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Recensione: Il mio migliore amico di Alexander Wilde

 

Titolo: Il mio migliore amico

Autore: Alexander Wilde

Editore: Brè edizioni

Genere: romance mm

Target +18

Data di pubblicazione: 19 Novembre 2022

 

 

Stefano e Mauro sono calciatori, amici, fidanzati con ragazze bellissime. Le loro esistenze, in apparenza normali, vengono scombussolate da una breve vacanza a Roma. In un ostello della capitale i due scoprono di nutrire una divorante passione l’uno per l’altro che li porterà alla scoperta di un piacere fatto di agguati, momenti di assoluta indifferenza, attimi di sconvolgente incertezza emotiva. Al termine del liceo, Mauro si trasferisce a Milano per proseguire la carriera di calciatore, arrivando addirittura a militare in serie B, mentre Stefano molla il calcio, si iscrive alla Federico II e si fidanza ufficialmente con Claudia. Dunque, i destini dei due ragazzi sembrano dividersi. Tuttavia, tra Stefano e Mauro esiste un legame davvero speciale, per cui basta un semplice messaggio WhatsApp per riaccendere la passione. Con originale piglio narrativo, Alexander Wilde costruisce un folgorante romanzo di formazione sul falso mito del machismo nel mondo del calcio, consegnando al lettore un’intensa storia di amicizia e di amore al maschile.

 

 

 

 

“Siamo uguali” continuo a ripeterlo come un mantra, come un’ossessione, come se dovessi ancora metabolizzare la cosa, come se non fosse possibile, vero. Reale. Mauro, invece, è un attore nato. Il nostro segreto, osservando la sua ostinata convinzione, assume i contorni di un’illusione, le sembianze di un sogno vissuto a occhi aperti. Eppure, la consistenza del nostro desiderio l’ho sentita sulla mia pelle, ovunque.”

 

 

Mauro e Stefano sono amici sin da piccolissimi, compagni di squadra e di scorribande. Durante una breve vacanza, dopo una serata di baldoria, Mauro guarda l’amico con occhi differenti e lo tocca anche in modo differente. Stefano si illude che il compagno d’infanzia abbia scoperto di essere ‘diverso’, o meglio uguale a lui, bisessuale. Ma è, appunto, un’illusione, perché il mattino dopo Mauro gli fa capire che la sera precedente è stata un errore, anzi non è successo nulla. Eppure…

 

“Nessuno dei due vuole concedere all’altro nulla. Siamo due pugili che si stanno massacrando di cazzotti e che non hanno la minima intenzione di cadere al tappeto. L’arbitro è il nostro desiderio”.

 

 

Solo poche ore prima tra loro c’era stata una lotta a chi prevaricava sull’altro, fatta di mani sulla pelle, bocche affamate, corpi frementi di un desiderio ardente. Non sono andati fino in fondo solo perché hanno sentito rientrare la ragazza di Mauro. Tornano alla solita routine di uscite con le ragazze, partite e allenamenti di calcio, ma fra loro tutto è cambiato. Mauro lo tiene a distanza, salvo poi chiamarlo a sé, sfogare un desiderio feroce e alla fine ferirlo, insultarlo, ancora e ancora. Non vuole ammettere la sua attrazione, non vuole che il resto del mondo scopra che lui, il fuoriclasse, l’attaccante talentuoso e promettente, desidera un ragazzo. Così lo ferisce, lo allontana, ogni volta. 

Una storia che infiamma, con momenti travolgenti fatti di puro fuoco, in bilico tra eros e litigate furiose. Un rapporto che vive anche di silenzi, omissioni, rifiuti e desiderio ardente, viscerale.

 

“Il suo sguardo mi sbrana, letteralmente. È affamato. È fame di me, di noi, del tempo che abbiamo sprecato a rinnegarci, a fingere che quello che hanno provato e vissuto i nostri corpi fosse naufragato e disperso nel mare dei ricordi. Mi spoglio, senza fretta. Lui non distoglie mai un istante gli occhi da me.”

 

 

Quella tra Mauro e Stefano è una storia che continua negli anni, tra alti e bassi, tra silenzi e riavvicinamenti ad alto tasso di passionalità. Una scrittura immediata, molto esplicita, senza censure, per una storia brillante ed esplosiva, fuoco vivo e sentimento. Un romanzo perfetto per chi vuole trascorrere qualche ora con una lettura spensierata e molto hot, ma anche momenti intensi e un finale sorprendente. Un racconto d’amicizia, calcio, passione, dolore, separazione e amore.

La storia è molto carina, ma non mi ha soddisfatta pienamente a causa del linguaggio eccessivamente spinto per i miei gusti.

 

 

 

 

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