
Serie: Irons and Works vol.8
Autore: E.M. Lindsey
Genere: Romanzo contemporaneo MM
Editore: Quixote Edizioni
Data di pubblicazione: 24 marzo 2025
La serie Irons and works è composta da :
Luke non stava male alla Irons and Works. Era la sua casa, la sua famiglia, il suo posto sicuro.
Ma era dura vedere tutti intorno a lui innamorarsi quando ogni relazione che aveva cercato di portare avanti era finita a pezzi. Era solo sfortuna o c’era qualcosa in lui che lo rendeva impossibile da amare?
Luke non si aspetta che la risposta sia un uomo più grande di lui, con i capelli grigi e occhi che sembrano aver visto nelle profondità della Terra.
Non si aspetta che Tony presenti a tutti il suo fratellastro.
E quello che decisamente non si aspetta è che quell’uomo concentri tutta la propria attenzione su di lui e decida che lui è tutto ciò che desidera, al negozio. Che a lui piaccia o meno.
Luke è un tatuatore nomade che, dopo aver fatto esperienza in giro per gli Stati Uniti, torna alla Irons and Works per restare. Si è accorto di sentire la mancanza di un luogo da poter chiamare “casa”, e amici da poter chiamare “famiglia”. Ci viene presentato come un ragazzo sensibile che desidera sentirsi amato e accolto.
L’altro protagonista è Raf, ed è il fratello di Tony, il fondatore dello studio di tatuaggi che accoglie ragazzi con le più svariate forme di disabilità. Raf ha la Sindrome di Tourette, e tempo prima si era allontanato senza spiegazioni dalla famiglia nel tentativo di non condizionare negativamente la loro vita con i suoi tanti bisogni.
Il romanzo si apre con una serie di eventi che lasciano Raf in una condizione economica, psicologica e familiare devastante. A 50 anni, dopo un lungo periodo in cui era riuscito a tenerla sotto controllo, la sua Sindrome ha avuto una recidiva, e questo ha provocato la perdita del lavoro e il rifiuto da parte della moglie, che ora sta tentando perfino di privarlo dell’affidamento della figlia. Costretto a chiedere aiuto, reprime l’orgoglio e cerca di riavvicinarsi al fratello trasferendosi in città.
Quell’appartamento non gli dava la sensazione di essere a casa, e sapeva che Tony aveva ragione. Doveva iniziare ad avere il coraggio e la volontà di esistere in questa vita in qualsiasi modo la sua ST volesse manifestarsi. Se quella doveva essere la sua nuova normalità, o se la sua nuova normalità era costituita da lunghi periodi di tic silenziosi seguiti da quegli scoppi, avrebbe dovuto accettarlo.
Per quanto Tony provi risentimento verso il fratello che l’ha privato di un legame importante, non rifiuterà di aiutarlo. Tutto lo studio, in effetti, si attiverà per sostenere Raf in ogni modo, fornendo assistenza legale, opportunità professionali, ma anche semplicemente dandogli la comprensione e l’accettazione che merita e di cui ha bisogno in questo periodo difficile. Riusciranno a fargli capire che lui non è la sua sindrome, che apprezzano l’uomo che è, al di là del suo disturbo.
Luke riesce a stargli vicino in modo particolare. La Sindrome di Tourette è infida e snervante, non ci sono modi per avere una pausa dai continui tic fisici o verbali che provoca, ma lo stress aggrava i sintomi. Luke rappresenta quella boa a cui Raf si aggrappa per avere un attimo di pace, che si tratti di un orgasmo o di un abbraccio calmante.
«Non vado da nessuna parte,» disse Luke da dietro di lui. Un secondo dopo, Raf sentì un palmo caldo premere contro il suo e combatté l’impulso di aggrapparsi a Luke come aveva fatto dopo la doccia. Quel conforto era stato viscerale, potente, bisognoso. Ora lo desiderava, ma doveva darsi una regolata.
Il legame tra i due uomini non è immediato, anche se entrambi provano da subito un’attrazione reciproca. Luke è affascinato dall’altro uomo, più maturo ma del quale apprezza la vulnerabilità, mentre Raf ha molte remore: si sente disadattato, sbagliato, in un momento troppo complicato della sua vita e senza punti fermi. Il punto di incontro è mentire a se stessi e all’altro, e fingere di aiutarlo a gestire una relazione “di prova”. Allenarsi per quando verrà il momento di trovare un partner più adatto (più vecchio, meno danneggiato…). Inutile dire che la finzione aprirà la strada a veri sentimenti.
Entrambi i protagonisti vivono per la prima volta una relazione con un altro uomo. Affronteranno quindi insicurezze, una passionalità trattenuta, delle scoperte su se stessi e sul rapporto con l’altro. Un’iniziale amicizia li fa avvicinare e provare benessere quando sono insieme. In seguito si sviluppa in modo sempre più passionale, con slanci in cui gli uomini si lasciano andare al bisogno di stare insieme, seguiti da dubbi e tentativi di negare o rallentare.
«Se crollo prima di cenare con te, come diavolo faccio a fare qualcosa del genere con un estraneo?» Luke si girò e lo guardò dritto negli occhi. «Perché l’estraneo giusto si siederà con te proprio così. Ti darà il tempo, l’attenzione e la pazienza di cui hai bisogno.» «Lo farà?» chiese Raf quasi in un sussurro. «La persona che ha giurato di amarmi a qualsiasi condizione non lo ha fatto.» «Perché era debole e un po’ cattiva, e probabilmente non ha mai risolto i suoi problemi,» disse Luke. «Non sono un esperto. Non ho ancora trent’anni e sto cercando di capirmi, ma chiunque sia troppo imbarazzato per sedersi in pubblico con te, indipendentemente dal funzionamento della tua mente e del tuo corpo, non merita il tuo tempo.»
La Sindrome di Tourette è un vero e proprio protagonista della storia. L’autrice è riuscita benissimo a descrivere una situazione molto complicata da gestire, sia psicologicamente sia fisicamente, ma anche socialmente. Per quanto sia una condizione complessa e invalidante, ci ha però anche mostrato come sia possibile trattare con dignità e rispetto chi ne soffre, come si possa vedere l’uomo al di là dei suoi disturbi, quanto possa avere ancora molto da dare nonostante le sue difficoltà.