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Recensione: “Come una fenice” di Chiara Cavini Benedetti

TITOLO: Come una fenice
AUTORE: Chiara Cavini Benedetti
GENERE: Distopico
EDITORE: Queen Edizioni
PREZZO: €12,96 (Cartaceo) €2,99 (E-book)
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Dicembre 2019

Un mondo distrutto dalla guerra.
Una città fondata sulle menzogne.
Un segreto troppo oscuro, ormai dimenticato.
Un’unica via di salvezza, che potrebbe esigere un prezzo troppo alto da pagare.
La scelta spetta ad Alex: scappare dal dolore che quel segreto le infligge, o affrontare le sue paure e rischiare la vita?
Dicono che l’amore spesso porti al dolore. Lei sarà pronta a soffrire?

Salve ragazzi, oggi vi parlo di Come una fenice, libro di Chiara Cavini Benedetti, edito Queen.

Due cittadine Hopeland e Phoenix, due sindaci, una volta migliori amici, due modi di vivere, due modi di pensare tra il nulla e il tutto. E poi Alex nata e cresciuta tra le mura di Hopeland.

Una prigione di leggi costrizioni, divieti, regole, controlli, ma soprattutto menzogne a cui le persone sono state costrette a credere sempre con la paura di essere uccisi dai demoni”.

Ma soprattutto è… grigia. A Hopeland non ci sono tutti questi colori”.

(Tratto dal libro)

È un mondo in cui ci si limita a sopravvivere, senza sapere davvero cosa sia vivere veramente.

Alex vive con la madre, sottostando alle regole e divieti imposti dal sindaco, ma a un certo punto è costretta a fuggire a causa di alcuni eventi, tra cui l’attacco dei demoni, e scoprirà l’esistenza di un’altra città, un’altra vita.

Una vita che sperimenta a Phoenix, solo però dopo alcuni tragici eventi che la metteranno in pericolo e tutte le certezze con cui è cresciuta. È proprio a Phoenix che prova per la prima volta cos’è la felicità, il gusto del vero cibo, l’amicizia, un cartone animato e perfino l’amore incondizionato, quello vero per Nick che cerca di ignorarla ma non fa altro che avvicinarsi a lei.

Sei il mio problema. Hai stravolto tutto, hai stravolto me. E odio questa cosa. La odio. Non faccio che pensare a te, in ogni maledetto momento. Ho cercato di starti lontano, ma non ci riesco. – Era a un passo da me. – Perché voglio stare con te. Voglio poterti stringere tra le braccia quando stai male. Voglio guardarti scoprire tutte quelle cose che per te sono nuove. Voglio portarti al mare. Voglio farti ascoltare la musica. Voglio passare ogni dannato giorno con te. E questo è un cazzo di problema, perché io non dovrei volere tutte queste cose. Non dovrei volere te”. (Tratto dal libro)

Un amore appena sbocciato.

Una missione, quella di liberare Hopeland da un sindaco, il cui passato cela un segreto.

Tanti e vari i sentimenti affrontati: rabbia, odio, paura, tristezza, dolore, smarrimento; ma anche speranza per un futuro migliore. Così come i temi, la perdita di una persona cara, la guerra, la distruzione, la vendetta, la fiducia, l’amicizia, la pratica dell’ipnosi, l’amore.

Lo stile è fluido e descrittivo. La storia è brillante, coinvolgente e ti catapulta al suo interno grazie al coraggio e alla grinta della protagonista Alex, voce narrante, che davanti alle difficoltà non si arrende, anzi è uno stimolo per chi legge il libro a crederci sempre perché niente è perduto, tutto può rinascere come una fenice.

Interessante, come nasce la fenice: dopo aver preso fuoco ed essere morta, la fenice rinasce dalle sue stesse ceneri. E rinasce più bella e forte di prima. La morte, per la fenice, è solo una fase di passaggio che la porta a nascere ancora. Così la morte rincorre la vita e la vita la morte, in un cerchio perfetto. Ma la fenice non fa parte di quel cerchio, la fenice ne è al di sopra, ne è al centro. La fenice riesce a battere sia la morte che la vita, perché lei nasce e muore solo per rinascere ancora. Nascere e morire sono indolori, per la fenice. Ma bruciare, sì, quello fa male. Quando le fiamme circondano il suo corpo e avide la divorano, entrandole sottopelle fino a ridurre le sue ossa in polvere, la fenice soffre. Ma lei lo sopporta. Perché solo così, la fenice, potrà sconfiggere la morte”. (Tratto dal libro)

Sinceramente alla fine sono rimasta con l’amaro in bocca, credendo che gli ultimi capitoli si fossero bruciati per sbaglio e ho cercato, cercato perché non poteva di certo finire così, poi ho pensato, è vero il finale fa bruciare gli occhi, il cuore, però Alex vince le sue paure, ottiene le sue risposte, vince la sua guerra anche se con molti sacrifici e dolori.

Però vi consiglio di leggere questo bellissimo romanzo che già dal titolo Come una fenice attira per la sua particolarità. L’autrice ha saputo non solo donarci un bel libro, ma anche farci riscoprire vecchi ricordi e soprattutto regalarci consigli.

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