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Recensione: “La Prescelta” di JR Ward (serie La Confraternita del Pugnale Nero #15)

Care Fenici, con molta emozione Mumù ci parla oggi di “La prescelta” di JR Ward



Senza più la Vergine Scriba, forza mistica e custode degli archivi dei vampiri, la situazione nel Nuovo Mondo è fuori controllo. Xcor, il capo della Banda dei Bastardi, dopo aver tentato di uccidere il Re con l’aiuto di alcuni aristocratici decaduti, è stato infine catturato dalla Confraternita del Pugnale Nero. La scia di sangue che ha seminato sta per essere ripagata con la stessa moneta e ora il vampiro aspetta solo di essere giustiziato per alto tradimento. Eppure Xcor non è sempre stato così malvagio. Rifiutato alla nascita dai genitori a causa di una malformazione fisica, è stato cresciuto dal Carnefice in un campo di addestramento militare, vivendo di violenze e soprusi. Ma Layla, che si è innamorata di lui e che continua ad amarlo contro tutto e tutti, è disposta a qualunque cosa pur di salvarlo. E forse, ancora una volta, l’inesauribile potere dell’amore saprà compiere il miracolo, cambiando l’anima di un vampiro che ha conosciuto soltanto morte e dolore. L’incognita primaria, però, è un’altra: è davvero Xcor il nemico da cui guardarsi?

Che non me ne voglia il grande capo, ma questa volta non farò una recensione. Ci ho provato, credetemi. Ho scritto, cancellato e riscritto, sino ad arrendermi di fronte all’evidenza: è veramente impossibile recensire un libro del genere, dato il grande seguito che ha l’intera saga. Questo è il quindicesimo libro di questa meravigliosa serie, e se siete arrivate a questo punto immagino che anche voi, come me, siate costantemente informate sul mondo dei Fratelli, novità, spoiler, retroscena, insomma, che non vi sfugga proprio nulla. Mi sono resa conto, in tutta onestà, che fornire una recensione di questo capitolo della saga risulterebbe un po’ pretenzioso da parte mia. Ho letto tante opinioni discordanti, chi lo ha amato, chi si aspettava di più, chi lo trova perfetto, chi un po’ meno, e non penso che la mia recensione darebbe un valore aggiunto al vostro pensiero.

Sono sicura che ognuna di voi abbia donato il proprio cuore ad un guerriero: il Re, V, Butch, Rhage, Quinn, giusto per citarne qualcuno. In fondo la Ward riesce a toccare le corde del nostro cuore con la stessa maestria con cui un musicista sfiora i tasti di un pianoforte per creare melodie indimenticabili.

Anche io, ovviamente, ho il mio e, pertanto, oggi voglio parlarvi del guerriero che mi ha stregato: XCOR.

Quello per Xcor è stato un vero colpo di fulmine. Capo della Banda dei Bastardi, semplice gruppo di soldati, senza gloria, ma con tanto onore, votato alla causa della difesa della Razza dagli attacchi dei lesser, che dal Vecchio Continente si sposta a Caldwell in cerca di nuove sfide e nuove battaglie. Ma in Throe si accede la fiamma dell’avidità: aristocratico decaduto che vuole a tutti i costi detronizzare Wrath, riesce a convincere i propri compagni d’arme ad intraprendere questa nuova sfida. All’inizio quindi è un po’ difficile simpatizzare con questa banda di guerrieri rozzi e violenti, valorosi ma purtroppo nemici. Ma dalla penna magica della Zietta escono fuori personaggi che difficilmente riusciamo a non amare profondamente, anche se si trovano al di là della barricata.

Quel che è certo è che con l’arrivo dei Bastardi vi è un cambiamento nella scrittura della Ward: questi guerrieri impavidi riescono a rubare le luci della ribalta ai lesser nelle scene secondarie e la storia si arricchisce di nuove prospettive, il che è positivo.

Xcor nel Nuovo Mondo incontra Payne, rea, secondo da quale punto di vista  si guarda, di aver ucciso il Carnefice, quello che Xcor per tutta la vita ha creduto fosse il proprio padre. Dopo averla catturata, è pronto finalmente a vendicarsi ma Payne, purtroppo, gli rivela una triste verità: il Carnefice lo ha ingannato, non è il suo vero padre.  Non solo, allora, è disposto a lasciarla andare incolume, ma le offre anche la sua protezione per la notte. Difficile per Xcor fare i conti con la realtà di questo secondo abbandono: il primo è avvenuto alla sua nascita, quando la madre lo aveva abbandonato a causa del suo labbro leporino, un difetto inaccettabile per gli aristocratici della Razza che non tollerano imperfezioni fisiche, come ben sa un altro guerriero, Quinn.

