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Recensione #Booktok : Il Regno dei Malvagi – Kingdom of the Wicked #1 di Kerri Maniscalco

Titolo: Il Regno dei Malvagi
Autore: Kerri Maniscalco
Serie: Kingdom of the Wicked #1
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Data di uscita: 30 novembre 2021
Fascia di età consigliata dai: 15 anni
1. Kingdom of the Wicked (Il Regno dei Malvagi)
2. Kingdom of the Cursed (Il Regno dei Dannati – uscirà nel 2022)
3. prossimamente in lingua inglese
Emilia e Vittoria sono gemelle; appartengono a una delle tredici famiglie di streghe nascoste a Palermo ma, come tutte, stanno bene attente a celare la loro vera natura. Per questo lavorano da Mare e Vino, il rinomato ristorante di famiglia, come due normalissime ragazze.
Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera, da tempo messa al bando. Anche a costo di allearsi con Ira, uno dei sette Principi dell’inferno, i Malvagi. Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma Ira giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l’incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.

Ben trovate Fenicette, oggi vi parlerò di un bel fantasy, il primo volume, dell’autrice della famosa serie Sulle tracce di Jack lo squartatore.

 

Emilia e Vittoria Di Carlo son due streghe appartenenti a una delle tredici famiglie magiche che si nascondono a Palermo; infatti, le due ragazze vivono una vita normale, lavorando nel ristorante di famiglia Mare e Vino. Nonna Maria si impegna a tenere d’occhio le due nipotine, mettendole in guardia contro i Malvagi e il diavolo, insegnando loro gli incantesimi di protezione, ricordando di non togliere mai il loro cornicello protettivo e di non parlare né tanto meno praticare la magia nera.

Quando un giorno Vittoria non torna a casa ed Emilia trova la sorella morta per opera sicuramente di qualche “non umano”, la gemella farà di tutto per trovare il colpevole e vendicarla, cosa che mai avrebbe pensato di fare, come praticare la magia nera o allearsi con uno dei principi degli inferi.

Vittoria è la gemella ribelle, un peperino che non ama seguire le regole, non riusciamo a conoscerla tanto bene, ma il suo spirito libero lo si comprende immediatamente.

Emilia invece è quella brava, gentile, che segue tutto ciò che la nonna insegna ed è completamente dedicata al suo ristorante e alla cucina, questo fino a quando Vittoria non viene uccisa; lì vedremo una parte di lei inaspettata: forte, vendicativa e pronta a tutto per arrivare al suo scopo.

Nonna Maria è la tipica nonna siciliana: protegge la propria famiglia, insegna loro il dovuto comportamento e che, purtroppo, non viene creduta quando racconta le “storielle” sui Malvagi e gli inferi.

Infine abbiamo il nostro Principe degli inferi, Ira, che dire? È uno dei sette principi dell’inferno, come altro potrebbe essere se non diabolico, forte e cattivo? E non dimentichiamoci bello e affascinante! Questo personaggio, secondo me, ha una bella evoluzione insieme a quella testarda di Emilia.

La cosa che mi ha particolarmente colpito è l’amore che l’autrice ha per la sua terra di origine, la Sicilia. Descrivendo il cibo, l’affetto della famiglia, certi sapori da lei descritti è come se li avessi assaporati tramite le pagine del libro. È stato emozionante per me un particolare che mi ha spinto a scrivere per giunta alla scrittrice, ma ahimè senza risposta sigh, aver letto la dedica iniziale della Maniscalco “Ai miei bisnonni, emigrati in America da Sciacca, in Sicilia, dal cui ristorante ho tratto gran parte dell’ispirazione per il mio romanzo.”  Emozionante perché Sciacca è la mia città.

La storia di per sé è particolare, ma credo ci siano delle mancanze nella trama, serviva quel qualcosa in più. Probabilmente ciò che ha contribuito a questa mancanza che ho percepito è un worldbuilding scarso, le ambientazioni delle varie scene son molto limitate e scarne di particolari. Nonché credo abbia perso quel quid in più con la traduzione, avendolo letto in lingua originale e poi in italiano, posso dire che trovo più interessante la versione originale, che può sembrare assurdo essendo lo stesso libro, però inspiegabilmente in italiano perde un pochino di qualità. Non spaventatevi però, è un romanzo particolare che consiglio assolutamente se si ama una bella storia sulla magia ambientato in una Sicilia di tanti anni fa. C’è quel pizzico di storia di amore, ma giusto quel poco necessario per rendere la narrazione interessante e non un romanzo rosa (chi mi conosce sa bene che son allergica al romanticismo ih ih ih). Infine la conclusione del libro, essendo ovviamente una serie, ti lascia con quella voglia matta di correre a leggere il secondo volume al più presto.

 

 

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