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Recensione in anteprima : “Una mummia nell’armadio” di H. Joking Autoconclusivo

Review Overview

Data d’uscita: 23 Marzo 2020

Titolo: UNA MUMMIA NELL’ARMADIO

Autore: H. Joking
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Fantasy Young Adult
Pagine: 268
Prezzo: eBook € 4,99

AUTOCONCLUSIVO

Come potrebbe cambiare la vita di un’adolescente se di punto in bianco si trovasse a condividere la propria stanza con una mummia? E non una mummia qualsiasi, ma quella di un Faraone.

attenzione possibili spoiler

“Dimmi che il nostro amore è come quello che unisce il cielo alla terra, la splendida Iside al grandioso Osiride, le acque del Nilo all’Egitto. Dimmi che i nostri cuori saranno uno soltanto per l’eternità.”

Ciao a tutti, amanti della lettura!
Il libro di cui voglio parlarvi, è un delizioso fantasy che ci conduce nel mondo dell’antico Egitto e dei suoi Faraoni.
La vicenda si svolge a Washington nel 2017; Daphne è una sedicenne al suo ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Lo scorbutico Professor Martin, conduce la scolaresca in una visita guidata presso il Museo di Storia Egizia della città e una volta conclusa la presentazione, lascia i ragazzi in balia di se stessi. Molti degli studenti ne approfittano per svignarsela, mentre Daphne e il suo amico d’infanzia nonché compagno di scuola Ethan, restano nel museo finché quest’ultimo non scappa nel vedere arrivare Logan, ex fidanzato di Daphne. La giovane per liberarsi di Logan, con cui i rapporti non sono terminati in modo felice, fugge in una sala sotterranea del museo, dove s’imbatte nel guardiano che la avvisa dell’imminente chiusura.
La giovane resta però affascinata dalle bellezze della stanza, in cui sono conservati sarcofagi e vasi canopi, perdendo così la cognizione del tempo. Ridestatasi dal torpore causato dalle meraviglie preservate nel museo, Daphne si affretta ad avviarsi all’uscita, ma all’improvviso tre scosse di terremoto d’intensità sempre maggiore portano alla frantumazione delle vetrine che conservano le mummie e i vasi, in modo inspiegabile una di queste mummie prende vita e chiede aiuto.
In preda alla sorpresa e alla paura di quello che si sta palesando davanti ai suoi occhi, Daphne soccorre chi sta invocando dolorosamente il suo aiuto e commette una pazzia: si carica sulle spalle il fagotto di bende, e lo trafuga dal museo!
Così inizia l’avventura di Daphne e Reshef…
Leggere questo romanzo mi ha riportato alle affascinanti atmosfere del film “Adèle e l’enigma del faraone.”; la sua prosa è briosa, leggera e ricorda i dialoghi delle sitcom degli anni 70/80.
La fusione di due mondi, antico e moderno, crea una fantastica terza dimensione, dove l’iniziale incomunicabilità legata alle diverse epoche dei protagonisti, lascia spazio a un intreccio magico. L’incontro-scontro tra Daphne e Reshef è una rigogliosa fonte di divertimento per il lettore.
Daphne, pur nella sua giovane età, rappresenta la saggezza; lei è guidata dalla convinzione che solo la ragione e la scienza possano chiarire certi avvenimenti per quanto incredibili, ma si scontra con chi ritiene che l’unica spiegazione possibile risieda nella magia.
E la magia, in effetti, si sprigiona, abbatte le barriere della storia, liberando un sentimento d’amore delicato e puro, come solo l’amore che alberga nel cuore dei giovani può essere. Quell’amore che ci cambia l’anima, sconvolge il nostro mondo e ci rende migliori.
Un accenno dark e lo sconvolgente colpo di scena che ne consegue, sono il pepe che rende questo racconto perfetto sotto ogni punto di vista.
Se amate i fantasy e le storie sugli antichi Egizi, non potete perdervi questo romanzo. Io me ne sono innamorata fin dalle prime pagine e non sono riuscita a staccarmene fino all’epilogo.
Sono certa che non ve ne pentirete.


 

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