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Recensione: I signori della pietà di Angel Lawson, Samantha Rue

Serie: I reali della Forsyth University Vol. 3

Titolo: I signori della pietà 

Serie: I reali della Forsyth University Vol. 3

Autrici: Angel Lawson, Samantha Rue

Genere: suspense- dark romance

Editore: VIRGIBOOKS

Data di pubblicazione: 7 ottobre 2023

Età di lettura consigliata: 18+

La serie I reali della Forsyth University è composta da:

  • I Signori del dolore vol.1 —> qui la Recensione
  • I Signori della furia vol.2 —> qui la Recensione
  • I Signori della pietà vol.3
  • Dukes of Ruin (Dark College Bully Romance): Royals of Forsyth University Book 4 (inedito in Italia)
  • Dukes of Madness: Royals of Forsyth U (Royals of Forsyth University Book 5) (inedito in Italia)
  • Dukes of Peril (Dark College Bully Romance): Royals of Forsyth U (Royals of Forsyth University Book 6)(inedito in Italia)
  • Princes of Chaos (Dark College Bully Romance): Royals of Forsyth U (Royals of Forsyth University Book 7)(inedito in Italia)
  • Princes of Ash: Royals of Forsyth U (Royals of Forsyth University Book 8) (inedito in Italia)

Sono tornata a Forsyth e ho acconsentito a diventare la loro Signora per due motivi: protezione e vendetta.

Ho sopportato gli abusi, la degradazione, l’umiliazione e ho aspettato il momento giusto. Volevo ottenere la mia vendetta, e me la sono presa. I Signori danno tanto quanto prendono, e le conseguenze sono state devastanti, ma c’è una sola verità riguardo a Killian, Dimitri e Tristian.

Si tengono ciò che è loro.

Volevano spezzarmi, e invece mi hanno plasmata nella loro debolezza perfetta. Hanno lottato per me. Hanno versato sangue per me. Si sono battuti per me. Mi hanno messa a dura prova e ne sono uscita più forte. Mi sono guadagnata il titolo di Signora.

Poi sono diventati a loro volta la mia debolezza.

Ho accettato di dormire sotto il loro tetto, ma alle mie condizioni. Niente più regole, niente più punizioni, niente telecamere, codici di abbigliamento o intrusioni nella mia camera da letto. In cambio, darò loro la possibilità di guadagnarsi il titolo di Signori.

Costruire la fiducia richiede tempo, ma con tutte le minacce che incombono su di noi, è un lusso che non abbiamo. Dobbiamo fare affidamento gli uni sugli altri, nonostante il nostro passato complicato, per stanare un assassino, uno stalker e un traditore.

Questa nuova vita di dolore, di furia e di pietà è un labirinto pieno di svolte che lasciano disorientati. Fortunatamente per noi, ci sarà sempre una costante fissa che ci guiderà fino a casa:

La nostra Regalità.

“Signori della pietà” è il volume conclusivo della trilogia Dark Bully College Why Choose (RH) Romance della serie “I reali della Forsyth University” delle autrici Angel Lawon e Samantha Rue. Tratta argomenti che potrebbero disturbare durante la lettura. Si invita a leggere le avvertenze a inizio libro.

L’ordine di lettura è il seguente: 1) Signori del dolore, 2) Signori della furia, 3) Signori della pietà

 

 

Dopo tanto dolore provato nei libri precedenti, è il momento di svelare la verità e di essere onesti, non solo sui propri sentimenti ma anche sui segreti del passato e i pericoli in agguato. Stavolta è Story a dettare le regole, a stilare l’accordo che i ragazzi possono scegliere di prendere o lasciare.

Dopo tanti stratagemmi, atti deplorevoli e crudeltà perpetrate da parte di tutti e quattro nel modo più subdolo, crudele e degradante possibile; dopo una vendetta che ha raschiato il fondo e tolto cose preziosissime a tutti, abbiamo assistito sul finale del precedente episodio a una presa di coscienza che ha risvegliato nei ragazzi la consapevolezza di aver superato il limite, di non voler cedere la loro umanità al lato oscuro. 

Ricominciare da capo non è facile, e accompagniamo i Signori nel percorso di ammorbidimento che porta il quartetto a ricomporsi, ad accettarsi, a trovare un nuovo equilibrio.

I protagonisti arrivano a formare un fronte unito, a mettere insieme le strategie e, dopo tanti conflitti interni, ora si devono scontrare con l’esterno: con un Ted che continua a minacciarli in modo sempre meno velato, ma anche con tutto il sistema di gioco dei reali del South Side.

