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Recensione: Le Complicanze del Cuore – La Confraternita dei Leoni di Barbara Riboni -Autoconclusivo

 

Titolo: Le complicanze del cuore

Autore: Barbara Riboni

Serie: La confraternita dei Leoni

Autoconclusivo

Genere: Romance storico Regency

Data di pubblicazione: 14 Novembre 2022

Età di lettura consigliata +14

 

 

Le Complicanze del Cuore (17 novembre 2022)
Incantesimo Scozzese  (5 dicembre 2022)
Il Gelsomino di Leeds (11 gennaio 2023)
Inganno d’Onore (2 febbraio 2023)
Il Ribelle d’Irlanda  (23 febbraio 2023)
Wingen – Fuoco Ribelle  (30 marzo 2023)
Le Catene del Destino  (20 aprile 2023)
Il Lord delle Brughiere (11 maggio 2023)

 

«Lo dite come se fosse una malattia.»
«Se non una malattia, è quantomeno un sintomo» si sentì in dovere di sottolineare.
«Un sintomo di cosa, Milord?»
«Di intelligenza, Miss Pemberton.»

La vita ordinata e perfetta del marchese di Rocksavage è destinata a subire un brusco cambiamento. Gli obblighi del casato e una promessa fatta a un amico lo costringono ad affrontare una serie di responsabilità che lo allontanano dal suo unico interesse: la medicina.
Amelia Pemberton è una ragazza fuori dal comune, che preferisce i libri alle feste da ballo.
Ha perso l’amato fratello nella battaglia di Waterloo e ora, sola al mondo, deve sottostare alle imposizioni del suo nuovo tutore, un arrogante marchese, il cui unico scopo è farla sposare al più presto per disfarsi di lei.
Tra i due scoppieranno scintille, perché Amelia non è proprio il genere di fanciulla a cui si può imporre di rinunciare a ciò che vuole.

 

Care Fenici, ecco a voi un libro da non perdere: Le complicanze del cuore di Barbara Riboni e a presentarvelo non potevano che essere Baby e Dany.

