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Recensione: “L’amore è il mio incantesimo” di Lisa Kleypas (serie Friday Harbour #4)

Nuova recensione cult di Danny, che ci parla di “L’amore è il mio incantesimo” di Lisa Kleypas (serie Friday Harbour #4)

Cresciuta con una madre inquieta e vagabonda, Justine Hoffman desidera una sola cosa: una vita stabile, tranquilla, persino prevedibile. Quella che è riuscita infine a costruirsi a Friday Harbor, dove gestisce un piccolo B&B. Ma c’è ancora qualcosa che manca nella sua esistenza: l’amore. E dopo anni di inutili attese, è decisa a tutto pur di cambiare il suo destino di solitudine. Ma non sarà facile: come nelle favole, infatti, qualcuno ha gettato un incantesimo su Justine alla sua nascita, condannandola a non trovare mai l’anima gemella. Quando incontra il misterioso Jason Black, Justine dà inavvertitamente il via a una tempesta di desideri e passioni pericolose che rischia di minacciare tutto quanto ha di più caro. Perché anche Jason custodisce dei segreti, e vuole da Justine ciò che il fato non ha previsto…

Questa recensione non mi ha pienamente convinta, da qui la mia valutazione che potrebbe portarvi alla seguente domanda: “come mai gli hai dato un voto così basso”? Proverò a spiegarvi il mio punto di vista. Innanzitutto non si tratta di un voto basso ma ridimensionato, ipotizzo che non abbia aiutato il fatto che questo romanzo sia uscito dopo il mio preferito Sogni sull’acqua; ma potrebbe essere anche perché la trama di questo libro mi ha spaventata a morte. Sta di fatto che non me la sono sentita di dargli un punteggio pieno. Ho fatto fatica con questo libro, non a leggerlo, ma a digerirlo! Una cosa che proprio non ho apprezzato è che tratti un argomento fantasy, la magia, costruendo intorno ad essa il fulcro dell’esistenza della protagonista. Chiariamo subito una cosa, io adoro la magia, la mia camera da letto e il mio soggiorno riportano tracce di Harry Potter ovunque, ma in questo momento mi accingo a riportarvi le mie impressioni su un romance, composto tra l’altro da più libri e se nelle altre storie della serie c’era un accenno e un leggero tocco, nella storia di Justine la magia è il solo elemento alla base di tutta la trama. Justine è una strega, e non in senso caratteriale ma è proprio una strega, con tanto di libro di incantesimi e congrega. Il suo non è un personaggio che mi abbia colpito in modo particolare, è carina e simpatica ma manca della dolcezza di Zoe, forse è troppo indipendente, tanto da trovarsi costantemente nei guai.

Jason è ricco, sexy, eccitante, ricco, l’ho detto che è ricco?? Ha una compagnia, la Inari, che crea videogiochi, quindi è un visionario ma se pensate che non abbia idea della realtà che lo circonda vi sbagliate di grosso, anzi ne è fin troppo consapevole. Jason non ha l’anima, nel vero senso della parola. Quindi se credessimo al paradiso cattolico, beh, lui non ci andrebbe, alla morte cesserebbe di esistere. Forse a voi ciò non dice nulla ma a me ha fatto rimuginare per tutta la durata del libro e anche dopo, anche ora se ci penso mi vengono i brividi.

A parte questa particolarità dell’assenza di un’anima, il libro non è nulla di particolarmente speciale, procede senza colpi di scena, prevedibile, non si cade in un vortice di eccitazione come nel precedente né si ritrova quel pizzico di magia e dolcezza del secondo. La magia è anche troppo sovrana in questa storia. In compenso, ritornano Alex e Zoe e abbiamo modo così di rivivere il sogno del loro amore e scorgere in loro una complicità che li rende ancora più adorabili.

Jason e Justine non sono armonizzati bene come le altre coppie, ho avuto l’impressione che la Kleypas non sapesse bene come gestire un finale convincente pur essendone obbligata ed abbia, in fine optato per questi due personaggi poco convincenti e veramente male assortiti. La loro storia d’amore è veloce, fin troppo, con uno splendido finale, spettacolare, ma senza sorprese. Era ovvio che dovesse finire così. Questo mi ha lasciata delusa e non particolarmente soddisfatta come avrete notato leggendo. Doveroso però sottolineare che è indubbiamente un libro scritto bene. La Kleypas è una sicurezza, e non mi stancherò mai di ripeterlo.

Buona lettura!

 

 

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