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Recensione: Tutta colpa dell’archeologia: A Sicilian Love Story di La Rossa e La Blu 

Titolo: Tutta colpa dell’archeologia: A Sicilian Love Story 

Autore: La Rossa e La Blu 

Editore: More Stories 

Genere : Romance 

Target: +14

Data di pubblicazione: 12 maggio 2023 

Marianna Moro è una giovane donna vivace e senza peli sulla lingua. Il suo lavoro è la sua passione: restaura reperti metallici provenienti da aree archeologiche e musei di tutta Italia. Ha scelto di farlo restando nella propria terra, la Sicilia, al fianco di un nonno che è molto più che un membro della sua famiglia. È un amico, un confidente, un cuoco provetto e un intrattenitore instancabile. Ha un unico difetto: insegue i cantieri di tutto il paese dove abitano, Vigna Sicula, dimenticandosi spesso di mangiare o tornare a casa. Così è compito di Marianna tenerlo a bada.
Nikandros Chiotis è un dottorando dell’Università di Palermo incaricato dal docente di Archeologia classica di seguire lo scavo in un paesino al centro della Sicilia. Viene da Atene, ma parla perfettamente l’italiano. Ama la disciplina e la moderazione. Esattamente l’opposto di Marianna, che si definisce una “spartana”, una donna forte e diretta, allergica alle regole; e che soprattutto disprezza le ingiustizie.

Il loro incontro è, in realtà, uno scontro: Atene contro Sparta. Sarà una guerra a colpi di piccone, finché un altro sentimento si insinuerà tra loro e l’amore diverrà la battaglia più dura da affrontare.

Chi vincerà?

✔Enemies to lovers
✔Commedia romantica
✔Romanzo autoconclusivo

Ciao a tutti, amici lettori; oggi vi parlo di un romanzo particolare che tratta un tema affascinante, ma poco accattivante: l’archeologia. 

La storia si svolge in Italia e le autrici ci trasportano con l’immaginazione in varie parti della Sicilia, ma il fulcro del racconto è a Vigna Sicula, dove si trova lo scavo a cui lavorano i protagonisti. 

Nikandros Chiotis, sexy, ateniese, assistente del professore, ligio al dovere, con un senso di responsabilità sopra la media, e il suo opposto, Marianna Moro, restauratrice di metalli, ragazza tenace e testarda, che dice tutto quello che pensa. 

Su questo le due autrici ricamano molto, prendendo spunto dall’antica faida tra Atene e Sparta. 

 

…«E da dove vieni di preciso ?»…

«Atene.»

«A me dicono spesso di essere un tipo spartano, non perché mi piacciono severità e regole, ma perché non ho peli sulla lingua»

Ho trovato i due protagonisti poco delineati e a tratti infantili, infatti, dove mi aspettavo dialoghi e comportamenti da adulti, mi sono scontrata con battibecchi, gelosie e ripicche che si trovano spesso nei romanzi per ragazzi. 

Ho apprezzato il personaggio secondario di Nonno Saro, che viene utilizzato dalle autrici come tramite tra i due protagonisti e ha un proprio punto di vista, che fa da intermezzo ai capitoli dei due POV principali; il nonno rappresenta la classica famiglia italiana invadente, che si impiccia della vita amorosa della nipote, Marianna, cercando in tutti i modi di incastrarla con Chiotis, pur di vederla sistemata.

Per quanto le tematiche siano innovative, perché ci fanno scoprire il mondo dell’archeologia e la bellezza dei tempi passati, a mio parere le autrici non hanno centrato appieno l’obiettivo.

La narrazione è fluida e ben editata, ma decisamente poco trainante; ho impiegato più tempo del previsto nel leggerlo, perché in molti punti mi sembrava una guida storica e perdevo il filo del discorso, deconcentrandomi.

Va comunque detto che la trama è carina e merita di avere una chance di lettura, per chi è appassionato dell’argomento e dell’Italia in sé. 

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