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Recensione: Biohackers – Stagione 2

Dopo il grande successo della prima stagione, ritorna su Netflix il thriller fantascientifico tedesco Biohackers. Qualora lo vogliate, trovate qui la prima stagione.

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi

 

Salve fenici!

Rieccoci nel mondo del biohacking (esperimenti biologici e genetici senza autorizzazione per cercare di trovare una cura alle malattie).

Mia Akerlund, pseudonimo di Emma Engels, è di nuovo la protagonista. La studentessa di medicina all’università di Friburgo in Germania nella scorsa stagione (qui per rinfrescarvi le idee) è riuscita nel suo intento di far partire le indagini contro la professoressa Tanja Lorenz, colpevole di aver condotto degli esperimenti (chiamati Homo Deus) per cercare di eliminare le malattie genetiche che però si sono rivelati fallimentari provocando la morte del gemello di Mia e l’uccisione dei suoi genitori.

Quanto deve essere brutto svegliarsi e non ricordare niente della propria vita? È quello che succede a una spaesata protagonista all’inizio di Biohackers 2: non rammenta nulla degli ultimi tre mesi. Ha forti mal di testa e tremori, le esce sangue dal naso e soffre di allucinazioni. Ci sono stati molti cambiamenti che le sembrano uno più strano dell’altro.

Sta con una persona e non ne capisce il motivo, soprattutto perché l’ultima volta che si erano visti l’uomo voleva ucciderla. Ha lasciato il tizio che frequentava senza nessun motivo apparente. Si è allontanata dagli amici. Fa la festaiola combina guai. Insomma è cambiata e non sa perché e vuole scoprire a tutti i costi cose le sia successo.

Biohackers – Seconda Stagione

Chi ci sarà al suo fianco? I suoi fantastici amici: Ole, inventore pazzo che fa volare le cose usando un’interfaccia mente-computer (che poi attacca anche a un’altra zona più in basso J) e la geniale Chen-Lu che progetta piante auto-illuminanti da utilizzare al posto dei lampioni. Poi c’è Jasper che da assassino è diventato un vero gentiluomo innamorato che la aiuta rischiando anche la vita. Mi spiace molto per il ragazzo, soprattutto che Mia non si ricordi di “loro”. Questa evoluzione è stata bella da vedere anche se avrei preferito qualche approfondimento in più.

Scopriamo le motivazioni che hanno spinto Tanja a intraprendere le sue ricerche: la sua missione era di non far morire più nessun bambino di malattia. Adesso sta solo cercando di non essere l’unica a pagare per queste sue sperimentazioni illegali, perché, dietro tutto questo c’è un ricco finanziatore che muove tutti i fili.

Ed ecco che arriva la classica situazione il nemico del mio nemico è mio amico: Mia e la Lorenz si allenano. Pezzo dopo pezzo il puzzle si ricompone ed è sempre più inquietante quello che ne viene fuori.

Biohackers – Seconda Stagione

Biohackers è ricco di colpi di scena e non c’è un attimo di respiro. Fughe adrenaliniche attraverso condotti di aereazione, complici perfetti, esplosioni, triangoli amorosi, momenti divertenti. C’è un po’ di tutto e per tutti gusti.

Questa volta il progetto principale è un farmaco che cancella la memoria a breve termine. Chi non vorrebbe dimenticare le giornate e i momenti no? O i brutti ricordi? Io non lo vorrei. Nel bene e nel male, tutto quello che ci succede ci rende quello che siamo e soprattutto non vorrei mai dimenticare le persone care che se ne sono andate e non ci sono più.

È stato bello scoprire quello che è successo a Mia attraverso i lampi di memoria che piano piano le arrivano, è sembrato anche a me di essere nel telefilm.

Personaggio preferito: Ole! Le sue stranezze hanno tutte un senso ed è stato molto divertente vederlo. Questi momenti hanno piacevolmente alleggerito la situazione.

Bella l’amicizia che lega Mia, Ole e Chen-Lu, sempre pronti a darsi una mano. Lotta invece non mi è piaciuta: alla prima occasione ha voltato loro le spalle. Niklas è stato molto in ombra e si è riscattato solo sul finale.

La velocità della serie (sei episodi di poco più di mezz’ora) è sia un pregio che un difetto. La guardi in men che non si dica, ma questo poco tempo non permette di approfondire alcune cose che vengono trattate solo superficialmente (per esempio il cambiamento di Jasper).

Altra pecca… il finale: è stranissimo, celerissimo e ti lascia con molti ma. Forse ci sarà un’altra stagione? Spero proprio di sì! Vi ho convinti a vederlo? Io vi consiglio di farlo. I “GomBlotti” sono sempre all’ordine del giorno e piacciono un po’ a tutti e qui si uniscono alle scoperte scientifiche.

Adesso vi lascio con il trailer di Biohackers. Buona lettura e buona visione!

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