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Recensione: Patrick. Destinazione Paradiso di Thina Sulas

Titolo: Patrick. Destinazione Paradiso
Autrice: Thina Sulas
Genere: Humour – Romance – fantasy
Editore: Self Amazon
Data d’uscita: 31 Maggio 2021
«Cioè, be positive è morto ammazzato: questa è una specie di congiura!»

Giulia è una calamita di sfighe e insoddisfazioni. A ventisette anni suonati, si ritrova con un impiego precario e una sorella fashion blogger di successo che ne esalta puntualmente i difetti. Nella grigia routine di una vita in solitaria, la bassotta Aria e il sogno erotico di sempre, Patrick Swayze, sembrano essere le uniche note di colore. Fino a quando, una sera d’inverno, i suoi progetti non vengono stravolti dall’ennesimo incidente: uno scontro bizzarro che la condurrà senza possibilità di rimedio dritta verso il Paradiso.

Ben trovate, mie Fenici! L’autunno incalza e da lontano sembra già di vedere l’inverno che batte sulla porta spazientito, ansioso di entrare nelle nostre case con i suoi fiocchi di neve e i venti impetuosi. Il tempo ideale per accendere il camino e, magari, ordinare una pizza. Anche la nostra protagonista sembra di questo avviso. Andiamo a vedere!

Giulia è una scultrice senza troppe ambizioni; la sua vita, che si divide tra la ludoteca del museo e un piccolo bassotto pretenzioso di nome Aria, sembra scorrere placida e monotona. Di storie d’amore neanche a parlarne e di colpi di scena ancora meno. La sorella, un’influencer molto nota, e l’affezionata famiglia la seguono da lontano, preoccupati per la sua mancanza d’autostima, la situazione fisica e quella alimentare. Per lei, infatti, non c’è niente di meglio che spazzolarsi una bella pizza al salame davanti all’amato camino, dividendo il bottino con Aria, compagna di marachelle, problematica ed esigente.

È proprio in una sera di tempesta, quando chiunque sarebbe rimasto a casa e al caldo, che succede l’incredibile per la nostra protagonista. Uscita per conquistare il pasto serale, sulla strada di casa qualcuno o qualcosa travolgerà il suo furgoncino, causandole un grosso occhio nero. Il colpevole? Un meraviglioso angelo di nome Patrick che, scacciato dai cieli, piomba proprio addosso alla nostra Giulia. Cosa faranno adesso una scultrice molto urtata, un bassotto goloso e un angelo con un’ala rotta? Ve lo lascerò scoprire!

Un libro veramente bello, esilarante, ma anche tanto commovente. Il vero protagonista, secondo me, è il bassotto che, destreggiandosi tra umani e divini, orchestra il loro fato per uscirne in qualche modo viva e soddisfatta. La storia ha un crescendo dinamico, che ti lascia con il fiato sospeso. Non intuiresti mai il suo sviluppo, supponendo uno svolgimento classico e invece, puff… la magia a un certo punto appare, facendoti volare in alto e regalandoti ore di puro piacere.

A mio parere, la difficoltà di storie così è quella di rappresentare un personaggio complicato come quello dell’angelo. Non sai mai se costruirlo dando al soggetto un’aria di mistero o di austerità, oppure scegliere per il comico e il sarcastico. Qualunque scelta presenta sempre un “ni” nascosto da qualche parte. Quindi trovo molto geniale l’idea di aver scelto Aria come agente trainante della storia, che funge da intermediario tra l’umana e il divino, un angelo che, forse, si ambienta sin troppo presto sulla Terra, anche se lo fa imitando i suoi benefattori. Quindi, complimenti all’autrice per aver creato un piccolo gioiellino.

Dal punto di vista strutturale l’editing è veramente impeccabile e il testo scorre molto velocemente, portandoti in brevissimo tempo all’ultimo capitolo.

Vi lascio alla lettura e buon divertimento, fenicette.

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