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Recensione: “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde

 

 

 

 

Autore: Oscar Wilde

Editore: Einaudi Ragazzi

Pagine: 88

Età: dai 9 anni

Da più di tre secoli, quando calano le tenebre, nelle antiche sale del castello di Canterville si aggira inquieto lo spettro di Sir Simon. Terrificante e diabolico, non c’è efferatezza che egli non abbia compiuto pur di terrorizzare gli incauti inquilini. Eppure, quando una sfrontata famiglia di ricchi americani acquista il castello, i suoi occulti poteri vengono sconfitti a colpi di fionda e scetticismo. Il povero spettro sta per essere sopraffatto dalla stanchezza e dalla malinconia, ma la dolce Virginia ascolterà il suo lamento e cambierà per sempre il suo destino.

Recensire un classico immortale è impresa piuttosto ardua, quindi prendete queste righe come una riscoperta, un invito alla lettura…

Una storia solo apparentemente gotica, con una vena sagace, tipica della scrittura dell’autore, i cui aforismi percorrono il web come se fossero stati scritti oggi.

I lettori scoprono un mondo, quello dell’Inghilterra Vittoriana, con i suoi tic e le sue manie che, d’improvviso, si confronta con un altro mondo, quello giovane e prosaico dell’America non più colonia, ma rampante potenza economica e culturale…

A farne le spese è il povero Sir Simon, che in alcun modo riesce, con quegli americani disincantati, a fare quello ha sempre fatto: spaventare a morte!

Da qui una serie di situazioni esilaranti che scioccano il fantasma fino alla depressione…

Sarà Virginia, la giovane figlia degli Otis, a rompere la maledizione che obbliga Sir Simon a vagare ogni notte per Canterville Chase, e in questo c’entra una profezia…

Questo capolavoro ha molte chiavi di lettura: la storia, tout court, divertente e magica, è la prima immediatamente fruibile da lettori giovani e giovanissimi, ma nel testo c’è molto di più.

C’è la rappresentazione culturale di due mondi, quello della vecchia Europa aristocratica e supponente, e quello della giovane America, concreta al limite dell’iconoclastia, che si avvicinano caute e guardinghe.

Risolutiva sarà Virginia, che troverà l’equilibrio con la delicatezza d’animo e il buon senso.

Spero, con queste poche righe, di aver fatto quel che era mia intenzione: invitare tutti, dai 9 ai 99 anni, a leggere e rileggere questa piccolo preziosissimo gioiello.

Recensione a cura di: Mari

Editing a cura di: Buffy

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