tipo di eros di Ana Huang è semplicemente strepitoso: sensuale, piccante, ad alto tasso di peccato e perversione, pur senza essere volgare né troppo didascalico. Dirty talking, uomini dominanti che gestiscono il controllo in modo brutale, sesso sconcio e privo di delicatezza, tutto rende le scene adatte a un pubblico consapevole e non alle prime esperienze, ma allo stesso tempo si mantiene una eleganza e l’assenza di eccessi adatta a una scrittura matura che non punta solo sull’aspetto erotico per agganciare il pubblico.

La sua mano rimase sulla mia guancia, ma il suo sguardo mi toccò dappertutto: il viso, il seno, la pancia e la zona del clitoride dolorosamente sensibile. Lasciò dietro di sé una scia di fuoco così rovente che quasi mi aspettavo che il vestito mi si incenerisse. «Attenta, Stella.» Il suo avvertimento sommesso mi pulsò tra le gambe. «Non sono il gentiluomo che pensi io sia.»

 

🔥:peccato e perversione
❤️: 3
Voto

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