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Recensione: “Passione pericolosa” di Lisa Marie Rice (Serie Dangerous vol 3)

 

 

I sentimenti uccidono più velocemente dei proiettili. Questo è il credo di Viktor ‘Drake’ Drakovich: una leggenda, un rinnegato, un enigma. Il capo temuto e potente di un impero da miliardi di dollari. Un uomo senza amore e senza debolezze. Fino a quando non conosce Grace Larsen, una bellissima, talentuosa artista che gli toglie il fiato sin dal primo sguardo e diventa la sua ossessione. Il desiderio di possederla, proteggerla, portarla all’estasi nel piacere diventa sempre più bruciante, invade i suoi sogni e i suoi pensieri. Il loro incontro non lo deluderà e sarà una scoperta meravigliosa per entrambi. Ma per Grace entrare nel mondo di Drake significa diventare un bersaglio per i suoi implacabili nemici, e il prezzo della passione può essere quello della vita.

Terzo e ultimo libro della serie Dangerous, Passione pericolosa, si discosta dagli altri per due particolari: il protagonista maschile ha lati più oscuri, le scene di sesso, sia pur sempre molto hot, sono maggiormente centellinate.

Viktor ‘Drake’ Drakovich è uno di quegli uomini che nessuna brava ragazza dovrebbe incontrare. Famigerato trafficante di armi, è circondato da nemici che non aspettano altro che una mossa falsa. Lui però ha sempre pensato a tutto, non fa mai le stesse cose, non percorre mai la stessa strada e ha i migliori mercenari sul mercato a proteggerlo.

Fino a quando non arriva lei. Grace Larsen è un’artista, una di quelle persone che vivono in un mondo a parte. I quadri che lei dipinge sono sublimi e colpiscono profondamente Drake che rivede, in un ritratto fatto da Grace, se stesso. È come se attraverso quell’immagine l’artista avesse colto la sua essenza e l’uomo inizia a comprare tutte le sue opere. Inizia un gioco nel quale Drake è sempre più ossessionato e ogni giovedì si ferma nel vicolo dietro la galleria d’arte solo per intravedere Grace.

Cosa aveva in mente Drake? Con i suoi soldi e il suo potere, avrebbe potuto avere una fila di donne fino in fondo al quartiere, in paziente attesa di accontentarlo in qualsiasi richiesta avesse avanzato. Poteva avere un harem intero addestrato per scoparlo in tutte le posizioni che gli venissero in mente. Non esisteva niente di sessuale che non potesse avere o comprare. Rimanere in piedi al buio nel freddo inverno di Manhattan o nel caldo soffocante delle estati della città per qualche ora al mese, senza guardie del corpo, senza nessuna forma di sicurezza, solo per dare un’occhiata a una donna… era una follia.

Quello che succede è inevitabile. Drake e Grace si ritrovano sotto il mirino di nemici potenti e la decisione da prendere è una sola.

«Posso farlo anche per un’altra ragione, non solo perché non è molto quello che mi lascio dietro. Non so come e non so perché, Drake, ma sento una connessione fra noi. Ti sogno da molto tempo, da quando non sapevo neppure che esistessi. Ti conosco appena… eppure mi sembra di conoscerti fino nell’anima. Agli occhi di un estraneo, probabilmente sembrerò una pazza ma, Drake ti seguirei in capo al mondo… perché ti amo.»Drake si irrigidì sotto di lei, i suoi occhi si ridussero a una fessura, i muscoli si tesero. Gli sfuggì un gemito sommesso, le sue grandi mani le presero la testa, come se fosse dolorante. La attirò un’altra volta alla sua bocca e la baciò profondamente, con forza, come se fosse l’ultima volta che poteva baciarla in tutta la sua vita. Il bacio risvegliò in lei una carica di risposta che la fece aprire completamente a lui: bocca, cuore, sesso. I fianchi di Drake cominciarono a pompare sotto di lei con movimenti verso l’alto e il basso, scivolando contro di lei. Lei era così bagnata che il pene scivolava con facilità fra le pieghe del suo sesso, in un movimento eccitante quanto la penetrazione. Tenendosi stretta alle spalle di Drake per non perdere l’equilibrio, Grace lo baciò come se fosse questione di vita o di morte. I suoi movimenti rudi e veloci creavano una frizione contro la sua vagina, mentre i seni sfregavano contro il suo petto. Esplose l’eccitazione, crebbe veloce, era impossibile resistere. Con un grido animale, Grace raggiunse l’orgasmo, cominciò a contrarsi intorno a lui, a sentire il flusso del sangue nel suo pene a ogni contrazione.

La scrittura della Rice è sempre perfetta e riesce a trasmettere grande sensualità nelle scene erotiche. Questa volta la relazione tra i due protagonisti è più emotivamente intensa e meno fisica, anche se sono presenti tutti gli stereotipi degli altri libri, lui maschio alfa forte e potente e lei più timida e delicata. Sapete che cosa vi dico? Non mi importa, non mi interessa come vengono giudicati i libri di questo genere da parte di alcuni. È un erotico, quindi deve seguire certi cliché. Quello che mi interessa sono le sensazioni che riesce a trasmettermi, diverse da libri come quelli di Baricco o Camilleri, ma ugualmente importanti.

E se il lettore sta bene, tutto è a posto.

Consigliato come gli altri libri della serie, tutti autoconclusivi e non collegati tra loro.

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