Speriamo che la nostra recensione doppia e priva di spoiler possa piacervi! Ringraziamo l’autrice per averci dato la copia ARC  del suo capolavoro di stampo regency, come sempre è stato un onore.
D: Baby sei pronta a cominciare? Palla a te!
B: Tu sai, come anche chi mi legge da anni, che non amo il periodo regency – sì, lo so che tu lo adori – se non fosse stato per il nome delle autrici della Collection La Confraternita dei Leoni, non avrei mai preso in considerazione questo romanzo. Non linciatemi vi prego, ma un mondo con regole così rigide e uomini che si eccitano per una caviglia scoperta non fa per me! Comunque ho adocchiato i primi romanzi della serie e comprerò anche tutti gli altri, perché ragazze, voi non avete idea di quanto mi stiano incuriosendo!!!
Dany hai visto le cover? Che eleganza! La costa laterale con l’immagine in piccolo è uno spettacolo! Nelle librerie staranno divinamente e anche sotto l’albero di Natale, non trovi?
D: Baby ci dai un taglio? Magari parliamo del libro, ti va?
B: Senti tata, sono io il Boss qui! Non guardarmi così, va bene, torniamo al libro. Ne sono rimasta deliziata, scritto in maniera impeccabile. L’autrice è stata attenta a tutti i particolari, in alcuni punti risulta un filino descrittivo ma per me, che non conoscevo certi dettagli medici, sono stati molto utili. Le scene di sesso presenti sono sempre molto fini e mai esagerate come ci ha abituato a leggere da anni Barbara. Nessuna parola volgare, insomma un libro veramente molto piacevole. E poi c’è George. Te lo immagini? Con i suoi occhioni dolci e le zampette morbide e leggiadre?
D: Maledizione no, non farmici pensare ti pregoooooo, lo sento già sulla pelle, non ce la posso fare, smettila di nominarlo. A differenza tua adoro le descrizioni minuziose e l’attenzione a ogni minimo dettaglio, per non parlare dei personaggi, l’autrice non delude mai. I protagonisti e i personaggi di sfondo hanno tutti del potenziale, tipo Sheringham, mamma mia, amo quell’uomo, sarei disposta a rinunciare a tutti i miei principi solo per lui. Perché non ne trovo uno simile? Uffa!
B: Beh c’è sempre George, ok la smetto! Abbiamo due protagonisti, diversi eppure complementari: Michael e Amelia. Lui è il Marchese di Rocksavage mentre lei è la sorella di un suo amico, deceduto in guerra, il quale gli ha fatto giurare di prendersi cura di lei, in quanto tutore, e di trovarle un buon marito. Michael te lo lascio Dany, vi dico solo che più di una volta lo avrei preso a randellate sui denti, con quella rigidità che si porta dietro non capisco come faccia a sedersi!
D: Michael è il mio personaggio, tornatene al tuo.
B: Tata stai scialla, ti va? Tornando ad Amelia, lei è un’altra cosa. La adoro! Ha un carattere deciso, a tratti ribelle a tratti strategico, per adeguarsi al volere della Società e del tutore, ma se prende una decisione fa di tutto per portarla a termine. Ha una passione un po’ particolare, che a Dany piace tanto – ops – certo è che spesso le tocca sottostare ai comportamenti freddi del marchese, ma si vede che le brucia.
D: Michael è un po’ bigotto, te lo concedo, a certe sue uscite ho dovuto fermarmi e respirare a lungo per evitare di immaginarlo squartato. Mi sono costretta a capirlo, d’altronde voleva solo una cosa dalla vita: studiare medicina e occuparsi dei pazienti. In questo lavoro ci sta mettere una barriera tra le proprie e le altrui emozioni, e questo forse lo ha reso un po’ rigido, di certo finire a capo della famiglia non ha aiutato. Fin da subito lotta contro l’attrazione per la pupilla, ripetendosi le infinite regole della società che impediscono una loro unione – nel mio caso una volta visto George le avrei dato del denaro e spedita per la sua strada. Sciò! Il marchese ha una vita scandita da regole, piccole manie quotidiane e purtroppo non è tornato dalla guerra in pace, la vista delle migliaia di morti ha lasciato il segno, quindi portare una maschera di perfezione è l’unica arma che ha… ma con l’arrivo di Amelia è destinato a perderla, sarà un bene o un male?
B: Ne succederanno di tutti i colori, la ragazza, per quanto sia giovane, mal si adatta al ritratto della perfetta Lady e, tra scene dal sapore magico quasi fiabesco, non potrete che amare questi due testoni!
D: Una cosa che adoro, anche se l’ho già detto, sono i personaggi di sfondo tra cui la nonna francese senza peli sulla lingua, che mi ha fatto morire dalle risate; la mamma del marchese che fingeva svenimenti ogni due per tre e il fratello di quindici anni, degno compare della protagonista. Ma oltre a queste eccelse persone pure il maggiordomo ha lasciato il segno, con quel suo aplomb irreprensibile. Per non parlare delle ambientazioni – la casa di Michael a Londra gliel’ho invidiata parecchio. Ho riso ma ho anche pianto e non trovo altre parole per elogiare al meglio questo romanzo, di sicuro uno dei migliori mai letti prima!
B: Tirando le somme posso dire, che se non fosse stato per Barbara Riboni, scrittrice che amo molto per la sua serie sui vampiri (Pactum Vampiri e Gemini) e quella sulle Spose Scozzesi (di cui di entrambe spero di vedere un nuovo libro), non avrei mai letto questo romanzo e probabilmente gli altri della serie, invece a lei va il merito di avermi fatto apprezzare un periodo storico che non amo, e mi ha invogliata a leggere il prossimo volume in uscita.
Il mio voto sarebbe un 6 (proprio per l’impresa di avermi fatto aprire un regency) ma peccato che il massimo sia 5
D: anche il mio voto è 5, ma voglio un libro su Sheringham!
Con la speranza che vi siate divertite a leggerle la nostra recensione vi auguriamo buona lettura!

 

 

 

 

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