Recensione libri

Recensione:”La verità è che non ti piaci abbastanza” di Rachel Hollis

 

Titolo: La verità è che non ti piaci abbastanza
Autore:Rachel Hollis
Editore:DeAgostini
Genere:Manuale

Data di pubblicazione: il 1 Settembre 2020

 

 

Il libro che ha già ispirato 4 milioni di donne

Quante bugie ci ripetiamo ogni giorno? Smetti di credere alle bugie su di te per poter diventare la persona che sei davvero.

Rachel ha un marito che ama, quattro figli adorabili e un seguitissimo sito di lifestyle: una vita perfetta? Non proprio. Non tutto è stato bello, facile e gratificante, anzi. Il suicidio di un fratello al primo anno di liceo, il divorzio dei suoi genitori, un disturbo alimentare: per anni la vita di Rachel è stata una fuga dall’infelicità, costellata di cadute, dominata dalla paura del giudizio degli altri. E piena di bugie. Le bugie di Rachel sono quelle che una donna si sente ripetere da sempre: non sei abbastanza brava; non sei abbastanza magra; sei una madre inadeguata… Ma sono anche le bugie che spesso molte donne per prime raccontano a se stesse, pur di non farsi carico della propria felicità: se solo avessi il lavoro giusto, l’amore giusto, il fisico giusto… Nessuno, però, arriverà mai a portarci “la vita giusta”. Per riprendere in mano la sua vita, Rachel trova una sola strada: riconoscersi e accettarsi finalmente per la persona che è; applicare verso di sé una sincerità assoluta e coraggiosa; smontare sistematicamente, una per una, le bugie dietro cui la vera Rachel ormai si nascondeva. Con ironia provocatoria e disarmante onestà, questo libro racconta come ci è riuscita, e offre una quantità di consigli utili per fare altrettanto nelle nostre vite. Perché solo affrontando le bugie che ogni giorno ci raccontiamo potremo essere davvero più libere, più sicure, più felici.

 

 

Libro motivazionale scritto da una blogger famosa che non conoscevo (non ho più l’età giusta per questo, ma potrei iniziare a seguirla, se sapessi come si fa 😀 )

è scritto in modo molto spigliato, godibile da leggere, con suggerimenti puntuali, precisi e molto pratici e talvolta anche di una schiettezza brutale.

 

Siete donne adulte, ed è ora che cresciate. Diventate esattamente ciò che siete destinate a essere.

 

È una sorta di manuale volto ad aiutare le donne nella loro crescita personale, a migliorare la loro autostima, a focalizzarsi sui loro obiettivi, a sgretolare le bugie che si raccontano quotidianamente e alle qualche ormai credono come se fossero una realtà.

 

È questa la cosa che mi preoccupa di più: il fatto che abbiate smesso di provare. Ricevo tantissimi messaggi in questo senso dalle mie lettrici e leggo migliaia di commenti sui miei profili social. Alcune di voi si sentono così oppresse dalla propria vita che si sono arrese. Siete come detriti galleggianti, trascinati dalla corrente. Portare avanti bene la partita vi sembra troppo difficile, perciò avete rinunciato a giocare. Oh, certo, siete ancora in campo. Continuate ad andare al lavoro, a preparare la cena e a prendervi cura dei vostri figli, ma siete costantemente intente a recuperare terreno. Avete la sensazione di essere rimaste indietro e vi sentite sopraffatte.

La vita non deve opprimervi sempre e comunque. Non dovete accontentarvi di sopravvivere: la vita è fatta per essere vissuta.

 

Rachel parla della propria esperienza, naturalmente, perché ciascuno di noi ha una sua personale serie di credenze alle quali crede di appartenere. Quello che funziona per lei non necessariamente funzionerà per gli altri, ma parlare di come si è raccontata le cose e di come poi ha sgretolato queste false verità che la limitavano può essere senz’altro d’aiuto a molte di noi.

 

Certi giorni ho la sensazione di avvicinarmi alla versione migliore di me. Altri, invece, mangio formaggio spalmabile per cena. Ma il dono che ci offre la vita è quello di avere una nuova possibilità domani.

 

Per esempio la convinzione diffusa che una donna che lavora non sia una brava mamma, la rassegnazione al fatto che lei non meriti di raggiungere l’orgasmo ogni volta che fa l’amore, o quella sensazione che di tanto in tanto avvertiamo per non aver ottenuto quello che desideravamo o non essere diventati la persona che volevamo essere. Oppure l’incapacità di gestire il caos della nostra vita troppo frenetica, piena d’impegni, troppo stressante. I temi insomma sono tanti ma puntualmente analizzati

 

Tutti facciamo casini, tutti commettiamo degli errori, tutti confondiamo il giorno della recita con quello della foto di classe. Ho urlato contro i miei figli, mio marito e me stessa. Niente di tutto ciò mi fa stare bene, anzi, mi devasta perché perdere il controllo mi mette in agitazione. Ma sapete una cosa? Domani è un altro giorno e abbiamo un’altra opportunità per riprovarci.

 

Rachel cerca di fare luce su tutte queste cose con un po’ di positività, un pizzico di fede (che può essere letta in tanti modi utili anche da parte di chi non è credente), e con equilibrio. Ho trovato anche molta umiltà e onestà nel modo in cui questa donna imperfetta e di estremo successo si è aperta, mostrando i suoi punti di debolezza. E ho amato i consigli pratici che alla fine di ogni tematica ha provato a suggerire a chi ancora fosse “nel mezzo della foresta”, in cerca dell’uscita.

 

Perché alla fine tutto si riduce a questo: la fiducia. La certezza che la tua vita prenderà la strada che deve prendere, anche quando la strada in questione è dolorosa e difficile da attraversare.

 

Ma quando avrete capito che siete voi l’unica persona ad avere realmente in mano le redini della vostra vita, vi rialzerete e ci riproverete. E continuerete a farlo finché avere il controllo vi sembrerà più naturale che non averlo. Diventerà uno stile di vita, e voi diventerete le persone che siete destinate a essere.

 

Trovo che sia una lettura utile e stimolante, e mi auguro che venga divulgata il più possibile e che molte donne inizino a praticare (io ho intenzione di farlo). Perché non meritiamo di sminuire noi stesse, di porci dei limiti che non abbiamo, di tarparci le ali da sole, di credere alle false verità che sono state condivise in passato senza motivo. Dobbiamo credere di poter superare i confini che altri ci pongono e soprattutto non dobbiamo credere di essere meno di quello che siamo. Forse non diventeremo tutte ricche e famose, ma almeno vivremo la vita pienamente, soddisfatte di noi.

 

Quando si tratta dei vostri sogni, “no” non è una risposta accettabile. Non è un buon motivo per fermarvi. Al contrario, consideratela come una deviazione o un segnale di precedenza. “No” significa “immettersi con cautela”. “No” ti invita a rallentare, a valutare dove sei e a considerare come la nuova posizione in cui ti trovi possa aiutarti a raggiungere più facilmente la tua meta.

 

 

 

 

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