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Recensione: “Paper Heir” di Erin Watt (The Royals, #4)

 

 

«È nel silenzio che senti il battito del cuore. Lo senti però anche spezzarsi.»
Easton Royal ha tutto. È bello, divertente; possiede soldi, macchine, ragazze e un cognome che gli permette di ottenere sempre ciò che vuole. Eppure il passato gli ha lasciato parecchie cicatrici, e il suo presente è più incasinato di sempre. Gli eccessi sembrano non bastargli mai: ogni pretesto è buono per fare a botte e concedersi un bicchiere di troppo, senza pensare alle conseguenze. Tutto lo annoia ed è costantemente alla ricerca di una nuova sfida da affrontare. Forse è per questo che è così attratto dalla sua nuova compagna di scuola, Hartley Wright. Con i suoi occhi grandi e il naso all’insù, Hartley piomba nella vita di Easton in un giorno come tanti. È molto diversa dalle altre studentesse marionette della Astor Park e, soprattutto, non sembra interessata a lui. Per la prima volta, il nome dei Royal non è abbastanza. Ma Hartley è solo l’ennesima sfida, una distrazione gradita nella noia quotidiana, o davvero il più difficile da domare tra i fratelli Royal prova qualcosa per lei?

I Royal sono tornati!!!! Accidenti se sono tornati!!!

Riprendere la Serie Royal, con tutte le aspettative che comporta, è allo stesso tempo elettrizzante e spaventoso, chi ha letto le altre mie recensioni sulla storia di Reed ed Ella, sa quanto mi è piaciuta e imbarcarmi nel libro di Easton, è stato un viaggio tormentato e inaspettato oltre ogni aspettativa.

Easton Royal, è il fratello di mezzo, l’eterno ragazzo che si sente fuori posto, lo spaccone, quello che compie bravate dalla sera alla mattina, quello che finge di essere felice, quando non sa nemmeno lontanamente cosa si prova a vivere davvero per raggiungere la felicità. Lui così bello e arrogante all’esterno, dentro di sé grida un dolore che gli lacera l’anima, è incapace di indossare i suoi stessi panni, lotta contro se stesso per non far emergere quel lato umano che potrebbe renderlo ancora più vulnerabile e per questo sceglie la via dell’alcol, della rabbia, dei combattimenti, dell’annebbiamento per annullare se stesso, per non costringersi a fare i conti con quella parte di sé che tenta disperatamente di nascondere.

Hartley Wright, è un meraviglioso arcobaleno in un mondo di falsità, di soprusi e di ostilità. Lei cammina per i corridoi dell’Astor Park, cercando di non farsi notare, cercando di fare meno rumore possibile ma una porta aperta troppo in fretta, la porterà faccia a faccia con il mondo dei Royal e con quegli occhi grigi, che sembrano scavare una voragine nel petto di Easton, riuscirà a far vacillare tutte le sue convinzioni, dove un cognome per il resto del mondo assicurava tutto, con Hartley non ha alcun ascendente. Sarà proprio questo senso di sfida, il bisogno di guadagnarsi il rispetto e l’amicizia di questa ragazza, che porteranno il nostro East a mettere in dubbio ogni sua certezza.

So cosa significa sentirsi soli. So cosa significa desiderare qualcosa e non poterlo avere. Non voglio che Hartley si senta così. Non più. Non se ci sono io. 

Se avete avuto già modo di leggere questa serie, sapete benissimo che gli approcci fisici non sono all’ordine del giorno, anzi ogni minimo tocco è una goccia nel mare di quello che si agita nelle nostre aspettative. Anche in questo racconto, lo sfiorarsi tra i due è davvero una lenta carezza, che lascia in agonia il lettore fino alla successiva pubblicazione. Ma sappiate che questo non mi ha impedito di divorare questo libro nel giro di un giorno, anzi!

Lo stile di queste autrici, è assolutamente d’impatto, entri a far parte della storia dalla prima riga, ed è un susseguirsi di emozioni, cavalcate impressionanti verso l’ignoto, con la consapevolezza che non appena si è raggiunto un certo equilibrio, arriva il colpo di scena che stravolge tutto.

Se con Reed ed Ella, questo duo di autrici, ci erano andate giù pesanti nel tentativo di dividerli, posso dirvi che con Easton e Hartley sono state davvero spietate. Arriverete a un certo punto, in cui tutti i fulcri fondamentali su cui si fonda la vostra conoscenza dei Royal vacilleranno pericolosamente, e vi ritroverete a cercare per l’ennesima volta una dannatissima data d’uscita per un seguito, che mai come questa volta, avrete bisogno di avere subito tra le mani, ne andrà della vostra salute mentale e non solo.

Paper Heir, è stato per me un’escalation di emozioni a cui pensavo di essere già preparata, invece mi sono ritrovata a soffrire con Easton, con questo suo bisogno di sentirsi amato, con questa sua paura di non essere abbastanza, questo ragazzo che ha tutto dalla vita, che è circondato di persone che lo osannano, ma che in realtà è assolutamente solo e chiuso nel suo dolore, un dolore così prepotente che non potrete non comprendere ma, allo stesso tempo, leggendo delle sue azioni, a volte così avventate, avrete voglia di tirargli uno schiaffo, perché saranno tanti, forse troppi, gli errori che commetterà lungo il cammino, ferendo al tempo stesso anche le persone per lui più importanti, e Hartley sarà una di queste.

«Non sei il tipo di persona con cui voglio passare del tempo, Easton.»

Sento una fitta al petto, una coltellata al cuore.

«So che è brutto da dire.» Non è vero, non si è accorta per nulla dell’effetto che le sue parole hanno su di me. «Ma continuo a cercare di dirtelo: porti troppi guai. Non ho tempo per una cosa del genere.»

porto guai. Sono il fallito di casa Royal, quello che fa a botte, beve troppo e fa incazzare sempre tutti.

Ma lei, sarà anche la sua ancora di salvezza, quella corda che lo tiene ancorato alla speranza di un futuro che esuli dalla tristezza e dalla paura. Avrei voluto che lei fosse un pochino più decisa, che in alcuni momenti non vacillasse, avrei voluto che gli abbracci che bramano con il pensiero, divenissero abbracci veri, forse si sarebbero risparmiati un sacco di problemi, ma è proprio questo il bello di questa serie, così contorta e appassionante, il pensare, l’immaginare qualcosa che le autrici riescono a stravolgere, per poi rimetterlo perfettamente in linea con il nostro pensiero.

Quindi, amiche mie, sappiate che ci toccherà soffrire, pagina dopo pagina, dialogo dopo dialogo. Sarà una lettura senza pause, a causa dell’incontenibile curiosità di conoscere ma, arrivate alla parola “fine”, vorrete tornare indietro all’idea che mai come in questo capitolo, l’amore è nelle mani di un destino apparentemente non troppo benevolo!!!

A cura di:

 

 

 

 

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Voto Chicca 4

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