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Recensione: “Armi e Bagagli vol.1” di Abigail Roux e Madeleine Urban

Titolo: Armi & Bagagli
Autore: Madeleine Urban & Abigail Roux
Serie: Armi & Bagagli #1
Genere: Poliziesco, Contemporaneo, Suspence
Casa Editrice: Dreamspinner Press
Data di pubblicazione: 

La serie Armi e bagagli è così composta:

01 – Armi e Bagagli

02 – Forza e Coraggio

03 – Bulli e pupe

04 – Luci e ombre

05 – D’amore e d’accordo

06 – Stelle e Strisce 

07 – Toccata e fuga 

08 – Gioie e dolori

09 – Fuoco E Fiamme

Una serie di omicidi affligge la città di New York. L’FBI e la polizia brancolano nel buio: si sospetta che il killer sia uno solo, ma gli indizi sono talmente scarsi e indecifrabili da non fornire alcuna pista. Quando a rimetterci le penne sono due agenti del Bureau, però, il caso diventa di importanza vitale per l’FBI.
L’agente speciale Ty Grady è reduce da un incarico sotto copertura finito molto male. È arrogante e litigioso, ma è anche il migliore in quello che fa. Quando però lo mettono in coppia con l’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è l’agente modello: serio, sobrio e devoto − il che rende la loro collaborazione la classica accoppiata ‘sbirro buono-sbirro cattivo’, gli opposti complementari. Entrambi gli agenti capiscono, da subito, che la vera difficoltà del caso non sarà l’assenza di indizi, quanto il dover lavorare insieme.
Appena arrivati sul posto, però, l’assassino colpisce ancora − e questa volta il mirino è puntato su di loro. Costretti a fuggire e a nascondersi, e al tempo stesso decisi a scovare l’uomo che li ha presi di mira, Grady e Garrett devono trovare il modo di lavorare insieme − e alla svelta, se non vogliono diventare altre due tacche sul coltello dell’assassino.

Avevo sentito parlare di Ty e Zane e di quanto fossero amati da tutti e ho deciso di iniziare a leggere questo romanzo.

La storia inizia con alcuni casi di omicidio a New York, tra le vittime ci sono anche due agenti federali, e l’FBI è interessato a trovare l’assassino.

Tyler Grady è un agente speciale, è arrogante, indisponente e impulsivo, ma eccellente nel suo lavoro; Zane Garrett, d’altro canto, è il perfetto agente federale vestito di tutto punto, preciso e razionale. Tra loro è odio a prima vista. Le loro personalità si scontrano sin da subito.

“Zane rimase immobile per un attimo, la bocca socchiusa. Ty Grady era un maleducato, insopportabile, egocentrico e puzzolente figlio puttana, e Zane doveva trovare il modo di ignorarlo. Altrimenti sarebbe esploso e avrebbe ammazzato quel bastardo per il bene dell’umanità.

La prima parte del romanzo è coinvolgente, vediamo i due agenti lavorare alle indagini e al loro rapporto, la lettura è un susseguirsi di battute e provocazioni. Nella seconda parte il racconto cambia e, soprattutto, cambiano i due protagonisti. Vediamo una trasformazione in loro dovuta agli avvenimenti e scopriamo molte cose sul loro passato. I ruoli si invertono, fino a mostrare un Ty ligio alle regole, curato e riflessivo, ancora toccato dalla morte di un suo caro amico. Zane torna alla sua vita sotto copertura, motociclista in giacca di pelle, sobrio dopo tanto tempo, e ancora in lutto per la morte di sua moglie.

Di cosa hai paura?” chiese, dopo quasi un minuto di silenzio.
Zane tacque, lottando con le parole. “Di non esserci,” mormorò infine.
Ty voltò leggermente la testa per guardarsi alle spalle. “Non esserci dove?” chiese, confuso.
Zane aveva l’aria tormentata. “Non c’ero quando Becky è rimasta uccisa. Non c’ero quando il mio primo partner si è bevuto il cervello ed è tornato a casa ubriaco. E li ho persi entrambi.” […] Zane chiuse gli occhi e si strinse appena nelle spalle. “Se fossi stato lì, forse avrei potuto fare qualcosa. Ma non c’ero, e li ho persi.”
“Se fossi stato lì,” disse piano Ty, “io avrei perso te.”

Questo loro cambiamento mi ha coinvolta e sbalordita, non me lo aspettavo. Mi ha incuriosita moltissimo l’ultima parte delle indagini, dal momento in cui iniziamo a vedere la tela invisibile tessuta dall’assassino e comprendere i collegamenti tra i vari omicidi. Questo primo volume mi è piaciuto moltissimo, ma è una serie che merita tantissimo. Lo stile e il lato poliziesco della storia sono eccellenti.

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