Recensione: Un’imperdonabile distrazione di Daniela Volonté

Nicholas Parker ama solo se stesso e la Parker & Cox, casa editrice di successo internazionale con sede a New York. Ma la sua reputazione di donnaiolo sta facendo fuggire diverse autrici di romance, che non vogliono vedere il proprio nome associato a una casa editrice maschilista. Dopo un incidente domestico, che appare come un tentato suicidio, a Nicholas non resta che prendere una decisione drastica: impegnarsi in una finta relazione per far credere a tutti di aver messo la testa a posto.

Lily Morgan viene da un piccolo paese dello stato di Washington e il suo sogno è lavorare come editor in una grande casa editrice, ma nell’attesa sbarca il lunario e lavora come addetta alle pulizie. É così che entra ogni sera alla Parker & Cox, e, per una serie di motivi, sarà lei a trovare Nicholas a seguito del presunto “incidente”. E sarà a lei che Nicholas proporrà di mettere in scena una finta relazione per salvare la sua reputazione e quella della sua milionaria impresa di famiglia.

Tra battibecchi, fraintendimenti, misteri, confidenze e complicità, i protagonisti capiranno che forse quella relazione non era poi tanto finta.

Una storia d’amore e passione nell’ambiente elettrico dell’editoria della Grande Mela. Un romanzo sul mondo dei libri e l’imprevedibilità della vita, da leggere d’un fiato.

L’editore più affascinante e donnaiolo di New York.

Una addetta alle pulizie che sogna di fare l’editor.

Quante relazioni sono finte, in realtà?

Qui, una finta relazione diventa vera.

Eccomi di nuovo a voi per parlarvi dell’ultima fatica di una delle autrici romance che seguo dai suoi esordi, e che negli anni non mi ha mai delusa.

Mi rendo conto che più leggo romance e più il mio cuore diventa tenero; che volete farci, sarà l’età, ma riesco sempre a innamorarmi dei protagonisti delle storie che leggo. E questa volta non fa eccezione: Nicholas Parker e Lily Morgan mi hanno coinvolto, mi hanno fatto entrare nel loro mondo e da lì non avrei più voluto uscire. 

Ora, io non sono una editor, però confesso che mi sarebbe piaciuto fare questa professione e quindi, se la protagonista di un romanzo lo è, ovvio che la amo da subito! 

Voglio che sappia che io amo i libri. Amo leggerli, toccarli e annusarli. Amo vederli nascere da un semplice scarabocchio su un pezzo di carta. Amo quando i personaggi prendono vita nella mia mente grazie alle arti magiche dell’autore. 

Poi se il suo capo è un pezzo di uomo come Nicholas Parker (leggete e poi sarete del mio stesso parere), come posso io non innamorarmi perdutamente di lui?

A parte queste considerazioni personali e assolutamente soggettive, Daniela Volonté è riuscita ancora una volta a confezionare un bel romance, con tutti gli ingredienti giusti e al posto giusto, senza sbavature che appesantissero la narrazione. Anche nei momenti più spicy, e vi assicuro che ce ne sono, l’eleganza del suo stile non viene mai meno, donandoci scene molto coinvolgenti senza sfociare nel cattivo gusto. 

Come non empatizzare con Nich, che da quattro anni convive con il dolore di una perdita di cui si sente responsabile, e che cerca di soffocare con rapporti occasionali, evitando accuratamente ogni tipo di legame. Quando si trova a dover dare un “giro di vite” alla sua vita, per salvare l’azienda di famiglia, ecco che entra in gioco la dolce Lily, alla quale propone la finta relazione che sarà il cardine dell’intera trama.

Amare una persona che ha perso fiducia negli altri è complicato ed è una strada costante in salita. Ma se ci tieni a lui, insisti. Se invece non sei disposta a sopportare il dolore, allora lascialo andare, prima di farti male davvero.  

Chissà se Lily saprà insistere? Chissà se Nicholas riuscirà a recuperare quella parte così importante di sé che ha perso? A voi il piacere di scoprirlo. 

Quasi dimenticavo: non manca anche un po’ di suspense, un momento in cui la trama vira marginalmente al “giallo”. 

Io, per ora, voglio ancora immaginarmi in un ufficio della casa editrice Parker & Cox, con in mano un manoscritto da editare.

Assolutamente consigliato.