Recensione libri

Review Party: “Sotto la Cenere” di Pam Godwin

Si incontrano per caso, ma non è il momento giusto. Tre anni dopo lei lo ritrova, ma la loro separazione è stata avvelenata dalle droghe e macchiata dal sangue della schiavitù. La sua libertà è stata persa al gioco, ma Charlee Grosky fugge dall’imprenditore internazionale che l’ha tenuta prigioniera. Tuttavia, il potere dell’uomo si estende oltre le sue barriere protettive e minaccia chiunque lei ami. Jay Mayard nasconde i suoi segreti sotto la facciata di dio del rock. Le droghe sono il suo sfogo, anche mentre cerca di essere l’uomo d’acciaio che solo Charlee riesce a vedere. In un mondo di celebrità pieno di paparazzi, groupie e droghe, Jay e Charlee devono affrontare le loro peggiori paure. Quando la battaglia sarà finita, cosa rimarrà… sotto la cenere?

Ho appena terminato di leggere questo libro e mi sento un po’ spiazzata, quello che avevo già previsto fosse il finale, nonostante azzeccato, non è stato come lo avevo immaginato, ma lasciamo le considerazioni a dopo.

La storia si svolge tra S. Louis, New York e Los Angeles, la protagonista indiscussa è Charlee “con due e” come ama ribadire la ragazza, venduta all’età di 16 dal padre, giocatore incallito, a colui con cui era indebitato, il magnate Roy Oxford.

Roy, apparentemente il classico miliardario con le mani in pasta ovunque, nasconde un segreto: è un bastardo della peggior specie. Invaghito fino alla follia dalla ragazza, la viola in ogni modo possibile, dallo stupro alla denigrazione psicologica fino a procurarle ferite in posti in cui nessuno dovrebbe averne.

Dall’altra parte abbiamo Jay Mayard, cantante e batterista della band The Burns, schivo fino all’incredibile, anche lui reduce da un’infanzia tutt’altro che rosea.

Charlee all’età di diciotto anni riesce a fuggire, cambiando look e inventandosi una nuova vita. Giorno per giorno si costruisce un’altra identità, lavora come tatuaggista ed è fidanzata con un poliziotto, Noah Winslow, fratello di Nathan, che fa l’investigatore privato.

I due si incontrano grazie al suo lavoro, Jay ha bisogno di un tatuaggio per coprire il suo passato, ma la ragazza non è della sua stessa idea, ciò che il giovane ha passato, così evidente sulla sua pelle, per Charlee non è da nascondere, è un sopravvissuto proprio come lei, decide quindi di fare di testa sua e di esaltare quello che secondo lui è una cosa orribile. Questo incontro, seppur breve cambierà le loro vite per sempre.

Contro ogni logica, nonostante il loro primo incontro duri un battito di ciglia, Jay si convince che proprio lei sia la cura a tutti i suoi problemi, i suoi occhi azzurri, il suo tono di voce lo colpiscono in modo irreversibile, così come lei sente nei confronti del ragazzo un legame, così forte che diverrà la sua roccia nei momenti che verranno.

La stessa sera Charlee verrà di nuovo fatta prigioniera e riportata a S. Louis nelle mani del sadico bastardo che la sfrutterà e umilierà per altri tre anni, finché con l’aiuto di Nathan riuscirà di nuovo a fuggire.

Per una nuova casualità, non tanto fortuita questa volta, i due ragazzi si ritroveranno e per Jay e Charlee inizierà una nuova vita, fatta di paura, nuove scoperte, introspezione e amore, sì, amore, non quello sdolcinato che si legge di solito, ma un sentimento puro, complesso, a volte duro, ma forgiato nell’acciaio, proprio come il tatuaggio di Jay.

Il passato di entrambi è come un macigno sulle loro spalle, il loro dolore, anche se per motivi diversi, li ha trasformati, plasmando il loro modo di vivere, ma con una differenza: là dove Charlee, in modo assurdo, quasi malsano, ha trovato un modo per curare le sue ferite; Jay è fragile, non riesce a sfuggire ai suoi demoni, ma il loro rapporto sarà un balsamo per entrambi che non potrà cambiare il passato, ma darà loro un motivo per continuare a vivere e a lottare per raggiungere un traguardo tanto scontato per gli altri, quanto irto di ostacoli per loro: la felicità.

La loro storia, così fuori dagli schemi, riesce a commuovere, farti arrabbiare, ridere e piangere nello stesso momento, insieme sono incredibili, una coppia talmente improbabile, così sbagliata sulla carta da risultare vincente nella realtà.

Tra peripezie, fughe, colpi di scena inaspettati, finalmente i nostri riusciranno a trovare un modo per stare insieme.

Inutile dire che questo libro mi è piaciuto molto, se in un primo momento ho storto un po’ il naso per alcune forzature, andando avanti la storia prende un ritmo talmente sostenuto che riprendere fiato diventa impossibile.

Non avevo mai letto niente di quest’autrice, ma rimedierò al più presto, è stata molto brava a caratterizzare sia i personaggi primari che quelli secondari, tanto da creare una coreografia in cui ognuno ha un ruolo ben definito e assolutamente essenziale, facendo in modo che soltanto dopo tu possa renderti conto della cosa.

Ho amato Jay e Charlee, quanto Nathan e Tony così come gli altri componenti della band, Laz fra tutti.

Unico appunto che mi sento di fare, è quello di aver descritto in modo molto più che esaustivo le sofferenze di Charlee, liquidando velocemente invece il passato di Jay.

Non ho molto altro da dire, tranne che Pam Godwin ha creato un mondo dove ogni dettaglio si incastra perfettamente, dando vita a una storia che riesce a tenerti incollata al reader fino all’ultima pagina. Niente è come sembra, riconoscere i buoni dai cattivi sembra quasi scontato, ma solo alla fine realizzeremo quanto ci siamo sbagliati, ogni deduzione, o teoria vengono infatti ribaltate con lo scorrere delle pagine.

Di sicuro non è un libro per tutti, non si può indorare la pillola, la violenza al limite della tortura è presente, ma per chi ama il genere, sicuramente è da leggere, non spaventatevi dal numero di pagine, vola via in un flash!

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