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Recensione: La Forza delle Highlands di Keira Montclair -Serie La Banda dei cugini vol 8-

Titolo:La Forza delle Highlands

Autore: Keira Montclair

Serie: La banda dei cugini vol. 8

Data di pubblicazione:2 Giugno 2021

 

 

 

Dal momento in cui il suo sguardo si posa su Sela Seton, Connor Grant è attirato dalla donna nota come la Regina di Ghiaccio. Sebbene i suoi cugini ritengano che ella sia colpevole quanto gli uomini che serve, i contrabbandieri privi di scrupoli del Canale di Dubh, Connor è convinto che Sela sia vittima di un ricatto. Sua madre ha subito abusi e oppressioni e lui sospetta che lo stesso valga per Sela.

Per cinque anni Sela non ha conosciuto altro che mestizia, con una sola eccezione: la sua dolce figlia Claray. Ma l’amore per la sua bambina è stato sfruttato contro di lei nel peggiore dei modi possibili: gli uomini che governano il Canale sfruttano Claray per assicurarsi che Sela obbedisca ai loro ordini. L’ultima cosa che lei farebbe sarebbe fidarsi di un uomo, qualunque uomo, tantomeno innamorarsi di uno di essi. Ma Connor Grant è figlio del grande Alexander Grant ed è fiero, nobile e protettivo quanto suo padre.

Se Sela aiuterà Connor e i suoi cugini, loro avranno una possibilità di schiacciare il malefico Canale di Dubh una volta per tutte. Ma cosa ha in serbo il futuro per Sela e Connor, nel caso avessero successo? È possibile che una persona che è stata costretta a compiere gesti orribili abbia una seconda possibilità nella vita?

 

 

 

 

Questa volta, il ghiaccio si sciolse, rivelando la donna intrappolata sotto di esso. Paura, speranza, odio e amore: tutte quelle emozioni attraversarono il viso di Sela in un momento che parve prolungarsi, ma quella che lui vide più di tutte fu la disperazione.

 

Questo ottavo episodio porta a compimento la trilogia che si occupa di fermare la tratta di donne e bambini da parte degli uomini del Canale di Dubh.

Conosceremo la storia di Sela e i motivi che l’hanno spinta a far parte dell’organizzazione di malviventi e della gestione delle donne rapite, mentre Connor vestirà i panni del cavaliere innamorato, tenace nella volontà di liberarla, ma anche paziente nell’attesa che lei manifesti volontariamente il consenso per stare con lui.

 

Molto a lungo lei aveva evitato le emozioni, sapendo che il senso di colpa, la rabbia e il lutto sarebbero stati abbastanza forti da azzopparla; ma era impossibile continuare a ignorarli. Impossibile continuare a ignorarli vicino a quell’uomo che faceva emergere tutto in superficie. Le lacrime le inzupparono le guance.

 

 

L’autrice si conferma abile nel tenere un buon ritmo e gestire una trama rapida e ricca di azione, di avvenimenti e di momenti in cui si alterna la speranza e lo sconforto. Questo stile sciolto e pragmatico, però, risulta un po’ asciutto e meno capace di trasmettere emozione (un po’ deludente il loro primo bacio, ad esempio).

 

“Che ne sarà di noi?” “Beh, non avevo esattamente intenzione di chiedertelo così, ma ti amo e spero che mi sposerai.” Sela sollevò la testa e appoggiò il mento nella mano, incrociando lo sguardo di Connor. “Oh, Connor,” disse un attimo dopo. “Ero sincera l’altro giorno. Non sono il genere di ragazza che tu dovresti sposare.”

 

 

Le donne protagoniste di questi episodi hanno dei passati molto pesanti, così lo stesso tema centrale che la banda dei cugini si impegna a contrastare, ovvero la tratta di bambini e donne, porta a momenti piuttosto forti e colpisce per la crudezza dei fatti. Tuttavia, per quanto si cerchi di dare introspezione al vissuto sconvolgente che esse cercano di affrontare, trovo che l’autrice sia riuscita solo in parte a catturare il trauma che le vicende hanno prodotto su di loro. Il pathos e l’intensità emotiva riescono a raggiungerci solo in parte.

 

Di una cosa era certo: la voleva. Dapprima, non aveva avvertito altro che lussuria quando le guardava le labbra, quei profondi occhi azzurri e le ciocche di seta che le ricadevano fino ai fianchi. Quel sentimento si era trasformato in un bisogno bruciante di rivendicarla per sé. Di proteggerla.

 

 

Non so quanto sia il caso di addentrarmi nella storia di Sela, che, vi lascio solo immaginare, è costretta a collaborare con i cattivi perché ricattata pesantemente. Nonostante sia consapevole di questo e né Connor né la sua famiglia la giudichi per ciò che non ha potuto evitare, i sensi di colpa per il male che ha compiuto la dilaniano. Per una buona metà del romanzo Sela attraverserà un suo viaggio interiore verso la rinascita, il perdono di sé, e infine si concederà di amare ancora e di essere amata da qualcuno. Per tutto questo tempo Connor sarà paziente, ma allo stesso tempo anche pacatamente presente. Un atteggiamento così opportuno da sembrare irreale, nonostante non manchi qualche esternazione di perplessità e sconforto ai suoi saggi genitori.

 

Con l’eccezione di suo padre, aveva sviluppato un odio feroce nei confronti degli uomini, ma Connor aveva cambiato qualcosa dentro di lei. Quando mai Sela aveva desiderato conoscere l’opinione di un uomo o cercato il suo tepore, il suo tocco? Quando mai aveva desiderato passare le dita lungo la mascella forte di un uomo, sulla sua ruvida ombra di barba e sulle sue labbra?

 

 

Ho ritrovato, come nell’episodio precedente, qualche scricchiolio nella logica delle dinamiche avventurose e nell’ambientazione, e nonostante l’ampio spazio dedicato alla crisi d’identità di Sela, mi è mancata la sensazione di soffrire davvero per lei. Ciò non toglie che la lettura abbia saputo tenere un buon ritmo accattivante e sia stata piacevole.

 

“Sela, non posso vivere senza di te,” disse infine Connor. “Sposami, ti prego.” “Quando sarò certa che non sarò un peso per te, ci penserò. Non posso pronunciare i voti nuziali fino a quando non avrò fiducia in me stessa. Lo capisci?”

 

 

 

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