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Recensione: Spaghetti Paradiso di Nicky Persico

Un praticante avvocato, Alessandro Flachi, inesperto e anche un po’ maldestro, si ritrova coinvolto nella difesa di due donne molto differenti tra loro per età ed estrazione sociale, accomunate dal fatto di essere entrambe vittime di violenza. Si dipana da qui, condito da intriganti commistioni culinarie, un fitto intreccio di storie e di persone che, tra suspense e istanti di serenità, si addentra nel fenomeno dello stalking e della manipolazione attraverso un susseguirsi di eventi destinati a rivelare realtà insospettabili. In una fascinosa Puglia raccontata in modo quanto mai originale, Nicky Persico conduce per mano il lettore in un mondo di individui pericolosi – nemici invisibili eppure sotto gli occhi di tutti, invidiosi della vita e della vitalità delle vittime che perseguitano – proponendo la ricetta che il suo protagonista ha ideato per trasformare ingredienti banali in filosofia di vita: gli spaghetti con il Paradiso.

Il protagonista di questa storia è Alessandro Flachi, praticante avvocato presso lo studio Spanna. E già questa cosa devo dire che mi è piaciuta parecchio, l’autore infatti nella vita reale è un legale e nel libro anche il protagonista sarebbe potuto esserlo. Lo scrittore avrebbe potuto benissimo descriverlo come un principe del foro, un brillante professionista di successo in grado di risolvere situazioni intriganti e, invece, il nostro Alessandro è un praticante che si barcamena tra i casi intricati dello studio e la propria vita privata; si alza alle sei del mattino per andare a correre per poi fermarsi al bar a ingurgitare bomboloni alla crema, va in giro su una vecchia Uno con un motore truccato che raggiunge velocità degne di un circuito automobilistico.

Un giorno, l’avvocato Egidio Spanna gli affida l’incarico di assistere legalmente NOME, la compagna di un vecchio amico che è una persona stimata e influente. Inizialmente non voleva accettare l’incarico, pensando di fare un torto al proprio amico ma, dato che è stato proprio questi a insistere, allora ha preferito che se ne occupasse Alessandro. Il nostro eroe, riceve la giovane pensando di aver ben chiaro il quadro della situazione. Il compagno infatti l’aveva descritta come una povera donna sola che stava attraversando un periodo difficile e non ci stava tanto con la testa, ecco perchè lo accusava di una serie di amenità, quindi andava aiutata, affinché non fosse costretto a farle del male per difendersi. Quello che inizialmente sembrava un caso dalle ovvie conclusioni si rivelerà alla fine un vaso di Pandora appena scoperchiato. Alessandro avrà modo di venire a contatto con un mondo che non credeva nemmeno esistesse: quello dello stalking.

Ho immensamente apprezzato il modo in cui viene trattato questo argomento nelle sue varie sfaccettature, un romanzo che riesce ad arrivare a un ampio range di lettori e che dà incredibili spunti di riflessione. Ognuno di noi, donna o uomo che sia, potrebbe un giorno trovarsi a contatto, indirettamente o personalmente, con questa realtà che possiamo definire, a ragione, una piaga dei giorni nostri. Grandi passi sono stati compiuti a livello legislativo per contrastare questo reato che come un veleno si potrebbe insidiare, malefico, nelle vite di ognuno di noi, anche di chi è convinto che mai potrebbe capitargli qualcosa del genere e, grazie a questo libro, abbiamo la possibilità di capire un po’ di più cosa succede alle vittime di stalking.

 

 

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