Recensione: Veritas di Amy Blake

Lydia Haynes non si è suicidata.
Josephine sa che quello che è capitato a sua sorella non è stato un incidente. Quando arriva ad Harvard, luogo in cui Lydia ha perso la vita, dovrà fare i conti con il mistero che avvolge la sua morte, cercando di capire che ruolo abbiano avuto i tre gemelli: Alec, Archie e Ada.
Tra indizi e prove che sembrano mettere tutto in discussione, di chi può fidarsi davvero?
Una cosa è certa: non avrà pace finché la verità non verrà a galla, anche se dovesse mettere a repentaglio la sua stessa vita.

***Volume Autoconclusivo***

Però, prima, devo scoprire cos’è successo a mia sorella. Solo allora otterrò la pace che il mio cuore anela. 

Lydia Haynes si è suicidata nel campus dell’università di Harvard che stava frequentando con merito. Quando nel cuore della notte la polizia porta la notizia alla sorella Josephine, è subito chiaro che le cose non tornano, perché Lydia non si sarebbe mai suicidata: per lei la vita era sacra… E chi poteva volerle fare del male, visto che era un raggio di sole per chiunque la incontrasse?

Josephine distrutta e sotto shock non crede a una sola parola e decide così, grazie a una borsa di studio, di iscriversi alla stessa università. Qui inizia a indagare alla ricerca della verità a ogni costo… Veritas, come il motto della facoltà. 

Nel campus conoscerà “La triade”: tre gemelli che frequentano l’università e che eccellono in tutto. Lydia era ossessionata da loro (e ben presto lo sarà anche la sorella minore). 

Chi sono questi ragazzi? Andiamoli a scoprire: c’è Archie, buono, gentile e dannatamente attraente; Alec, molto più minaccioso, misterioso e sociopatico… con il fascino del cattivo ragazzo; Ada, in cui sembra esserci del buono e con cui Jo sembra legare subito.

Personaggi molto potenti e temuti nel campus. La loro parola è legge anche perché i tre ragazzi sono figli di un importante e influente giudice.

Non mi fermerò. Qualunque cosa stiano nascondendo, la troverò. E non importa chi dovrò affrontare per arrivarci. 

Tenete d’occhio questi tre proprio come fa la nostra protagonista, infatti Josephine sospetta che non siano estranei alla prematura scomparsa della sorella e proprio per questo motivo decide di frequentarli: per scoprire se in loro c’è del marcio.

Nel campus vive anche Lucas, il migliore amico di Lydia, che cercherà di proteggere Josephine diventando quasi una sorta di angelo custode.

Le consiglierà di interrompere la sua indagine, perché la pista in cui si sta imbarcando ha probabilmente determinato la brutta fine della sorella. E soprattutto le dirà di stare alla larga dalla triade… Ma si sa che il mistero è sempre attraente!

La ragazza ci sbatte il muso e si ritroverà invischiata in un dilemma sentimentale. Finisce addirittura per innamorarsi! Le scene hot non mancano per gli appassionati delle luci rosse senza determinare una parte centrale e fondamentale del libro.

A un certo punto Josephine entra in possesso del diario di Lydia e scopre che la sorella stava indagando su una società segreta all’interno dell’università insieme a un altro studente… Aconitum. Peccato che appena inizia ad addentrarsi in una serie di segreti nascosti nello scritto, un furto nella sua stanza del campus lo fa sparire. Da qui alcuni spiacevoli “incidenti” tentano di fermarla dal proseguire le sue ricerche,  ma è tutto inutile, lei vuole fare luce sull’accaduto, lo deve a Lydia, e desistere non è proprio nei suoi piani. Si passa poi alle minacce anonime… Ma la sua tenacia è più forte. Più cercano di ostacolarla, maggiore è la voglia di risolvere il caso.

L’aiuto a scoprire la verità le arriva dalle persone più inattese. 

E intanto qualcun altro ci lascia le penne… 

Questa volta, però, sembra un incidente… 

Ma le cose che a volte appaiono ovvie spesso sono invece molto più intricate.

Josie riesce comunque a recuperare parte dell’indagine della sorella e del suo collega di studi e non molla l’osso, la situazione comincia a farsi rischiosa per lei e per chi le gravita intorno.

Una volta scoperto tutto non resta che pianificare la resa dei conti!

Ciò che ho amato maggiormente, oltre alla suspense, è stata la caratterizzazione della protagonista. Infatti, la ricerca della verità e il voler ridare la giusta dignità a Lydia spinge Josephine passo dopo passo a non demordere non dubitando mai della sorella. La sua tenacia mi ha convinta e mi ha fatta empatizzare con lei sin da subito.

Lettura piacevole, scorrevole e sul pezzo con capitoli non eccessivamente lunghi che ti fanno dire ma sì, dai, ne leggo un altro.

Trama avvincente e ricca di colpi di scena.