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Recensione: Una Regina per Nikolai: Her Russian Protector vol. 7 di Roxie Rivera

Titolo: Una Regina per Nikolai
Autore: Roxie Rivera
Editore: Follie letterarie
Genere: Mafia Romance
Serie: Her Russian protector 7
Prezzo: € 4,99
Data di pubblicazione:26 Dicembre 2021

 

 IVAN #1
Corpo a Corpo #1.5
DIMITRI #2
YURI #3
Un Natale molto speciale #3.5
NIKOLAI #4
SERGEI #5
La promessa di Sergei #6
Una regina per NIKOLAI #7
KOSTYA #8

Nikolai Kalasnikov pare aver fatto i conti con il passato e ora domina gli inferi malavitosi di Houston con la donna che ama al proprio fianco. Ma qualcosa non funziona.

Ci sono ancora troppi fardelli e troppi segreti che il Boss porta sulle spalle, e quel delicato equilibrio che faticosamente aveva raggiunto, adesso comincia a scricchiolare.
Nikolai non ha paura di niente, nemmeno di morire, ma l’idea di perdere Vivian e il bambino che sta per nascere lo fa impazzire. Si è guadagnato il rispetto e la fiducia, non deve nulla a nessuno, eppure sua moglie è l’unica persona al mondo che può metterlo in ginocchio.
I peccati dei loro rispettivi padri tornano a tormentare Nikolai e Vivian, e stavolta il Boss non si farà scrupoli pur di proteggere ciò a cui tiene di più: la sua famiglia.
L’ira di Nikolai sta per abbattersi sulla città e niente sarà più come prima.

Nikolai, mio marito e l’unico uomo che avessi mai amato, mi stava mentendo in piedi di fronte a me, mentre mi premeva contro il muro e le sue mani possessive mi accarezzavano la pelle. La realizzazione della facilità con cui poteva ingannarmi mi fece cedere le ginocchia. (Tratto dal libro)

 Settimo volume di una serie che si può considerare di volumi autoconclusivi, questo episodio è legato al precedente che ha come protagonisti Nikolai e Vivian (#4).

Li ritroviamo sposati e ancora avvolti in un vortice di passione e romanticismo molto sdolcinato, ma presto alcune cose non dette e alcune rigidità iniziano a frapporsi tra loro.

Vivian, figlia di un uomo a sua volta capomafia, capisce i confini che Nikolai pone attorno alle questioni del suo lavoro particolare così come i vincoli alla sua libertà personale; capisce che lo fa per preservare la sua serenità, ma allo stesso tempo si rende conto che si stanno allontanando sempre di più.

Il petto gli faceva così male in quel momento che riusciva a malapena a respirare. — Non riesco più a farne una giusta, — mormorò. — Sbaglio tutto. Rovino tutto. Tutti quelli a cui tengo soffrono a causa mia. (Tratto dal libro)

Nikolai è un uomo duro e ruvido sul lavoro, ma ama profondamente la sua donna e se potesse la proteggerebbe anche dalle punture di zanzara. Nonostante la fisicità e il ruolo che ricopre, nasconde una fragilità interiore a causa del suo abbandono infantile, e non si sente abbastanza per una donna così speciale. Per quanto attento nel custodire il suo amore, purtroppo quando si accorge di sbagliare nei suoi confronti fatica a riavvicinarsi: si sente in difetto e si allontana ritenendosi non meritevole. Questa è la sua modalità di gestire l’affettività, che lui capisce poco non avendola vissuta da piccolo.

— Ci proverò, Vee.

— So che lo farai. — Gli sfiorò la mascella con le dita. — Sei spezzato e contorto dentro di te, Nikolai, ma lo sono anch’io. Dobbiamo ritenerci fortunati di essere ancora vivi dopo tutto quello che abbiamo passato quando eravamo dei ragazzini. — Lei scosse la testa. — Ci facciamo solo del male a rimuginare sugli errori commessi o sulle brutture che ci sono accadute. Non cambierà nulla. La nostra vita, quella che condividiamo, è questa. (Tratto dal libro)

 A questo bello spaccato introspettivo si aggiungono diverse scene che vanno dall’erotismo sdolcinato e a quello più passionale (ci sarà anche poco dialogo, ma il corpo parla sempre in modo molto chiaro 🙂 ) e anche una bella componente d’azione: Nikolai è al centro di vicende mafiose che lo vedono come un direttore d’orchestra che cerca di mantenere in equilibrio diverse fazioni/cosche nella città di Huston. Tuttavia qualcosa gli sfugge dalle mani e ci sarà il pericolo di una guerriglia che porterà a molto sangue e caos. Questa fatica nel gestire un equilibrio che si sta rompendo sotto diversi punti di vista cattura tutta la sua attenzione e lo distrae fino a quando, troppo tardi, si accorge che il suo matrimonio sta andando alla deriva, a causa di incomprensioni e silenzi a cui non sa come rimediare.

— Avevamo bisogno di te oggi.

Nikolai percepiva un pesante groppo in gola. — Mi dispiace, Vee.

Non era abbastanza. Non sarebbe mai stato abbastanza, ma era tutto ciò che poteva offrire.

— Forse non siamo pronti per essere genitori.

— Perché no? È vero. Guardaci! Io non ho la più pallida idea di come essere una madre, e tu?

Nikolai strinse i denti di fronte a quella domanda inespressa. L’amarezza dell’abbandono e la sensazione di inutilità che ritornavano a galla dal proprio passato torbido fecero irruzione nella sua mente provocandogli la nausea. Che cosa? Dillo, Vivian. (Tratto dal libro)

 Interessanti anche i nuovi personaggi che si aggiungono alla cerchia ristretta di amici di Nikolai, come Ten, la nuova guardia del corpo di Vivian, ed Erik, di cui troviamo altre pillole succose che prospettano sviluppi grandiosi.

L’intrigo mafioso ci mantiene attaccati alle pagine, così come anche l’impatto emotivo di questa storia d’amore che viene messa in crisi da silenzi e difficoltà di comunicazione. Altre scene più passionali le ho trovate un po’ superflue e troppo sdolcinate. Il passaggio da scene d’azione a quelle più lente fa sentire un po’ troppo la contrapposizione tra “sangue e pallottole” e “miele, zucchero e peperoncino”, che finisce per sembrare un po’ eccessivo.

Appoggiò la testa sul grembo della donna. — Ty nužna mne.

Ho bisogno di te.

Le mani gentili di Vivian gli accarezzarono il capo per poi passare tra le scapole e tornare fra i capelli. — Ty nužna mne.

Ho bisogno di te.

A quel punto gli tirò una ciocca di capelli, senza procurargli dolore, ma quanto bastava per costringerlo a guardarla. — Ja tebja ljublju vsem serdtsem.

Ti amo con tutto il cuore.

— Ma devi essere onesto con me, Nikolai. — Gli occhi le brillavano di lacrime non versate. — Basta con le bugie. Ricominciamo da qui con la verità, altrimenti… (Tratto dal libro)

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