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Recensione:”THE MOON’S TOUCH” DI MARA LAMAGNA

 

Inghilterra, 1842.
Esther Walder è una ragazza bellissima, colta e spensierata, ma alla prematura morte dei suoi genitori viene affidata a sua zia, l’arcigna Judith Allen, sorella maggiore di sua madre. Costretta a lasciare la capitale per la campagna, Esther cercherà di adattarsi alle regole della nuova famiglia, ma la sua vita prenderà una svolta inaspettata quando la tranquillità del paesino che la ospita inizierà ad essere minacciata da una serie di feroci omicidi ed il destino la legherà a due giovani uomini che, come lei, cercheranno di capire chi si nasconda dietro a quelle inspiegabili morti avvenute sotto la luce della Luna Piena.

Dall’autrice di “Lady Vampire” e la trilogia “L’ Accademia delle Muse” una nuova storia d’amore, coraggio e mistero ambientata nella campagna inglese dell’epoca vittoriana.

 

 

Ohhhhh! Finalmente un fantasy ya di un’autrice italiana degno di tale nome e fuori dal coro, anche se troveremo delle linee comuni con dei fantasy che avrete sicuramente letto.

Sono rimasta davvero entusiasta di questo romanzo, tanto che me lo portavo ovunque e lo leggevo a qualunque ora del giorno e della notte, per arrivare, ahimè, alla fine.

 

Non solo la copertina di per sé è favolosa e accattivante, ma troviamo all’interno del romanzo una perfetta descrizione di tutti i personaggi, delle ambientazioni e dei luoghi descritti, così come il susseguirsi della storia e dei continui colpi di scena.

 

Siamo nel 1840, con una protagonista piena di carattere e attributi. Lei è Ester Walder, una giovane londinese colta e spensierata, alta, bionda e con gli occhi azzurri, che purtroppo ha una triste storia: in un incidente, padre e madre entrambi medici, perdono la vita durante un attacco nel campo di guerra in cui si trovavano a lavorare. A lei toccherà andare a vivere con la zia acida Judith e la cugina Rebecca, la quale è in grado di fare solo una cosa: affogare tutti i suoi dispiaceri nel cibo.

 

Nel susseguirsi della storia le due troveranno finalmente un equilibrio diventando anche amiche e complici, fino a quando tra loro non si insinuerà un uomo: Pete, l’affascinante aiuto-medico del villaggio.

 

In realtà il tutto accade per caso, a causa di efferati omicidi inspiegabili che accadono nei boschi circostanti. Si urla al lupo, ma chi è o cos’è realmente questo lupo?

Perché l’unica persona che dovrebbe crederle è la stessa che la rinnega e la odia a causa di un vecchio avvenimento successo con la sorella?

 

E cos’avrà di così particolare, quella vecchia gitana da ispirarle così tanta fiducia solamente da una lettura di carte?

 

Una nuova storia d’amore, coraggio e mistero ambientata nella campagna inglese dell’epoca vittoriana che mi ha rubato il cuore.

 

Unica pecca: ho trovato alcuni refusi all’interno di alcune frasi che a volte hanno reso la lettura poco scorrevole ma se amate i lupi mannari, fantasy e storie d’amore complicate e dai risvolti inaspettati, questo romanzo fa per voi. Io l’ho davvero adorato dalla prima all’ultima parola, ha saputo tenermi sulle spine e ho finalmente trovato una storia originale e degna di nota. Sicuramente leggerò qualche altro scritto di quest’autrice tutta italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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