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Recensione:”: Tra inferno e paradiso” (Serie Anima, vol. 1) di Sara Coccimiglio

 

Titolo: Tra inferno e paradiso
Autore:Sara Coccimiglio
Editore:Self
Genere:Omegaverse,Threesome,MM
Serie:Anima Vol 1

 

In un mondo dove il Governo, invece di tutelarli, è il primo a comprare gli Omega per destinarli a scopi ben peggiori delle case di piacere, che sono all’ordine del giorno, Dane è un Omega giovane e atipico che rifiuta ogni genere di sottomissione e obbligo. Impegnato da anni a combattere contro la propria natura, che lo vorrebbe indifeso davanti agli Alfa, si ritrova ad avere a che fare con una realtà molto diversa da quella che si era convinto di aver creato per se stesso. Quando suo zio lo vende al proprietario di una casa di piacere, si rende infatti conto che tutte le resistenze che aveva costruito intorno a sé sono destinate a crollare come un castello di carte: non ha alcuna voce in capitolo per quanto riguarda la propria vita.
Seto, l’Alfa che compra Omega come se fossero animali, li istruisce, li spoglia della propria volontà e poi li getta davanti alle telecamere per soddisfare Alfa paganti che desiderano solo vedere bei ragazzi assecondare le loro voglie, ha tutte le intenzioni di rimettere al proprio posto il nuovo arrivato. Dane ha bisogno di essere messo in ginocchio e Seto vuole essere colui che gli farà capire che, più cercherà di combattere contro i propri istinti, e più le catene che ha sempre rifiutato gli si stringeranno addosso.

 

 

 

Mi sono da poco appassionata al genere Omegaverse e devo dire che ciò che avevo letto fino a ora mi aveva colpito e mi era piaciuto molto: questo mondo distopico in cui gli uomini sono suddivisi in Alpha e Omega, in cui l’amore è diverso, soprattutto perché l’erotismo che sprigiona appassiona nonostante il particolare rapporto che si instaura tra le due categorie di uomini.

Ho letto, quindi, alcuni romanzi del genere e, poi, mi è stato consigliato di provare con i romanzi di Sara Coccimiglio.

La storia di questo libro è completamente diversa dalle altre, innanzitutto perché non nasce come storia d’amore: l’Omega Dane viene venduto dallo zio a Seto, padrone di un bordello, per una somma altissima che dovrà ripagare intrattenendo i clienti.

Qualcosa, però, di inconsueto nasce nel gelido Seto che lo porta a desiderare, in maniera complessa e contraddittoria, l’amore di Dane.

Amore che ovviamente sopraggiunge e che verrà coronato, dopo mille peripezie, anche da una gravidanza e da un marchio.

Essenzialmente, il punto che mi ha lasciato perplessa del libro è il fatto che non si riesca a capire da dove possa scaturire l’amore di Dane per Seto: l’uomo si comporta in maniera fredda, lo usa per il proprio piacere, lo maltratta, risponde in maniera glaciale a ogni sua richiesta e mi sembra quasi impossibile che un tale comportamento possa rendere così forte il sentimento del ragazzo Omega.

Inoltre, devo aggiungere che l’autrice, secondo me, ha reso l’intreccio molto dedicato alla parte più “animale” e sessuale del rapporto tra i due, lasciando il sentimento e la storia d’amore alle ultime pagine. Per questo, a parer mio, la storia risente di questo scatto sentimentale finale visto che tutta la parte iniziale è dedicata a pratiche sessuali di dubbio consenso e dove il sentimento non esiste proprio.

Lo stile è scorrevole, molto semplice e con incursioni nel gergo e nella lingua più parlata che scritta. L’ambientazione, invece, non è curata particolarmente: viene descritta la casa di appuntamenti e sembra che questa scenografia opprima i personaggi che, sicuramente, si sentono imprigionati dalla loro condizione di prostitué.

Devo dire che, rispetto ai romanzi Omegaverse che ho letto in precedenza, questo mi è piaciuto molto meno e ho fatto parecchia fatica a finirlo: le scene di sesso erano ammorbanti, troppo presenti, continue, ai sentimenti non si dava spazio ma gli atti sessuali erano violenti, onnipresenti e poco avevano a che fare con l’amore, cosa che mi ha colpito, da vera romantica quale sono, negativamente.

Avrei preferito che l’amore tra Seto e Dane non venisse relegato alle ultime pagine, che si capisse meglio la dinamica dei loro sentimenti che affioravano poco a poco, che ci fosse più romanticismo e meno sesso spinto e, ripeto, non sempre consenziente.

Certe scene, descritte nei minimi particolari, hanno tolto, sicuramente, quello che nell’amore c’è di sacro e di segreto.

Sinceramente, ho preferito altri Omegaverse più delicati e meno espliciti ma questo è semplicemente un mio gusto personale, nel complesso, infatti, il romanzo è ben scritto, scorrevole e i dialoghi sono costruiti molto bene.

Ora mi aspetta la lettura del secondo capitolo della serie Anima e staremo a vedere se mi farà un po’ ricredere su quello che ho detto fin qui. Sinceramente, lo spero.

 

 

 

 

 

 

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