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Recensione: Chemical Hearts di Ribes Halley

Serie: Cuori solitari vol. 1

Titolo: Chemical Hearts

Serie: Cuori solitari vol. 1

Autrice: Ribes Halley

Genere: Medical romance

Editore: Sperling & Kupfer 

Data di pubblicazione: 5 marzo 2024

Età di lettura consigliata: +14

Lana non ha un cuore in grado di innamorarsi Seth è la malattia da cui deve difendersi insieme sono una reazione chimica che può dare respiro o toglierlo Per Lana Burton l’amore è una scelta biochimica, un sentimento costruito su impulsi fisiologici e desideri animali, utile a combattere la solitudine. Con il sogno di diventare cardiochirurgo, dal paesino della Cornovaglia dove è nata e cresciuta, si trasferisce a Londra per studiare e proseguire la specializzazione al Royal Gardens Hospital. È qui che, tra i corridoi di uno degli ospedali più prestigiosi dell’intera Inghilterra, conosce il dottor Seth Murdock, il primario del reparto di Pediatria, tanto affascinante quanto arrogante. Meglio tenersi alla larga da uno così, Lana lo sa bene, ma sembra non riuscirci. C’è qualcosa negli occhi di lui che non le fa credere a chi dice che sia un mostro senza cuore. Mentre di giorno è impegnata ad assistere i suoi piccoli pazienti, nel tempo libero Lana posa per servizi fotografici osé per pagarsi gli studi e trascorre le serate in discoteca con degli sconosciuti. Ma le loro strade sembrano incrociarsi troppo spesso, anche al di fuori della sala operatoria e dei turni di notte. La chimica tra Lana e Seth è irrefrenabile e la reazione che scatena potrebbe contagiarli per sempre…

 

 

Da oltre dieci minuti fisso lo schermo del PC con la mente piena di cose che vorrei scrivere ma senza essere in grado di farlo davvero. Che dire? Chemical heart è stato decisamente una sorpresa!

Lana Burton ha ventiquattro anni e sta per iniziare la sua specializzazione in cardiologia al Royal Garden Hospital, una delle eccellenze ospedaliere di Londra. Diventare un medico è tutto ciò che ha sempre desiderato nella vita, ha fatto moltissimi sacrifici per completare gli studi senza gravare troppo sulla sua famiglia e grazie alla sua determinazione si è laureata con un anno di anticipo.

Ma ben presto Lana si rende conto che la laurea non è un punto di arrivo, ma quello di partenza. In ospedale i turni sono massacranti e in più le vengono affidati incarichi inutili e stancanti.

Il primo giorno di lavoro incontra Seth Murdock, il primario del reparto di pediatria e nonostante non ci dovrebbero essere molte occasioni per vedersi, i due si ritrovano a lavorare a fianco a fianco grazie a Noah, un piccolo paziente che stringerà un legame particolare con Lana.

Seth è bellissimo certo, ma anche un burbero maniaco del controllo, altezzoso e freddo che svaluta la nostra specializzanda quindi, sebbene lei ne sia attratta, cercherà in tutti i modi di stare lontana dalle sue personalità duplici e dalla sua aria dispotica.

“Forse avrei dovuto presagire dal modo in cui influenzava il mio umore che qualsiasi cosa ci fosse tra me e lui andata sradicata tempestivamente, che i miei capillari sottili avrebbero potuto rompersi sotto il flusso violento che la sua sola presenza esercitava su di me e magari sarebbe anche bastato interrompere quel gioco di fiamme, credendo che scottandoci a vicenda uno dei due sarebbe rimasto incenerito. Io e lui eravamo fatti della stessa materia del fuoco ardente e ancora non capivamo che, più ci stuzzicavamo, più le cose intorno a noi prendevano a bruciare.”

Strappare dalla morte Noah creerà un legame tra loro desinato a farsi sempre più stretto nonostante i rispettivi tentativi di banalizzarlo e usando il sesso come valvola di sfogo. Si scopriranno più simili di quanto immaginino: egoisti, imperfetti e macchiati. Entrambi corrotti e sbagliati, freddi e distaccati, convinti che nella loro vita non ci sia spazio per l’amore. In apparenza impermeabili alle emozioni ma con dentro un fuoco che divampa ogni volta che entrano in contatto.

“Eravamo anime impure e menti contorte, eravamo la notte e il buio, il dolore e la sofferenza. Eravamo quel fracasso che si muove dentro il petto quando guardi in faccia la morte e la inviti ad andare a farsi fottere.

Eravamo come veleno e rimedio, cioè la stessa sostanza, ma a dosi differenti.”

Chemical hearts è scritto in prima persona e il punto di vista è solo quello di Lana (l’unica eccezione è l’ultimo capitolo con il pov di Seth che introduce il secondo volume della serie con un cliffhanger che vi toglierà il sonno). Ribes Halley ha una scrittura travolgente e veloce che condurrà chi legge a condividerne le emozioni: l’entusiasmo del primo giorno di lavoro, la paura di non essere all’altezza, la delusione di dover svolgere anche i lavori più umili, la determinazione nel voler raggiungere un obiettivo e il dolore di non poter salvare tutti.

L’ospedale non è solo un edificio pieno di contrasti come la morte e la vita, ma soprattutto una “casa” abitata da una famiglia che si sostiene a vicenda. E dove i medici non sono solo gli eroi che salvano delle vite, ma anche degli esseri umani con le loro fragilità e il loro limiti.

Spero davvero che l’attesa per il secondo volume di questo duetto sia breve perché onestamente non vedo l’ora di averlo tra le mani e di scoprire qualche cosa in più su quel grande enigma che è il Dottor Seth Murdock. Cosa sarà davvero disposto a fare per salvare una vita?

Hot 🔥 | scene di sesso presenti
Sentimento ❤️| tantissimi e molto intensi e qualche lacrima
Violenza ⚔️ | assente

 

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