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Recensione: La Caduta – Serie: Unlovable series #2 di Chiara Cipolla

 

 

Titolo: La Caduta

Serie: Unlovable series #2

Autore: Chiara Cipolla

Genere: Contemporary romance

Editore: Self

Target: +18

Data di pubblicazione: 9 gennaio 2023

 

  • Il ricatto
  • La caduta
  • La resa

Olivia è partita per il suo viaggio di lavoro in Europa mentre Sebastian rimane a New York e deve fare i conti con la decisione drastica che ha preso e che sta costando dolore e sofferenza ad entrambi.
Tuttavia, un uomo abituato da sempre ad essere solo e a combattere contro qualsiasi avversità dovrebbe riuscire facilmente a ritrovare il proprio equilibrio.
Un conto però è vivere, uno invece è sopravvivere. E forse solo cadendo in basso, precipitando in un luogo privo di sentimenti è possibile alzare la testa e vedere la luce.
Quando si sperimenta la perfezione, la felicità, l’amore, perché rinunciarvi? Perché non riprendersi ciò che si vuole? Perché non mettersi in gioco e provare a camminare su un sentiero impervio se la promessa finale è lei: la sua donna rara e preziosa?
A questo punto, però, Olivia sarà disposta a fidarsi ancora di chi non sa amare?

 

 

Il pensiero che potrei ancora fare in tempo a precipitarmi in aeroporto e dirle che… dirle cosa? Che la amo alla follia? No, non sarebbe vero. Mi piace da impazzire e la rivorrei nella mia vita, questo sì, ma da lei non voglio altro. Okay, mi sono divertito parecchio, forse è stata la donna che mi ha fatto provare le emozioni più belle e intense da che ho memoria, ma non voglio darle maggiore importanza di quella che ha.

Avevamo lasciato un Sebastian che, tornato in sé dopo avere vacillato un po’, aveva lasciato Olivia spaventato dalle emozioni e super convinto di non poter amare, con la scusa di allontanarla prima che le cose si facessero troppo serie e di ferirla ancora di più.

Questo libro è interamente dedicato al punto di vista di lui, e l’ho trovato più convincente del precedente. Sebastian non smentisce la sua freddezza e anaffettività. Per quanto nella sua mente ci siano dei momenti in cui sente la mancanza di Olivia e provi punte di desiderio per la ragazza che ha perso, forse perfino qualche accenno di rimorso, quest’uomo è così convinto di non poter amare da non rendersi conto di ciò che  prova davvero e dal persistere nell’idea che per lei sia meglio stare lontana.

 

Seguo quella mano che mi sta facendo ribollire il sangue nelle vene, risalgo lungo il braccio fino alla schiena fasciata da uno smoking. Non lo conosco, so solo che sta toccando qualcosa di mio. Olivia non è più tua, mi ricorda quella vigliacca bastarda della mia coscienza. 

È un percorso lungo e faticoso quello con cui Sebastian prende coscienza dei suoi bisogni reali: all’inizio tenta di continuare la sua vita normale, ma si rende conto che dopo averla conosciuta niente è più la stessa cosa. Tuttavia, i suoi pacati tentativi di riprenderla nella sua vita per colmare il senso di vuoto e appagare la solitudine non sono inizialmente abbastanza decisi. Deve prima rendersi conto di cosa lo sta trattenendo.

 

«Io…» riprendo all’improvviso, quasi incapace di fermarmi anche se la paura sta cercando di frenarmi da ore. «Io mi ritrovavo sulla spiaggia vuota a dirmi ciò che ho sempre saputo: che ero solo… 

A questo processo di crescita interiore si affianca una trama secondaria legata alla sua vita professionale, iniziata nel primo volume, in cui una talpa sembra avere intaccato la sua azienda e sta provando a sabotarlo. A causa di questo filone giallo, durante la lettura qualsiasi figura secondaria che compare nel volume ci fa formicolare la nuca spingendo a chiederci se potrebbe essere la fantomatica talpa.

Rispetto al primo libro, quindi, troviamo un pochino di adrenalina in più, un pizzico di giallo che non guasta mai, e un lento percorso personale raccontato nel punto di vista unico di Sebastian che non mi ha affatto disturbata nel suo procedere gradualmente, e che anzi ha reso la sua presa di coscienza progressiva e credibile.

 

«Non posso negarti che preferirei andare a letto ogni sera con te fra le braccia dopo aver fatto l’amore e svegliarmi ogni mattina con te accanto che sonnecchi beata. Detto questo sei libera di restare dai tuoi finché non ti sentirai pronta per…» mi schiarisco la voce perché detta come sto per dire temo faccia più effetto a me che a lei, «… per convivere.» 

Sì, la psicologia di Sebastian mi ha proprio convinta, il suo essere combattuto tra più bisogni, sentimenti e desideri lo ha reso un personaggio sfaccettato e profondo. Da un lato il suo essere innamorato scatena un senso di mancanza, il bisogno di avere la sua donna vicina. Eppure ha difficoltà nel riconoscere queste emozioni, nell’accettarle e nell’esprimerle: da qui i modi talvolta troppo bruschi, freddi o evitanti. Per non parlare della paura, sia di leggersi dentro ma anche di rimanere imbrigliato, vincolato in una relazione che a tratti percepisce come soffocante, per la differenza di abitudini, di routine, di necessità di relazionarsi e trovare dei compromessi.

 

Abbiamo passato il pomeriggio seduti sulla spiaggia. Ci siamo baciati e ribaciati, eppure non riusciamo a fonderci insieme, non come vorrei. È come se qualcosa ci stesse trattenendo. O forse, semplicemente, entrambi abbiamo delle aspettative e non riusciamo a superarle. Solo che alla lunga il mio umore è diventato come quello della giornata: un acquerello slavato. 

Chiaramente essendo un secondo volume di una trilogia, rimangono ancora in sospeso delle piccole incomprensioni che andremo a risolvere definitivamente solo nel prossimo episodio. Rimane poi in sospeso anche la trama gialla, ancora non conclusa. Entrambi i protagonisti si trovano a metà del proprio arco di crescita, Sebastian in procinto di superare un trauma passato che lo ha reso molto sensibile su alcune vicende, Olivia che ancora tende a essere immatura e a fuggire dai problemi.

 

«Ma non lo capisci che ti amo, Olivia. Io ti amo con tutto il cuore.» Lei scoppia a ridere. Io le dichiaro il mio amore e lei ride. Sì, mi ride in faccia. 

 

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