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Recensione: Un Boss tra le Lenzuola di Kate Canterbary

 

Titolo: Un Boss tra le Lenzuola

Autore: Kate Canterbary

Editore: Vesper Press

Genere: romance

Target: 18+

Data di pubblicazione: 1 novembre 2022

Signor Santillian,

nonostante al momento stia vivendo nella sua camera degli ospiti e dorma con lei la maggior parte delle notti, le scrivo per comunicarle che rassegno le mie dimissioni. Saranno effettive tra due settimane a partire da oggi.

In altre parole, troverò qualcuno che sia oscenamente qualificato e disposto a dedicare i suoi giorni a quella manciata di compiti che lei riuscirà a strappare dalla sua morsa perfezionista e maniaca del controllo. Potrebbe essere difficile trovare un laureato geniale o un premio Nobel in cerca di un incarico elementare con così poco preavviso, ma farò del mio meglio.

Non si preoccupi per il matrimonio di sua sorella, questo fine settimana. Ho ancora in programma di accompagnarla, presumendo che avrà smesso di odiarmi nel frattempo.

La ringrazio già da ora per la sua comprensione.

Zelda

 

Signorina Besh,

dimissioni non accettate.

Ci vediamo a casa.

Ash

 

È il primo romanzo che leggo di quest’autrice e devo ammettere che mi ha piacevolmente colpita, in particolare per le dinamiche poco convenzionali che si sviluppano tra i due protagonisti, i quali si conoscono in aereo per uno scambio di posto e lei finisce a dormire a casa di lui la sera stessa… senza ulteriori implicazioni!

Già, perché in questa storia non troverete scene bollenti a cui titolo e cover potrebbero far pensare, ma è l’attrazione mentale a fare da traino nella conoscenza di due personaggi particolari, ognuno con le sue manie, e insicurezze.

Personalmente mi è piaciuto lo stile dell’autrice e il fatto che si tratti di una storia diversa dal solito. Il doppio pov in prima persona si rivela la scelta vincente per permettere al lettore di notare le piccole attenzioni che si riservano a vicenda, il modo in cui colgono le “particolarità” l’uno dell’altro e imparino a rispettarsi .

Mi sono piaciuti molto i dialoghi, i loro battibecchi, ma soprattutto il modo in cui litigano, perché lo fanno “con cura”: cercano, infatti, di dimostrare il proprio punto di vista, senza ferire l’altro, senza l’intenzione di colpire sotto la cintura.

L’unica nota negativa è la traduzione che ho trovato spesso legnosa e talvolta difficile da comprendere , che rallenta in modo significativo la storia  e  obbliga  a leggere più volte lo stesso passaggio per cercare un senso logico.

 

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