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Recensione: La bambina nei muri di A.J. Gnuse

Titolo: La bambina nei muri

Autore: A.J. Gnuse

Editore: Harper Collins Italia

Genere: Thriller

 Target Consigliato: 8+

Data di pubblicazione: 04 Ottobre 2022

 

Elise conosce ogni centimetro della sua casa. Sa quale scalino scricchiolerà sotto il peso di un piede imprudente. Conosce tutti gli interstizi nei muri. Sa quali spazi possono accoglierla e tenerla nascosta. In fondo, è casa sua. La casa che i suoi genitori hanno costruito per lei. E la casa è il luogo più importante, dove bisogna stare, a tutti i costi. Anche Eddie la chiama casa. La stessa casa di Elise. Eddie sta diventando grande. Non vuole più credere alla ragazzina che a volte scorge con la coda dell’occhio. Vuole che lei sparisca. Ma quando anche il fratello maggiore si accorge della sua presenza, si presenta un dilemma: come possono liberarsi di qualcuno che non sono nemmeno sicuri che esista? E cosa succede se nel cacciarla invitano una minaccia ben peggiore a entrare nella loro casa?

 

 

Ciao Fenici,
oggi vi parlo di La bambina nei muri di A. J. Gnuse, edito da HarperCollins Italia.
Elise è solo una bambina quando perde entrambi i genitori in un tragico incidente. Sola al mondo e
sotto shock, sfugge alla sorveglianza degli assistenti sociali per far ritorno nella grande casa in cui
viveva, l’unico posto in cui ha la sensazione di sentire ancora la presenza di chi ha perso.
Nessuno conosce meglio di lei gli spazi dell’antica costruzione: la soffitta esplorata in compagnia del
padre, i passaggi celati dai mobili e gli altri spazi; pertanto decide che è quello il suo posto nel mondo,
la casa diventerà un’estensione del suo corpo e lei l’anima, di quella costruzione di mattoni.
La bambina è un’ospite segreta, ma la sua presenza non passa inosservata agli occhi e alle orecchie dei
nuovi inquilini, la famiglia Mason, che prende sempre più consapevolezza delle strane cose che
accadono in casa.
Ho scelto questo libro intrigata dalla trama che mi ha anche fatto pensare a qualche accenno di
paranormale, ma mi ero completamente sbagliata, perché siamo di fronte a un misto tra il genere
giallo e il thriller.
Il plot è originale, particolare e sicuramente diverso dalle trame del genere. La narrazione è
concentrata prevalentemente sull’indagine dei due fratelli Mason, che cercano di capire chi o cosa
infesta la loro casa.
Il ritmo narrativo è lento, intervallato da intermezzi che permettono di conoscere qualcosa in più sul
passato di Elise, e questo lascia scemare un po’ il coinvolgimento emotivo, allentando l’intensità delle
emozioni.
Ho trovato questo libro un thriller un po’ rudimentale, inteso non in senso negativo, ma come
constatazione di un mistero grezzo, di facile risoluzione e davvero molto adatto a un pubblico molto
giovane. Il senso di inquietudine, di ansia e la violenza emotiva che spesso accompagnano questo
genere sono appena percettibili, ciò rende adatta la lettura anche a un lettore più sensibile o
impressionabile.
L’unica cosa che mi ha convinto leggermente meno è stata la figura di Elise, alla quale vengono
attribuiti un’intelligenza, una scaltrezza e un istinto di sopravvivenza forse un po’ innaturali per una
bambina così piccola. Approfondire l’aspetto psicologico della protagonista, tratteggiare qualche
sfumatura in più, qualche debolezza o fragilità avrebbe reso il tutto più verosimile e meno freddo,

contribuendo a creare una maggiore empatia verso la protagonista che spesso sembra pensare e agire
più come un robot che come una persona.

 

 

 

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