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Recensione: Distorted di Nyla K. 

Serie: Alabaster Penitentiary Vol. 1

Titolo: Distorted 

Serie: Alabaster Penitentiary Vol. 1

Autore: Nyla K. 

Genere: MM dark romance 

Editore: VIRGIBOOKS

Data di uscita: 9 dicembre 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie Alabaster Penitentiary è composta da:

  • Distorted vol.1
  • Joyless vol.2 (in uscita il 24 marzo 2024)
  • Brainwashed (Alabaster Penitentiary Book 3) (inedito in Italia)
  • Fragments (Alabaster Penitentiary Book 4) (inedito in Italia)

Questo è l’Alabaster Penitentiary…

Qui è dove ti mandano quando il mondo pensa che tu sia morto. E fidatevi di me, preferireste esserlo.

Noi siamo l’onta della società. I pazzi, i malati, i vostri documentari di Netflix preferiti che prendono vita.

Ci rinchiudono e buttano via la chiave, perché ce lo meritiamo.

Ma non io. Io sono solo un umile rapinatore di banche. Non dovrei stare qui dentro, circondato da psicopatici e assassini senza rimorsi… Almeno, non credo sia questo il mio posto.

Riuscire a uscirne illeso è la mia priorità assoluta. Purtroppo per me e per i miei compagni di prigione, quelli che gestiscono questo posto sono perfino più pericolosi di noi.

Vedete, sono le guardie del penitenziario a dirigere i giochi qui, e sembra che io abbia attirato l’attenzione del più perverso di tutti.

Ha un nome, ma lo si potrebbe chiamare anche l’Ufficiale. Ci muoviamo uno intorno all’altro come un sole e una luna, ruotiamo su un asse di caotica lussuria e di tormento, finché la verità non viene deformata e ciò che una volta temevo diventa ciò che bramo. La mia spregevole dipendenza, eppure in qualche modo così squisita.

In carcere la realtà si distorce, e mi chiedo quale prigione sia peggiore… se quella che tiene rinchiuso il mio corpo, o piuttosto la mia mente.

Distorted è il primo libro della serie Alabaster Penitentiary. È un MM Dark Romance ambientato in un penitenziario, ed è autoconclusivo. Si consiglia di iniziare da questo volume prima di leggere i seguenti, che sono standalone interconnessi, con richiami quindi alle storie narrate nei volumi precedenti.

Leggete i TW prima di addentrarvi nella lettura. Riservato a un pubblico maturo.

 

 

Si tratta di una recensione difficile; ho cercato di centellinare ogni parola per evitare spoiler, ma provo ugualmente la frustrazione del non poter commentare una buona fetta di sviluppi per non svelare stravolgimenti imprevisti. Mi auguro di riuscire a trasmettere le emozioni provate pur nel rispetto della segretezza dei contenuti.

Innanzitutto mi sembra importante avvisare che si tratta di un dark anomalo, in cui la parte di oscurità, privazioni, suspense è ben bilanciata (se non sovrastata) da un’altra più luminosa, romantica e glitterata, tanto forse da confondere il lettore sul genere di appartenenza della storia. Indizi lasciati lungo il percorso mostreranno un enigma destinato a rivelarsi solo nell’ultimo terzo del racconto.

Dash è un ladro e, dopo una rapina finita male, finisce senza un regolare processo in una prigione molto particolare, in cui i detenuti non hanno nessun diritto e sono alla totale mercé delle guardie. Le condizioni sono disumane e degradanti, e ogni piccolo comfort viene scambiato con favori sessuali.

All’inizio la lettura è asfissiante, claustrofobica, con un Dash inesperto, impaurito, impotente, che si muove nel nuovo ambiente col timore di compiere un passo falso e di attirare le attenzioni della gente sbagliata. Viviamo insieme a lui il terrore, la rabbia, il dolore per i momenti di isolamento, la sofferenza e l’umiliazione per le privazioni (dal cibo ai beni di prima necessità), il disorientamento e la follia conseguente alle deprivazioni sensoriali, oltre che il senso di solitudine del non potersi fidare di nessuno e dell’essere in balia delle guardie.

Durante questa prima fase il livello di tensione e suspense è al massimo, restiamo con il fiato sospeso cercando di non soccombere e di destreggiarsi tra gli agguati manipolatori di guardie e prigionieri annoiati da una detenzione priva di altre forme di intrattenimento, nell’attesa di rovesci e capovolgimenti che ci faranno sussultare e ricredere su tante cose. 

L’ho reclamato ieri sera. Gli ho tolto qualcosa che, ne sono certo, mi avrebbe dato di sua spontanea volontà prima o poi, se avessi avuto la pazienza di aspettare. Ma non l’ho avuta, così gli ho fatto capire che anche quando gli tolgo qualcosa, posso dargli ciò di cui ha bisogno. 

I protagonisti sono entrambi disturbati mentalmente, in modi tutti da scoprire. 

