Recensione: Una notte con l’Highlander di Terri Brisbin

A Highland Feuding 7
Il destino sembra accanirsi contro di loro, ma lei intende concedersi almeno un’unica, indimenticabile notte.
Scozia, 1380
Quando Iain Mackenzie, a causa della propria illegittimità, è stato costretto a rinunciare a Glynnis si è sentito come se gli avessero strappato il cuore dal petto. Ma ora, dopo tre lunghi anni, è diventato uno stimato guerriero e l’erede del capo del clan, e finalmente potrebbe sposare Glynnis, rimasta vedova nel frattempo. Purtroppo, però, adesso è lei a non avere le qualità indispensabili per divenire sua moglie.

Bentornate, Fenici!

Iain Mackenzie è da sempre innamorato di Glynnis MacLachlan ma entrambi sono destinati, per i doveri del Clan, a dividere le loro strade. Glynnins andrà in sposa a un Campbell e Iain prenderà in mano la sua vita diventando l’erede del capoclan o, come era usanza all’epoca, un giovane di un altro clan diventava “erede” detto “Tainst” per volere del consiglio. Così clan diversi si mescolavano.

Dopo tre anni, Glynnis ritorna al vecchio villaggio e al clan che l’ha vista crescere e di conseguenza ritrova Iain; lei deve ritrovare se stessa e lenire un dolore, lui è diviso tra gli oneri della famiglia e il cuore.

La Brisbin è maestra nel narrare la Scozia e le vicende romantiche che dalla sua testa arrivano sulla carta. È riuscita a portare un tema come la mortalità infantile e la sopravvivenza delle donne di quell’epoca in una storia di amore e di fiducia.

Mal approva.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal