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Recensione: “Il mistero di Virginia Hayley” di Alessio Filisdeo

  • Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “Il mistero di Virginia Hayley” di Alessio Filisdeo, buona lettura!

Londra. Autunno 1892. Una serie di efferati delitti a sfondo rituale sconvolge la città e l’opinione pubblica. Un investigatore oppiomane, un’elegante dama straniera, un americano dai modi spicci e un vecchio cacciatore aristocratico si ritrovano a indagare sull’omicidio della giovane Virginia Hayley, che Scotland Yard cerca pervicacemente di nascondere. In una corsa contro il tempo, tra bassifondi degradati, sontuose sale da ballo e magioni infestate da antiche presenze, i quattro riluttanti compagni si ritroveranno invischiati loro malgrado in un inquietante complotto interno all’impero britannico, cercando al contempo di scongiurare il Crepuscolo di Ra e l’avvento del caos.

«È così che si diventa forti» sostenne il suo sguardo ella. «La vostra insulsa moralità vi rende debole, e prevedibile». «Io non lo provocherei se fossi in voi» le sussurrò alle spalle Dagny. «Rammentate cosa ha fatto al povero bambolotto di Alfred, e non era neppure del tutto trasformato. Fortuna che manca ancora qualche giorno al plenilunio». Per lunghi, interminabili istanti d’immobilità, l’ispettore Wincott e Miss Hayley si odiarono profondamente. Al termine, fu Laura per prima a sciogliere la sua postura aggressiva, spiegando freddamente: «Voi inseguite indizi, prove, risposte, ma io inseguo unicamente la vendetta. La mia non è un’indagine su un assassino, ma una caccia all’uomo. E quando l’avrò trovato, non importa come, non importa con quale mezzo, gli farò desiderare l’inferno». Tacque alla ricerca delle giuste parole. «Non mi curo del perché abbia ucciso Virginia, non m’interessa a quali rituali o religioni o fantasie si sia abbandonato. Che sia il più folle o il più astuto dei bastardi, per me non fa alcuna differenza. Per cui risparmiatemi il vostro sdegno e aprite gli occhi. Scotland Yard non risolverà mai questi delitti. Ci penserò io, e se farete a modo mio forse, e dico forse, potrei pensare di lasciarvene un pezzo». Si volse alla strega. «Quanto a voi…»”

Oggi vi voglio parlare di un libro in cui mi sono imbattuta per caso, e che ho adorato per le sue atmosfere gotiche e per le creature della notte che lo popolano: “Il mistero di Virginia Hayley” di Alessio Filisdeo.

Whitechapel, un quartiere della Londra Vittoriana tristemente famoso, è testimone, pochi anni dopo le gesta di Jack lo Squartatore, di un altro atroce delitto. Una giovane donna viene ritrovata con la gola tagliata e con strane incisioni sul ventre, il suo nome è Virginia Hayley. Un nome che viene pronunciato da una strana dama, che subito scompare. Sulla scena arriva immediatamente Sir Haversham, e il Sergente Godfrey riceve ordini strani e ben precisi, mentre l’indagine viene affidata all’ispettore Wincott. Costui è un uomo che dall’omicidio mai risolto della moglie è dedito all’oppio, e questa scelta sembra dettata dalla voglia di essere un capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica. Vi è un piano ben preciso da parte di Sir Haversham, un piano che prevede la sparizione di prove che porterebbero alla luce cospirazioni e complotti, che i Servizi segreti di sua Maestà non desiderano rivelare. Ma, purtroppo per loro, Wincott si ritroverà con un insolito alleato non del tutto gradito, che gli farà vedere come questo nuovo caso si intrecci con quello di sua moglie. Anche la giovane donna sul luogo del delitto, infatti, vuole vendetta, e per portarla a compimento è disposta ad allearsi con un essere che la sua genia mal sopporta. E indizio dopo indizio, fra magia e tradimento, aiutati da un agente dell’agenzia Pinkerton che viene, suo malgrado, coinvolto, dovranno tentare di fermare la fine del mondo così come lo conosciamo.

Non appena ho visto questa cover me ne sono innamorata; se la osservate bene, soprattutto nelle ombre, capirete cosa mi abbia immediatamente fatto comprare il libro. L’atmosfera gotica che l’autore ha creato è perfetta, una Londra crepuscolare in cui esseri fantastici e dotati di magia intessono mirabolanti piani per portare il caos sulla terra. Antichi Dei, bassorilievi spaventosi, cerimonie sacrificali, streghe dai grandi poteri e dal carattere esuberante e gioviale, belve dal passato doloroso e una creatura senz’anima alla ricerca della vendetta per il suo creatore. Vi sono personaggi e situazioni originali ed estremamente intriganti in questo libro dalla prosa davvero molto bella, che vi porterà alla risoluzione di un’indagine quanto mai singolare.

La voce narrante è quella del detective Allan DeWitt, dell’agenzia Pinkerton, un americano dalla mira infallibile, che si ritroverà coinvolto in un’indagine che gli svelerà un mondo dove i mostri sono reali. Ma gli farà anche scoprire che, alle volte, non sono loro le bestie più crudeli e senza cuore. Incaricato di trovare un uomo, scoprirà di essere stato usato, e che il suo destino era quello di sparire non appena avesse avuto successo; ma Laura e Wincott faranno in modo di salvarlo, e da quel momento per DeWitt la notte acquisterà un altro significato.

Uno scrittore, Alessio Filisdeo, che non conoscevo, ma che mi ha davvero colpito favorevolmente. La sua scrittura riesce a far immergere il lettore nella storia, i suoi personaggi sono tratteggiati stupendamente e la trama è ricca di colpi di scena magistrali; l’atmosfera creata poi è veramente magica, ma non vi aspettate creature affascinanti e storie d’amore. Le sue creature della notte, sono feroci e a volte prive di controllo, senz’anima ne rimorso, ammalianti e pericolose, e l’unica coppia che si forma in questo libro, e che non vi nascondo mi ha fatto sorgere un sorriso divertito, davvero non è quella che vi aspettereste. Se amate il romanzo adorerete questo libro, e per quanto mi riguarda, presto avrete la recensione di Fairfax & Coldwin, l’altro romanzo di quest’autore davvero talentuoso.

 

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