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Recensione: “Lady O” di Charlotte Lays

Buongiorno fenici oggi la nostra Aina ha recensito per noi il libro “Lady O” di Charlotte Lays

Parlare attraverso la schermata di un pc è sempre stato più semplice per chiunque, ma per Lady O, all’anagrafe Olyvia Cardoso, farlo, rende la vita di tutti i giorni meno complicata e pesante, decisamente più semplice da sopportare. 
Specialmente se pensa al passato. 
Specialmente se considera le vessazioni. 
Specialmente se vive l’inadeguatezza che sua madre le ha sempre trasmesso. 
Dalle pagine dei suoi romanzi, e della sua rubrica, la giornalista più irriverente dell’Upper East Side demolisce gli uomini e avalla la causa delle donne, dimenticando per un momento come quegli stessi uomini siano stati, nella sua adolescenza, la linfa attiva del dolore che prova e che l’ha piegata. Ma non abbastanza, non del tutto, e sarà evidente quando, d’improvviso, nella vita di Olyvia tornerà Gerard Gordon, una delle menti che hanno architettato la sua completa resa anni prima. 
Cattivo, perfido, subdolo… O no? 
Possibile che quell’angelo maledetto dagli occhi verdi e il sorriso tentatore sia proprio quello che proclama di essere? 
Un neurochirurgo affascinato da lei al punto da volerla proteggere addirittura da se stessa?
Dalla penna di Charlotte Lays, autrice di Ghiaccio bollente e Scritto sulla pelle, un romanzo coinvolgente, brillante, denso di emozioni e assolutamente da vivere… 
Perché spesso le apparenze ingannano e non è detto che la bellezza sia poi sintomo di un cuore puro e armonioso.

Che abbia una tuta da lavoro sporca di grasso, o un camice, o un completo gessato, poco importa: avrà sempre un’inguardabile tutina turchese ai nostri occhi innamorati.
Ora… il Principe Azzurro è un uomo, di conseguenza un idiota in calzamaglia, ma rapirà il tuo cuore comunque, fattene una ragione. Lo conquisterà con la spada sguainata vincendo il conflitto epico e sempiterno tra ragione e sentimento.
E quando scoprirà che hai scelto lui per dargli l’unica cosa intatta, illibata, pura che è rimasta in te… si comporterà come Armstrong quando ha piantato la bandiera americana sul suolo lunare, o Hillary quando ficcò quella neozelandese sulla vetta dell’Everest.
Piangeranno di gioia? No, non ci prendiamo in giro. Spruzzeranno sul territorio il loro porco orgoglio al grido di «Chiunque verrà dopo, mi bacerà il culo!».

L’aspetto che ho adorato di questo romanzo è lo stile ironico, a tratti tagliente, a tratti scanzonato, che non dimentica un erotismo raffinato, avvolgente e risvolti intellettualmente ammiccanti. Una penna sicuramente di spessore, che solletica la cultura letteraria, il romanticismo, ma anche i nostri bisogni di sensualità e di passione e ci consente di liberarci in una risata, di tanto in tanto.
Protagonista è Olivia, con una miriade di insicurezze sul proprio aspetto fisico e sulle sue capacità, che ha creato un alter ego di successo, Lady O, autrice di erotici e di risposte alla posta del cuore, attraverso il quale lascia uscire il suo lato cinico, irriverente, pieno di vita e di forza.
Sarà un percorso che la porterà a fare una sintesi tra le sue personalità, a uscire allo scoperto, ad abbracciare e affrontare le sue insicurezze, a esplorare la sessualità e l’affettività per la prima volta. Lo affronterà insieme a Gerard, un neurochirurgo brillante, tenace, innamorato e… decisamente dotato di sfavillante armatura.
Le vicende interiori si sommeranno a problematiche familiari sempre più complesse, capaci di tenere alta la tensione fino al finale.
Un romanzo terminato troppo in fretta, il cui finale è arrivato e scivolato via rapido e felice, perfettamente in linea con lo stile vivace e ritmato della narrazione.

«Ricordo che ti ammiravo, perché io non sarei mai riuscito a sopportare tutto quella cattiveria. Ed ero convinto che dentro tu fossi di acciaio diamantato.»
Scuoto la testa, perché vorrei dirgli quanto si sbaglia, ma se aprissi la bocca scoppierei a piangere e basta.
«Mi imploravi con lo sguardo, quasi dicendomi: “Posso resistere fino a spezzarmi, ma se mi spezzo non so se riesco a ricompormi”»

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