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Recensione: “Kian, a forbidden love” di Cassie Gray

Titolo: Kian, a forbidden love
Autore: Cassie Gray
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 20 luglio 2020
Genere: Forbidden romance

Ai Blake dovevo ogni grammo di felicità racimolato negli ultimi sei anni, ma il destino trova sempre modi contorti per presentare il conto e lo compresi quando Drew, mio padre, morì. Fu allora che conobbi lo zio Kian. Un estraneo fino a quel momento. Avrei dovuto odiarlo. Finì che mi innamorai di lui.

La vita non mi aveva mai regalato nulla. A un certo puntò mi regalò lei: ribelle e proibita. Un peccato che fui costretto a commettere. La figlia di mio fratello.

L’inizio di una storia è elettrizzante, è come fuoco vivo nelle vene. La fine, invece, è una zavorra attaccata al bagaglio delle emozioni. Non puoi far altro che vederlo inabissarsi senza potere fare niente. (Tratto dal libro)

Ciao a tutti, amanti della lettura!

Madalyne è una ragazza spezzata; è appena diciottenne, ma ha alle spalle un’infanzia costellata di dolori e delusioni che l’hanno martoriata durante la permanenza in un orfanotrofio fino all’età di dodici anni. Uno spiraglio di speranza sembra comparire nel momento in cui Andrew Blake decide di adottarla. L’uomo è sposato con Karen che però non ha mai voluto figli e che acconsente di mala voglia al desiderio di paternità del consorte.

La donna non ha mai permesso alla “figlia” di chiamarla mamma e non perde ogni giorno l’occasione di farle capire quanto la sua presenza le sia sgradita. Alla piccola Madalyne non resta che l’amore di Andrew, l’unica persona in questa vita che non l’ha fatta sentire fuori posto.

Il mondo della giovane crolla quando il padre muore improvvisamente di infarto, lasciando dietro di sé una montagna di debiti accumulati con il gioco d’azzardo.

Kian Blake possiede la più grande compagnia di rete gas del Nevada; da ragazzo era una testa calda e il padre era solito manifestare il proprio disprezzo verso di lui a colpi di cinghia. La sua colpa era quella non essere come Andrew, il fratello assennato, intelligente e naturale erede dell’impero di famiglia. In seguito a una serie di eventi, le posizioni dei due fratelli si ribaltano ed è Kian a ereditare la compagnia. Il rapporto tra i due fratelli, un tempo basato su un solido affetto, si sfascia.

Il potente manager non ha avuto una vita facile, ma è riuscito a rialzarsi e a crearsi una corazza impenetrabile… finché non viene a sapere della morte prematura di quell’amato fratello con cui i rapporti si sono guastati molti anni addietro. Pentito per non aver mai davvero tentato un riavvicinamento con Andrew, l’uomo si impegna a provvedere alla sua famiglia una volta venuto a conoscenza dei debiti che gravano su cognata e “nipote”.

Ed è qui che iniziano i problemi…

Vent’anni sono parecchi… tale è la differenza d’età tra Madalyne e Kian.

Il nostro protagonista è subito colpito dal viso da bambina costellato di lentiggini di sua “nipote”, faccino angelico in contrasto con il corpo da donna che sta sbocciando. Per non parlare di quella cascata ribelle di ciocche rosso fuoco che lo stanno rendendo un adolescente ai primi ardori mettendo seriamente a rischio la sua salute mentale. Mad è un meraviglioso fiore delicato, un fiore che Kian vorrebbe sporcare.

La ragazza, d’altro canto, è cresciuta nella convinzione che lo zio fosse uno stronzo col botto… e in effetti lo è. Non è certo diventato uno degli uomini più ricchi e potenti dello stato facendosi mettere i piedi in testa. Poco importa se sia succeduto al padre nella reggenza della Blake Corporation a scapito del fratello Andrew che – come avrete modo di scoprire – è stato di fatto l’artefice delle sue stesse disgrazie. È stato poi Kian che ha fatto crescere l’azienda facendola diventare un colosso mondiale in continua espansione.

Mr. Blake è un uomo che non deve chiedere mai: le donne gli si buttano ai piedi a uno schiocco di dita… e come biasimarle; a trentotto anni è ancora un concentrato di sesso fasciato in un tre pezzi di alta sartoria. La stessa Mad non è immune al fascino dello “zio” e di quegli occhi blu come il mare che rendono i suoi sogni erotici incredibilmente reali.

Il rapporto tra i due è un incendio che divampa tra anime che sembrano distanti, ma solo alla luce del divario anagrafico. Kian e Madalyne imparano a conoscersi attraverso un costante incontro-scontro che mostrerà quanto i loro cuori spezzati siano simili. Nella comunione del proprio reciproco dolore, troveranno la strada per leccarsi le ferite e per recuperare un po’ di quella felicità che per troppo tempo è stata loro negata.

Questo romanzo non è particolarmente lungo – meno di duecento pagine che ho finito in mezza giornata – eppure la storia viene raccontata in modo completo e senza buchi di trama. Lo stile di scrittura è fluido e appassionante. Le scene di sesso sono ad alto tasso erotico ma senza risultare volgari e c’è anche spazio per dei momenti di pura dolcezza senza però scadere nel melenso.

Cassie Gray ci regala la bellissima storia di un amore che sfida le convenzioni sociali e i falsi moralismi. Una storia che va letta con la mente aperta, facendosi trasportare dalla magia di quelle forti emozioni, che solo due cuori destinati a unirsi per sempre hanno il potere di trasformare in realtà.

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