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Recensione: Una zitella geniale di Virginia Dellamore

Titolo: Una zitella geniale

Autore: Virginia Dellamore

Editore: Self

Genere: Romanzo Rosa Storico / Regency

Data di pubblicazione: 9 Marzo 2024

Età di lettura consigliata: +16

Betsabea Allen sta per compiere venticinque anni ed è considerata da tutti una zitella irrecuperabile. Non che le interessi, è una donna intelligente e vivace, ben lontana dal dare importanza a quel che gli altri pensano di lei. La sua vera passione è lo studio della natura umana: adora osservare le persone, intuirne i pensieri, capire chi sono veramente e cosa nascondono. In più di un’occasione l’intuito di Betsy ha risolto dei veri e propri misteri. Perché lei non si fida dell’apparenza, mai.
E per fortuna che è così, altrimenti non dedicherebbe a Lord Everett Stafford, marchese di Rude, più di uno sguardo. D’accordo, lui è bellissimo, con quei capelli biondo miele, quel fisico aitante, quel sorriso incantatore, quella voce seducente, ma, insomma, sembra così superficiale…
Sembra, appunto.
Betsabea capisce fin da subito che l’affascinante marchese non è un frivolo egoista, come vuol far credere a tutti. Anzi, è un uomo colto e profondo, con una ragione più che valida per atteggiarsi a damerino inconcludente.
Durante una movimentata Stagione londinese che, secondo le speranze dei suoi genitori, dovrebbe portarle finalmente un marito, Betsy trova invece un buon amico.
Ma è davvero una semplice amicizia, la loro? O c’è qualcosa di più?
Non è che dietro l’apparente complicità solo intellettuale si nasconde in realtà un desiderio ardente tenuto a bada dagli scrupoli sbagliati?

Eccomi Fenici, non potevo farmi sfuggire l’ultima opera di Virginia, uno pseudonimo amato sotto il quale si cela tal Amabile Giusti che diciamocelo, sia che firmi con un nome o con l’altro non sbaglia un colpo!
Betsy, signorina quasi zitella, è a Londra nell’ultimo disperato tentativo di concludere un buon matrimonio: non bellissima e poco avvezza ai lazzi e agli obblighi del ton, ha un brutto vizio: è un’acuta osservatrice, le piace ragionare sulle persone e nel suo piccolo paese ha risolto qualche piccolo giallo causandole noie e denigrazione da parte di famiglia e conoscenti.
Durante un ballo che segna il debutto della giovane Lady Marian, l’ennesimo a cui il suo chaperon l’ha obbligata e a cui fa tristemente da tappezzeria, viene notata da Lord Rude, marchese e futuro duca nonché fratello della giovane debuttante.
L’uomo è un affascinante libertino sulla bocca di tutto il ton per gli scandali e le amanti che colleziona, appare in pubblico ubriaco destando scalpore ma Betsy non si fa ingannare e comprende che dietro il bell’aspetto egli nasconda molto altro.
Ben presto nasce tra i due una sorta di complicità e una collaborazione che vuole sventare una rete di spionaggio tra spie francesi e l’alto comando inglese, siamo infatti nel periodo storico in cui Napoleone sta tentando il tutto per tutto per tornare al potere.
Betsy, una ragazza con i piedi per terra e senza false illusioni apparentemente immune alla freccia di Cupido, viene travolta dal fascino di Everett.

“Che sfortuna, però, l’amore. Che assoluta disgrazia. Uno aveva una vita tutto sommato serena, e poi all’improvviso precipitava nel baratro dei batticuori e dei desideri. Aveva la sensazione che, se si voleva maledire un nemico, non fosse necessario formulare complessi auspici di sorte avversa: bastava augurargli di innamorarsi.”

Guardando meglio, la sagace ragazza risulta affascinante, brillante, acculturata e intelligente… un sorso d’acqua fresca ma da cui il giovane futuro Duca non ha assolutamente voglia di farsi coinvolgere.
Splendido affresco di un’epoca affascinante che in tanti film, romanzi e serial abbiamo ammirato. Il romanzo è costruito in maniera mirabile con un approfondimento psicologico di tutti i personaggi compresi i comprimari.
Un bellissimo e imperdibile romanzo.

  🔥: Sensualità gradevole e discreta. 
❤️: Sentimenti molto forti e appassionati
  ⚔️: Poca Violenza 
Voto

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