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Recensione: Il rapimento di Lady Fia – Serie: A Highland feuding  vol. 3 di Terri Brisbin

Titolo: Il rapimento di Lady Fia

Serie: A Highland feuding  vol. 3

Autore: Terri Brisbin

Genere: Historical romance

Editore: HarperCollins Italia

Target: +18

Data pubblicazione: 1 aprile 2019

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A Highland feuding 3

Iain Dubh non è chi tutti credono che sia. Dietro i modi rudi, l’aspetto trasandato e la reputazione di spietato bandito, si nasconde in realtà il cuore fiero di Niall Corbett, Conte di Kelso. Privato del titolo e delle terre a causa del tradimento del padre nei confronti della Corona, è costretto ora a riscattare il nome della famiglia portando a compimento la missione affidatagli dal re: infiltrarsi nel gruppo di fuorilegge che sta portando discordia tra i clan alleati dei Mackintosh e dei Cameron e scoprire chi vi è a capo. La sua impresa però si complica quando interviene per strappare dalle violente mani dei compagni la bellissima Fia Mackintosh e, per continuare a proteggerla, la reclama per sé come prigioniera. Ben presto, tuttavia, si ritroverà affascinato dal coraggio di Fia… e allora sarà il suo stesso cuore ad aver bisogno di protezione.

Questa saga è decisamente un’ottima lettura, almeno per quanto riguarda questi primi tre libri; ho letto anche il terzo della saga: “Il rapimento di Lady Fia” e l’ho trovato migliore del primo, anche se il mio preferito rimane il secondo. In questo terzo capitolo viene “sistemato” anche il problema dell’ironia, decisamente più presente che negli altri due e, come sospettavo, rende il tutto più piacevole e coinvolgente. 

I protagonisti di questa storia sono Fia e Niall Corbett; Fia è la cameriera personale di lady Arabella e parente del laird Brodie Mackintosh; è una ragazza molto dolce che inizialmente sembra innocente e forse anche un po’ sciocca, ma che si rivela forte, determinata, intelligente e parecchio furba.

Niall invece è un nobile che ha perso tutto e vuole riscattare il nome della sua famiglia a ogni costo; è un uomo d’onore astuto ma dall’animo buono; ovviamente, anche in questo nuovo capitolo della saga il protagonista è di una bellezza fuori dal comune: occhi azzurri, sguardo malandrino e fisico slanciato e muscoloso. 

Non ci si annoia di certo con questa storia… vorrei dire tanto ma non voglio svelare troppo per non privare il lettore della possibilità di vivere appieno le avventure dei due protagonisti; posso solo dire che la parola CALDERONE vi farà sicuramente sorridere…

In questo terzo capitolo Fia si ritrova a essere rapita dai banditi, dovrà affrontare la paura di trovarsi in un accampamento, circondata da mercenari e uomini senza scrupoli, verrà derisa e rischierà più volte di subire violenze; ma la sua vita non sarà mai realmente in pericolo perché Iain Dubh non permetterà che le facciano del male. 

Ci sono bei momenti con Iain… occhi azzurri… sguardo da malandrino… avete notato una certa somiglianza con qualcuno già citato? Sì? Bene, non voglio dire altro perché ci sarebbero troppi spoiler e sono tutte vicende che meritano di essere lette e scoperte passo passo. Oltre al rapimento e alla permanenza nell’accampamento ci sono anche scazzottate, incontri con il re e soggiorni alla locanda La gallina e la pagnotta; ritroviamo vecchi personaggi già conosciuti come Alan Cameron, Brodie, Arabella… la loro presenza è piacevole e aiuta e a legare ancor più i libri fra loro e ad apprezzare i personaggi già conosciuti e le vicende che si intrecciano tra le loro vite. La componente spicy è presente anche in questo libro e come nei precedenti porta solo vantaggi alla storia.

Le vicende si svolgono anche a Crieff e a Edimburgo; la storia d’amore è ben strutturata, non affrettata e permette di veder nascere e crescere un sentimento duraturo, che verrà però provato dalla sofferenza e dal distacco obbligatorio, e che si risolverà nel migliore dei modi. 

Il finale mi è piaciuto, però, come era già capitato nelle precedenti storie, l’ho trovato un po’ sbrigativo… sapevo cosa sarebbe successo, ma non so… avrei voluto che non finisse, forse è questo che mi ha lasciata perplessa.

 

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