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Recensione: “Io, tu e il dolore ” di K.A. Merikan (Underdogs Vol. 2) 

Buongiorno fenici oggi la nostra Aina ha recensito per noi il libro “Io, tu e il dolore ” di K.A. Merikan (Underdogs Vol. 2) 

Sid. Batterista degli Underdogs. Il suo sogno proibito ha a che fare con la sottomissione e il dolore.
Asher. Noto anche come Stan. Stalker. Le apparenze possono ingannare.

È difficile trovare qualcuno di interessante con cui avere una sveltina durante una tournée. Sid desidera il dolore, essere umiliato, quel genere di rapporto che non è facile ottenere in una notte di sesso occasionale. Perciò per il momento si è arreso, accontentandosi di un Dom online per divertirsi un po’, e ha deciso di concentrarsi sul suo gruppo. La fama degli Underdogs sta crescendo, ma c’è un fan che segue Sid da quando si è unito al gruppo, e lo sta facendo impazzire. È solo un ragazzino hipster ricco e viziato, alla ricerca di un bad boy con cui svagarsi. Se conoscesse davvero i gusti di Sid, scapperebbe a gambe levate.

Asher è convinto che Sid sia quello giusto, il suo Unico Grande Amore, il suo traguardo. Anni prima, Asher ha perso la sua verginità con Sid e, da quel momento, ha capito che erano destinati a stare insieme. Tra di loro esisteva una scintilla, un legame troppo sincero perché fosse tutta una menzogna. I membri del gruppo di Sid lo definiscono uno stalker, ma lui desidera solamente offrire a Sid il suo amore. Quando alla fine Sid confessa ciò che vuole, Asher è più che pronto ad accontentarlo.

Tuttavia, l’ultima volta che Sid ha avuto una relazione con un altro uomo, e ha liberato la sua natura di sottomesso, ne è rimasto scottato, finendo per essere cacciato dal suo gruppo precedente, trovandosi sbattute in faccia le porte per diverse opportunità.

Asher vuole che il mondo sappia della sua storia con Sid, ma il problema è che Sid preferirebbe mantenere una relazione basata sul piacere che solo il dolore può regalargli.

fonte della trama: Amazon

Asher non ebbe pietà per la sua gola, ma a chi importava? Sid non era un cantante.

Ash è un fan innamorato del batterista degli Underdogs da sette anni, da quando, a 18 anni, ha perso con lui la verginità.

Da sette anni, dopo quel giorno, Sid continua a rifiutare le sue avance. Tutti sanno che è gay, ma nessuno conosce la sua preferenza per uomini dominanti, possibilmente violenti, capaci di regalargli la pace dei sensi attraverso il dolore e l’umiliazione. È in un momento di tensione che, per liberarsi di lui, Sid grida al suo stalker che non potrà mai esserci una seconda occasione, a causa di gusti sessuali differenti.

Ash non si scompone e decide di tentare di essere ciò che lui desidera.

È da questa seconda opportunità che nasce una relazione potente, erotica, estrema, nella quale si infila la tenerezza per l’attrazione che Ash già provava per quel bad boy che indossa con tutti, tranne che con lui, una maschera da duro. In queste sessioni di gioco emerge una sintonia, i due ragazzi si spogliano di tutte le sovrastrutture e si mostrano veri, nelle loro pulsioni e nei loro bisogni, creando un legame che va al di là dell’affinità sessuale, e che va ad abbracciare la complicità e la condivisione di abitare insieme un luogo nascosto, segreto, intimo.

Violento. Crudo. Intenso.

Un libro decisamente peccaminoso, che non tralascia, però, gli aspetti psicologici della sottomissione né utilizza la trama solo come collante tra sessioni di BDSM.

È un romanzo completo, nei suoi aspetti emotivi, lussuriosi, romantici. Non dimentica la caratterizzazione di due figure molto particolari: Ash, solo al mondo nonostante un patrimonio notevole, e Sid altrettanto solo e incapace di parlare di sentimenti, che nasconde dietro alla maschera da cattivo ragazzo il bisogno di cedere il controllo, essere umiliato e provare dolore.

Forse non è del tutto realistico che un profano, per quanto amatore, si improvvisi Dominatore in modo convincente e senza titubanze nel giro di poco tempo, ma ai fini narrativi ho trovato questo dettaglio irrilevante, talmente piacevoli sono il contesto, gli sviluppi e il tipo di relazione instaurata tra i due ragazzi.

È un libro che rispecchia pienamente le mie aspettative, nel suo modo di essere intenso, crudo ma anche sfaccettato, coinvolgente, romantico, commovente, tenero.

Eccetto qualche pecca di traduzione, lo stile delle due autrici (che si firmano con uno pseudonimo unico) è appassionato e scorrevole, con un linguaggio esplicito ma non asciutto o scurrile, che durante le scene più intense sa approfondire le sensazioni più profonde del sub o del Dom che le sta vivendo.

Asher prese un respiro profondo, sfiorando il segno rosso che aveva lasciato con lo schiaffo. Sid era nudo, privo di un’armatura o di vestiti neri, spuntoni e pelle. L’unica cosa di cui ora lui poteva spogliarlo erano la pelle e l’orgoglio. Lo avrebbe fatto a poco a poco, lasciandolo inerme. Ogni costrizione che utilizzava su di lui lo trasformava in un disastro tremante ai suoi piedi. Non per cattiveria, ma perché lo desiderava nudo, crudo e sincero. Voleva che fosse completamente sottomesso a lui e che lo supplicasse di avere la sua attenzione.

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