E sarà proprio con Quinn che Xcor si scontrerà più volte, l’uno pronto a difendere il Re a costo della propria vita e l’altro disposto a tutto pur di detronizzarlo, anche ad ucciderlo. L’anello di congiunzione tra questi due guerrieri sarà la dolce Layla.

I guerrieri  che abbiamo incontrato sinora amano incondizionatamente e visceralmente le loro shellan, ma non Xcor. Xcor prova per Layla un sentimento di pura venerazione. Un sentimento che si perde nel tempo, che rimanda ad antichi canti e ballate quasi dimenticate.

Nel suo cuore e nella sua mente Layla, in quanto Eletta, si trova ad un livello superiore, inarrivabile.

Ma Layla è stanca di venir considerata da tutti solo come una ‘banca del sangue’: da quando si trova sulla Terra ha capito di essere ben altro oltre il ruolo che le è stato assegnato; si riscopre donna, e da donna vuole essere trattata. Il modo in cui la guarda Xcor è un misto di adorazione e ardore, da cielo in terra a miracol mostrare.

Layla è la remissione di tutti i suoi peccati, la luce che illumina la sua anima, ma lui non la merita, anzi, pensa di non meritarla: come può pensare di poter anche solo posare lo sguardo su di un essere così puro e perfetto, addirittura un’ Eletta, l’essenza stessa della impeccabilità. Ma come già detto, Layla è stanca del ruolo che ricopre, lei è fatta di carne e sangue, vuole solo essere amata come una vera donna, ma ha vissuto tutta la vita da Eletta, e tutto per lei sulla Terra è una nuova scoperta, anche i suoi sentimenti per quel guerriero impuro, un traditore della Razza. Xcor è un traditore e non potranno mai amarsi. Ma questa certezza granitica va sempre più sgretolandosi grazie alla dolcezza , rispetto e devozione che Xcor le riserva, a dispetto di tutto ciò a cui ha sempre creduto e alla causa cui è votata.

E per mettere a tacere la propria coscienza propone a Xcor un patto: abbandonare i propri piani di conquista per continuare a vedersi. Innocente Layla,  se solo sapessi che Xcor è un guerriero fatto e finito e l’unica cosa che gli importa è la guerra contro il nemico, e che la conquista del trono è solo un capriccio.

I due cominceranno quindi ad incontarsi in segreto e Layla vivrà con grande afflizione questa sua doppia vita: riuscire a nascondere alla sua nuova famiglia i suoi appuntamenti sarà sempre più difficile e ancor più difficile sarà per Xcor mantenere la loro relazione su un piano platonico; i due arrivano addirittura ad allontanarsi consci che questa relazione è solo una follia.

Ma la tragedia è dietro l’angolo. In un momento di sconforto, Layla si trova a confessare tutto a Quinn, il quale associava la sua mestizia per la relazione troncata al parto non proprio semplice. Quinn da fuori di testa, letteralmente.

Personalmente ho trovato la sua reazione assolutamente in linea con la personalità di Quinn, composta al 50% di passione e al restante 50% di puro istinto.

Il libro sarà in grado di far emergere l’amore dei due protagonisti e cercherà delle soluzioni per una permanenza duratura di questi nuovi guerrieri nei capitoli a seguire.

Ma ecco la parte che mi ha fatto innamorare ancora di più di questo guerriero

Con tutto il mio cuore oscuro e inaridito, ti amo, mia femmina. Non sono degno della terra sotto i tuoi piedi, ne del tuo profumo nel mio naso e nemmeno del dono del tuo sangue, ma…sarò sempre grato per il cambiamento che hai esercitato su di me. Mi hai salvato, e l’unica cosa più grande del mio amore per te è la mia gratitudine.

Io sono in pace, e ti amo Layla. Ora posso andare.

Da questo momento andrai avanti a testa alta, sapendo che sei stata onorata e adorata, anche solo da uno come me. Mi lascerai andare e uscirai da questa foresta pulita dal disonore che ho portato nella tua vita

Che altro posso aggiungere dopo una dichiarazione del genere oltre a : “tieni Xcor, questo è il mio cuore, te lo consegno, fanne ciò che vuoi”.

 

 

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