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Recensione:”Evil” di V.E.Schawb

 

Il destino di Victor è intrecciato a quello di Eli sin dai tempi dell’università, quando la loro comune sete di conoscenza, unita a una sfrenata ambizione, si rivelò fatale. Gettandosi a capofitto in una ricerca sull’adrenalina e le esperienze ai confini della morte, fecero una straordinaria scoperta: a determinate condizioni, è possibile sviluppare poteri soprannaturali. Ma le cose precipitarono… Sono passati dieci anni da allora e Victor è evaso di prigione, determinato a trovare il suo vecchio amico. Eli ha dedicato la sua vita a cercare di rimediare al loro errore, dando la caccia a chiunque abbia sviluppato dei poteri soprannaturali. Il sodalizio di un tempo si è tramutato in rivalità e i due arcinemici sono pronti a fronteggiarsi una volta per tutte, mentre all’orizzonte si prospetta uno scontro di forze terribili. Una battaglia che cambierà per sempre il destino del mondo.

 

Conoscendo e apprezzando le doti di questa scrittrice come creatrice del Fantasy Magic, piccolo capolavoro di illusionismo e magia delle parole, sono rimasta travolta dalla diversità del tema e della storia trattata in questo suo nuovo romanzo.

Evil è una storia a metà strada tra thriller e fantasy, con una puntatina nel distopico e nel non-sense; potrei definirla in puro stampo Neil Gaiman.

Il continuo salto temporale e il surrealismo della storia la rendono piuttosto ansiogena e stressante, questa è l’impressione che ne ho ricavato.

I protagonisti, Eli e Victor, sono due studenti in una grigia università, geni folli e spregiudicati, amici e complici nel più folle esperimento autodiretto nel tentativo di acquisire, attraverso un inizio di morte, superpoteri che li trasformino in eo: esseri umani con poteri straordinari.

Nel tentativo di raggiungere un risultato, inizialmente cercheranno di uccidersi a vicenda e successivamente solo uno dei due sceglierà di morire per acquisire i poteri. I poteri ottenuti dopo il risveglio post mortem consentiranno a Victor di assorbire il dolore degli altri, e a Eli di risanare immediatamente le ferite sul suo corpo.

La loro follia li condurrà a provocare la morte della fidanzata di Eli ma solo Victor pagherà, perché accusato da Eli stesso. Questo tradimento lo condannerà a trascorrere dieci anni in un penitenziario.

La vicenda prende avvio in un cimitero in cui Victor, evaso dal penitenziario con Mitch – energumeno gentile ricoperto di tatuaggi e suo compagno di cella – e Sidney, una ragazzina che i due hanno raccolto ferita ai bordi dell’autostrada, stanno scavando una tomba lavorata di fresco e non è chiaro che cosa cerchino nella bara: lo scopo della macabra spedizione sarà chiaro molte pagine più avanti, quando si scoprirà che anche la giovanissima e spaurita Syd è una eo con l’agghiacciante dono di resuscitare i morti. Insieme ai due evasi, è a caccia di Eli, riapparso come eroico salvatore di civili inermi in una rapina in città, perché lo scopo del mostro è quello di eliminare tutti gli eo in giro assumendo l’incarico di giustiziere e unico depositario di magnifiche doti non umane.

Lo scopo di Victor, vendicarsi dell’ex amico, lo porterà a ordire un piano perfetto e ben organizzato in cui servirà un ex rapinatore morto e resuscitato , e l’aiuto di altri superuomini come lui.

Scritto con estrema perizia e accuratezza, Evil è un romanzo affascinante seppur impossibile da definire bello; crudo e impegnativo, non può essere affrontato alla leggera.

Il finale da brivido presuppone un seguito che, a conti fatti, mi incuriosisce non poco.

 

 

 

 

 

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