Dash ha una personalità borderline dovuta a una storia familiare particolare: il padre l’ha addestrato al mestiere di ladro, la madre ha avuto atteggiamenti impropri su di lui, provocandogli traumi ricorrenti che vanno a scontrarsi e sommarsi con quelli nuovi generati di giorno in giorno in cella. Anche la sua sessualità è molto particolare: il suo corpo ragiona per conto proprio, l’eccitazione si risveglia in condizioni di umiliazione o dolore, e ha sempre sfruttato queste caratteristiche per tenere sotto controllo una mente iperattiva che tende a vagare troppo.

L’ossessione che i protagonisti sviluppano l’uno per l’altro si radica molto rapidamente, con un forte senso di possesso subito interpretato come innamoramento (cosa che non disturba, perché ci permette di uscire dal disagio delle scene iniziali, ed è comunque coerente con le loro personalità danneggiate e problematiche).

Si tratta per il mio punto di vista di un dark romance “light”, rispetto ad altri più cruenti, che non mette troppo a disagio rispetto ai propri limiti, essendo il protagonista in qualche modo disponibile ad apprezzare ciò che gli accade, e rimanendo quindi in un certo senso all’interno di una linea del consenso ipotetica. I momenti più oscuri non arrivano mai a essere più violenti, sanguinosi e dolorosi di quanto gradito dai kink deviati del protagonista, e possiamo interpretare questa fase della trama come la trasposizione di una fantasia di role play del tipo carceriere-prigioniero (umiliazione, costrizione, vergogna rappresentano per Dash la maggiore forma di soddisfazione, così come tutte le forme di uso-abuso e la riduzione in schiavitù in gabbia con condizioni di privazione estrema). 

L’ambiente tutto al maschile porta (forzatamente) i protagonisti alla scoperta di un lato della propria sessualità che non avevano mai conosciuto o accettato. Trovo che il termine “gay for you” possa essere un buon modo per descrivere questo senso di predestinazione che lega Dash e il suo secondino: al di là dell’orientamento dichiarato, provano un’istintiva attrazione viscerale e ideale, dovuta all’affinità di preferenze, all’intensità, alla gestualità, al fascino del solo immaginare l’altro su di sé e alle fantasie che sanno generare nell’altro anche a distanza. Dovremo fare i conti con un amore che diventa reale prima nella mente e poi nel corpo, con due anime che per qualche motivo si sono legate ancora prima di essersi fisicamente incontrate.

“Mi prendo cura di ciò che è mio, Bocconcino” gli ricordo. “Sai che sono un individuo, vero, agente?” Alza un sopracciglio. “Non sono un oggetto.” Faccio spallucce, ignorando le sue istanze di indipendenza. Certo che so che non è un oggetto. Ma voglio possederlo. Molto semplice. Dalla prima volta che ho posato gli occhi su di lui, Dascha è diventato padrone dei miei pensieri. Questo è il mio modo di riprendermi qualcosa da lui.

Con il procedere della lettura, l’atmosfera dirada sempre più l’oscurità, assume toni più luminosi e colorati, e via via che il ruolo del protettore si consolida, nasce anche qualcosa di più intenzionale, passionale e perfino romantico, con un richiamo alla predestinazione. Si assiste quindi a una risalita piacevole, destinata a una serie di stravolgimenti proprio nel momento in cui sembra iniziare a essere tutto chiaro.

E arriviamo all’aspetto negativo, che purtroppo riguarda la parte finale della quale è impossibile fare qualsiasi cenno ai contenuti. Da un lato lo stravolgimento completo del genere, che passa da dark a smielato, mi ha lasciata piuttosto perplessa, facendo sì che mi aggrappassi a un senso crescente di aspettativa a cui l’autrice non ha saputo rispondere appieno. La sensazione provata una volta giunti sul finale è quella di una sorta di lungo climax con orgasmo mancato. Anche se improbabile, non abbandono l’idea che l’autrice ci stia facendo edging, e che ci sorprenderà con ribaltoni chiarificatori nei prossimi volumi. 

Il secondo elemento che mi lascia punti interrogativi riguarda il fatto che  le componenti di suspence si basano su sviluppi imprevisti ai quali è necessario dare molto credito, inclusi alcuni elementi di stile. Senza entrare nel merito, posso solo dire che, a mio avviso, il lettore che ricerca un’estrema precisione nell’incastro dei pezzi del puzzle forse non troverà pieno appagamento. Onestamente mi sono rimaste molte perplessità sulla logicità di alcuni sviluppi, e non è d’aiuto l’affermazione dell’autrice che la storia sia autoconclusiva (anche se inserita in una serie che riprenderà diversi elementi), privandoci della speranza che stravolgimenti successivi possano rimettere in posizione i pezzi del puzzle che sembrano assemblati un po’ troppo forzatamente. 

Lo amo. Lui è il miglior sintomo di qualsiasi follia risieda nella mia testa.

 

Hot 🔥: fantasie estreme
Sentimento ❤️: gay for you – innamoramento a distanza
Violenza ⚔️: abusi, schiavitù e umiliazione

 

Valutazione

voto

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