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Recensione in Anteprima: “I giorni della follia” di Javier Castillo

Care Fenici, oggi Maljka ci parla di “I giorni della follia”, nuovo libro di Javier Castillo

Cover realizzata da Sweet Fire

Boston, 24 dicembre. Un uomo cammina per le strade del centro. È nudo, coperto di sangue e tiene in mano la testa mozzata di una giovane donna. Arrestato dalla polizia, viene affidato al dottor Jesse Jenkins, direttore dell’ospedale psichiatrico della città, al quale viene presto affiancata Stella Hayden, profiler dell’FBI. Chi è l’uomo che i media hanno soprannominato il decapitatore? E perché ha ucciso quella ragazza? Per scoprirlo, Jesse e Stella si addentrano in un’indagine che metterà in gioco le loro vite e li condurrà a una storia irrisolta di diciassette anni prima.

E’ mezzogiorno del 24 dicembre, manca un giorno a Natale. Cammino per strada tranquillo, con lo sguardo perso e tutto sembra muoversi al rallentatore. In fin dei conti sono nudo, coperto di sangue dalla testa ai piedi, e con una testa in mano.

Ci troviamo a Boston, il giorno della vigilia di Natale del 2013, quando un uomo viene trovato a vagare per le strade con una testa mozzata tra le mani, coperto di sangue; nessuno sa chi sia.

Veniamo poi catapultati a Salt Lake, una piccolissima cittadina, nell’anno 1996 dove tutto ebbe inizio.

I due protagonisti sono Stella Hayden, una profiler dell’Fbi specializzata in psichiatria ed il dottor Jenkins, capo della polizia.

I due si troveranno a vagare avanti e indietro nel tempo, a scoprire intrighi e delitti sepolti da tempo.

Il “decapitatore” è solo il filo conduttore e la fine di una storia che li vede legati da lunghi anni.

Una setta segreta composta da sette persone, una pazza squilibrata che sogna i nomi delle persone da uccidere per uno scopo più grande e una figlia che, per essere salvata, dovrà combattere i suoi demoni del passato più oscuri che mai.

Questo thriller è il primo che leggo di quest’autore spagnolo ma, forse per i molteplici libri letti sul genere, l’ho trovato solo che carino, con una buona storia di base, ma abbastanza prevedibile. Forse è una mia “colpa”, se così la si può chiamare, cercare di trovare sempre il colpevole e qui, l’ho capito circa a metà libro.

I personaggi sono ben caratterizzati anche se, a parer mio, avrei delineato di più i caratteri dei due, soprattutto quello della moglie del capo, Laura, che avrà un ruolo fondamentale in tutta la storia.

È una lettura consigliata a tutti gli amanti del genere.

 

 

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