“Tu sei reale” le spiego, posando un bacio sulla sua mascella. “A volte sei così reale che fa male guardarti, cazzo.” Sbatte le palpebre e chiede: “Perché?” “Perché mi fai…” La mia voce si interrompe, in parte perché sento che si sta stringendo intorno al mio cazzo, ma in parte perché non credo di poterlo esprimere a parole. “Mi fai desiderare di essere diverso. Di fare di più. Di essere meno. È difficile da spiegare.” Con una risata cupa, aggiungo: “Una volta mi hai definito vuoto, ma non riesco proprio a capire in che senso, cazzo. Mi sento così pieno di questa merda che mi sanguina dalle orecchie.” Si avvicina per toccarmi la bocca, i polpastrelli si posano leggeri sulle mie labbra. Accigliata, sussurra: “Non credo che tu sia vuoto.” (Questa mi piace di più, è come se saltasse di più all’occhio)

Questo terzo volume è un buon concentrato di scene di sesso spinte, un erotismo che inizia a essere anche di gruppo e sempre più disinibito. Non si ignora il fatto che ci sono molte cose da superare e da perdonare, ma i protagonisti sono rivolti verso il futuro, col desiderio di andare avanti e non crucciarsi troppo sui sensi di colpa, utili invece ad alimentare una sempre più forte devozione per colei che non li ha lasciati, nonostante tutto il male che si sono fatti a vicenda.
Viviamo una fase di accettazione che inizia dalla presa di coscienza di quanto lei senta la mancanza dei ragazzi e viceversa, e passa per la consapevolezza della forza del sentimento che li lega, per riversarsi in un bisogno di possesso e rivendicazione che da un lato è necessario per confortare le rispettive insicurezze, dall’altro a esprimere la necessità di marcare il territorio.

“Tristian, sono seria. Sei sicuro che sia una buona idea? So a malapena come comportarmi come una donna normale.” “Tesoro.” Le cingo la guancia, carezzando con il pollice la pelle morbida. “Tu non sei una donna normale.” È la donna che ha sparato a un uomo per proteggerci. È la donna che si è fatta carico della mia oscurità in un momento in cui non riuscivo a trovare la luce, e poi è la donna che mi ha perdonato per questo. È la donna che ha varcato questa porta e ha brillato così tanto che da allora non sono più riuscito a vedere altro. In un momento di impronunciabile debolezza, confesso a bassa voce: “Una donna normale non mi farebbe sentire così.” Lei mi fissa, con le labbra che si schiudono come se fosse ipnotizzata. “Così come?” Cerco di rispondere. Ci provo davvero. È solo che le parole mi si impigliano da qualche parte nel petto, avvinghiate intorno a una paura a cui a malapena riesco a dare un nome. 

Le personalità dei ragazzi vengono ulteriormente esplorate, con una curiosa rivelazione della versione migliore di loro stessi: Tristian rimane l’uomo che ama mantenere il controllo e diventa un ottimo direttore d’orchestra nei momenti di gruppo, attento e presente per Story. 

Killan rimane il ragazzo che fa l’amore nel sonno, mentre di giorno è rabbioso e incapace di esprimersi se non esplodendo di passione incontrollabile. Mentre Rath è intenso, paziente e solitario; ama assaporare ogni singola emozione e tutte le sfumature.

Story riesce a espugnare ognuna delle loro fortezze, e i ragazzi trovano il modo di dimostrarle amore e devozione, ognuno a modo proprio, mettendosi a nudo, affrontando le proprie vulnerabilità, dimostrandole che non stanno più fingendo.

“Tu mi ami.” Lo afferma in modo così chiaro, così diretto, come se non avesse appena dato voce a quella cosa nera e malata che si agita dentro di me. “Ti amo” ripeto a bassa voce. Non è una domanda, è una devozione sussurrata. Mi dà ciò di cui ho bisogno per finire la lettera, intagliando l’ultima curva bruciante, perché forse a lei non serve, ma a me sì. “Hai idea di quanto?” Il sangue sgorga più in fretta di quanto lei riesca a catturarlo, e agguanta l’orlo della mia camicia per premere contro la carne con un respiro affannoso. Sento a malapena il bruciore. “Così tanto che è paralizzante. A volte ti guardo e non riesco a sbattere le palpebre. Non riesco a deglutire. Non riesco a respirare. Sono troppo impegnato a chiedermi come sarebbe.” I suoi occhi volano verso i miei, spalancati e stupiti. “Come sarebbe cosa?” “Se tu ricambiassi il mio amore.” 

Devo essere onesta: dal terzo volume di questo dark romance iniziato in modo così brutale e perverso non mi aspettavo solo un grande concentrato di sesso di gruppo. Per quanto deliziose e piccanti (talvolta sporche e certamente estreme) siano queste scene, abbiamo decisamente voltato pagina rispetto al sesso rabbioso, violento e non consensuale dei primi due volumi.

L’adrenalina dovuta al pericolo rimane un contorno che pizzica la pelle dei protagonisti, ma la storia è più attenta alle loro introspezioni, a declinare il modo di rivendicarsi l’un l’altro secondo le singole personalità, e a rivelare e suturare le loro insicurezze, così ben mascherate al mondo ma non alla loro Signora.

I ragazzi compiono il loro arco di crescita ed entrano nel mondo spalleggiandosi a vicenda, radendo al suolo ciò che serve, prendendosi lo spazio che meritano. 

Tutto questo è accompagnato da un enigma che rimane solido e difficile da intuire, ma che non è abbastanza pregnante da distogliere i protagonisti dal fare sesso continuamente. Viste le molteplici briciole disseminate lungo la trama, la sensazione è quella di tanto potenziale poco sfruttato. Insomma, niente vortici di suspense da togliere il fiato, ma tanto erotismo e un lunghissimo epilogo per decantare ogni sussulto emotivo.

Hot 🔥: harem spregiudicato
Sentimento ❤️: legame viscerale
Violenza ⚔️: cenni

 

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