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Recensione in anteprima: “Cambio di Linea – Serie Harrisburg Railers #1” di R.J. Scott e V.L. Locey

Buongiorno fenicette, oggi Lucia ci racconta in anteprima la recensione del libro “Cambio di Linea – Serie Harrisburg Railers #1” di R.J. Scott

Tennant riuscirà a dimostrare a Jared che l’età è solo un numero e che è l’amore tutto ciò che conta? 
I fratelli Rowe sono famosi assi dell’hockey, ma il più giovane dei tre, Tennant, ha sempre dovuto lottare contro la reputazione dei fratelli. Per uscire dalla loro ombra, e contro il loro parere, accetta uno scambio con gli Harrisburg Railers, dove incontra Jared Madsen. Mads è un vecchio amico di famiglia ed ex-compagno di squadra di uno dei suoi fratelli. Adesso è il nuovo allenatore di Tennant, e l’uomo più sexy su cui il ragazzo abbia mai posato gli occhi.
La carriera di Jared Madsen nell’hockey è stata stroncata da un difetto cardiaco, ma allenare gli permette di rimanere vicino alla pista. Quando Ten viene ceduto alla sua squadra, il mondo attentamente organizzato di Mads cade nel caos. Ten, di nove anni più giovane e fratello del suo miglior amico, è assolutamente off limits, ma non appena Mads vede le sue mosse, sul ghiaccio e fuori, capisce che il suo cuore potrebbe metterlo di nuovo nei guai.

“Non c’era modo di evitare Mads o i suoi occhi azzurri, ma feci del mio meglio. E lui non mi fece pressioni. Una volta lo beccai a guardarmi con preoccupazione dall’altra estremità della panca, ma il gioco aveva la precedenza. Il suono dei pattini che fendevano il ghiaccio cominciò a radunare i miei pensieri e a intrecciarli di nuovo insieme. Quella sera giocavamo contro i New Jersey. E sì, sapevo che era una partita senza importanza. Tutte le partite precampionato erano così. Servivano perlopiù a capire le linee e renderle coese mentre aiutavano gli allenatori a ridurre le loro liste. Quindi, se da un lato quelle partite non contavano nulla per quanto riguardava la classifica, c’era comunque una certa pressione. La sentivo anch’io, anche se ero abbastanza sicuro di avere già un vantaggio iniziale. Vedete, il mio scopo era ottenere la posizione di centro nella prima linea, avrei giocato anche in seconda linea se fossi stato assegnato lì, ma desideravo ardentemente la prima. E il nostro capitano mi sentiva respirargli sul collo. Sapeva che il ragazzino voleva il suo posto. Se questo l’avesse spronato a giocare meglio o no, solo il tempo l’avrebbe detto. Sapevo solo che avrei fatto tutto quello che potevo.”

Oggi, care Fenici, vi parlo di Cambio di linea di R.J. Scott & V.L. Locey, che inaugura una nuova serie che piacerà a chi ama l’hockey, che qui ha una parte molto importante.
Tennant, o Ten come lo chiamano tutti, è il più piccolo dei tre fratelli Rowe, e ha preso una decisione che i suoi familiari non approvano. Ha accettato l’ingaggio della Harrisburg Railers, nonostante abbia avuto la possibilità di giocare in squadre più importanti e prestigiose. Ten con questo intende allontanarsi un po’ dall’influenza dei fratelli, in special modo dal maggiore, Brady, che ha la tendenza a pianificare la sua vita e a dargli consigli non richiesti. Tutti i Rowe infatti sono giocatori di hockey di un certo successo e, nonostante siano estremamente competitivi fra di loro, sono anche protettivi con il piccolo di casa. Per Ten questa è l’occasione di crescere professionalmente, lontano dalla loro fama, e mettere alla prova se stesso. Una volta giunto sul posto in cui giocherà Ten scopre che uno degli allenatori della squadra era uno dei più cari amici del fratello Brady, Jared Madsen. Anni prima era un giocatore molto promettente, finché un difetto al cuore non ha stroncato la sua carriera agonistica, e i due amici si sono allontanati. Ten lo conosce da molto tempo, ma rivederlo ora dopo anni risveglia in lui un desiderio che fatica a nascondere, ma che crede irrealizzabile. Lui del resto non ha mai rivelato a nessuno della sua famiglia di essere gay, e Jared è padre di un ragazzo che ha quasi la sua stessa età. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui dovrebbero stare lontani l’uno dall’altro, ma alle volte è impossibile resistere all’attrazione e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Jared, pur non avendo mai nascosto di essere bisessuale, ha sempre posto al centro della sua vita suo figlio Riker, un bambino nato quando lui era giovanissimo, e per cui ha dovuto lottare strenuamente per far valere i suoi diritti di padre. Il nonno materno infatti ha fatto di tutto perché lui stesse lontano dal figlio, e ancora ora sta tentando di prevaricare il suo ruolo, tentando di far fare al nipote ciò che vuole. Jared tenta in ogni modo di resistere all’attrazione che prova per Ten, sia per la loro differente età, ben nove anni, sia per l’amicizia che lo lega, seppur più tiepidamente di prima, al fratello del ragazzo. Eppure Ten si rivela tenace nei suoi desideri e sicuro di ciò che vuole.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione dei loro diversi caratteri, perché ben rappresenta anche la differenza di età e il modo di fare. Vedremo Jared prendere il loro rapporto con calma, gustandosi ogni attimo della loro relazione, senza fretta e forzatura, mentre al contrario Ten freme per poter subito avere rapporti sessuali, con l’irruenza dell’età. Così come è divertente vedere l’amicizia che Ten ha con Riker e il loro entusiasmo per un gioco telefonico in cui allevano… Pokemon, come ragazzini.
Personaggi importanti poi si riveleranno i familiari di Ten, che ha un rapporto bellissimo con i suoi genitori, in special modo con la madre, che si sentirà in parte tradita dall’essere stata tenuta all’oscuro e non aver capito che fosse gay. Se in un primo momento Brady non appare una figura particolarmente piacevole, risulta infatti supponente e pieno di boria, ci si accorge ben presto che ama il fratello e vuole davvero solo il meglio per lui, anche se lo fa in una maniera un po’ prepotente. E si redime nel momento in cui accetta che suo fratello sia diventato adulto e sia in grado di prendere le sue decisioni, mentre James, almeno in questo primo libro, rimane in secondo piano e difficile da capire. È una storia dolce e piacevole, l’hockey è molto presente e spesso ci troveremo a pattinare sul ghiaccio correndo dietro a un puck, ma in alcuni punti ho notato un rallentamento della storia. Anche la reazione estremamente moderata dei compagni di squadra appare un poco improbabile, l’hockey è uno sport abbastanza rude, con contatti violenti e il coming- out con la squadra si è rivelato fin troppo tranquillo. Ma questa, come sempre, è solo una mia impressione personale.
Nel complesso è una lettura gradevole che, anche se non ha presentato particolari colpi di scena, non posso che consigliare nell’attesa di scoprire cosa accadrà adesso, e quali saranno i nuovi protagonisti.

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