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Recensione Serie Tv: Lucifer 3×11 “City of Angels?”

 

 

Ed eccoci – finalmente, oserei dire – all’ultimo dei quattro episodi stand-alone della seconda serie.

Vi ho già detto quanto abbia trovato irritanti e fuori contesto queste puntate? Sicuramente sì, quindi eviterò di dilungarmi.

L’unico lato positivo che ho trovato è che possiamo considerare questo come un prequel alla serie stessa più che un episodio a sé stante.

Insomma, ho chiarito a sufficienza che non ho apprezzato, infatti potrei davvero riassumerlo in tre righe: il Diavolo stufo di stare a guardia dell’inferno che si fa un giro in superficie per apprezzare quei “piaceri” che nel suo regno non esistono; Amenadiel arriva per riportarlo a compiere i suoi doveri, i due discutono, si incontrano e si scontrano fino ad arrivare alla decisione di Lucifer di tagliarsi le ali. Fine episodio.

Insomma è quello che abbiamo visto, una storia che conosciamo a memoria, ci viene ripetuta dal primo episodio!

Seriamente, avevamo bisogno di vedere quello che già sapevamo? No! Questo è stato assolutamente un episodio fine a sé stesso, che non ci ha dato niente a livello della trama, ci ha strappato indubbiamente qualche sorriso, un paio di risate e la scena finale è stata da brividi, ma… serviva?

Ok, in City of Angel? (Chiaro gioco di parole per dimostrare che la Città degli Angeli non è poi così angelica!) ritroviamo il Lucifer dell’inizio, un essere superficiale dedito solo ai piaceri della vita (sesso, droga, alcol), ritroviamo il solito Amenadiel, forse un po’ più cinico e assolutamente indifferente verso il genere umano.

Sarà proprio questi, che suo malgrado darà il via a tutti gli eventi che porteranno Lucifer a diventare il Diavolo che tutti noi amiamo.

Ma analizziamo l’episodio più nel dettaglio.

Amenadiel, mentre aspetta che il fratellino abbia terminato con i suoi “divertimenti”, si ritrova a essere vittima di un aggressione (gli sparano!) e conseguente furto della collana che indossa. Non ci viene detto niente di questo oggetto, tranne che è un dono del padre, e che per lui è molto importante. Ma noi sappiamo esattamente di cosa si tratta proprio perché lo abbiamo già visto durante la seconda stagione.

Dopo aver concesso a Lucifer un favore da riscuotere in futuro, Amenadiel riesce a ottenere il suo aiuto per ritrovare il ciondolo. Inizia così la ricerca di indizi apparentemente inutili, che li porta un po’ per tutta Los Angeles, dando origine a siparietti davvero divertenti, come per esempio, quando finiscono sul set di un film porno e scambiano Amenadiel per un porno divo vestendolo… diciamo, in modo imbarazzante; o la dissacrante battuta di Lucifer:

“Non ci sono porno star all’Inferno, perché fanno del buon lavoro in Terra”.

Continuando a seguire gli indizi e il loro giro per la città, incontriamo una giovane Chloe Decker, al momento ancora poliziotta e ancora sposata con Dan, il quale non si smentisce mai, ieri come oggi, continua a non prendere sul serio le intuizioni della donna.

E’ proprio durante questo percorso alla ricerca del ciondolo che ritroviamo i dettagli della serie che abbiamo imparato a conoscere e amare, a partire dall’amore di Luci verso Tony Manero (Febbre del sabato sera), passando dalla proiezione del famigerato Hot Tub High School (di cui Chloe è stata protagonista) fino ad arrivare al locale che oggi conosciamo come Lux.

Insomma, come già detto, è stato un episodio assolutamente godibile e divertente, ma che alla fin fine non ci regala niente. Forse l’unico contentino che ci offre, ma di cui onestamente non avevamo bisogno, è stata la spinta finale che ha fatto capitolare Luci per rimanere permanentemente sulla terra.

Lucifer decide di ribellarsi al destino che il padre ha deciso per lui nel momento in cui Amenadiel gli fa capire che lo considera malvagio, con un paio di battutine davvero scontate tipo:

“Se vuoi trovare un criminale deplorevole chiedilo al Diavolo”.

E sono proprio le parole del fratello che lo fanno reagire, nel modo classico e più sbagliato possibile. Infatti lo fa, mostrando il suo lato peggiore, entra nel ring (al momento si trovano in un club di incontri e Amenadiel è uno degli sfidanti) e combatte con il fratello.

Direi che l’incontro si conclude con un pareggio, in un primo momento Lucifer domina, ma l’addestramento di Amenadiel prende il sopravvento ed è così che finisce, con l’angelo prediletto in ginocchio che si rifiuta di continuare e con Lucifer che a questo punto è davvero stanco di lottare contro un destino che non ha scelto.

Fin dal primo episodio della prima serie, Lucifer ha sempre precisato di essere quello che punisce i malvagi, ma di non essere responsabile per gli atti da essi compiuti, varie volte è sembrato davvero seccato dal fatto che le persone lo vedano come il responsabile di ogni male.

Luci e Chloe non hanno un vero e proprio incontro durante quest’episodio, ma lui avverte la sua presenza, sono entrambi nello stesso club e, anche se non si ha una vera interazione fra i due, si nota chiaramente il fatto che Luci rimane stranito a causa di una sensazione che non riesce a spiegarsi, ma di cui noi conosciamo perfettamente il significato.

Ovviamente troviamo anche Maze nell’episodio, una giovane e impulsiva demonietta che è sempre meravigliosa, sia nei panni di torturatrice infernale che in quelli di assaporatrice di piaceri carnali.

E’ così che arriviamo al finale dell’episodio, non ci sono parole per descrivere la perfezione, perché sì, questo unico momento perfetto salva l’intera puntata.

Presa la sua decisione, Lucifer decide di abbandonare tutto quello che è stato, per trasformarsi in qualcosa di diverso, e il primo passo per questa evoluzione è il taglio delle ali, una sequenza incredibile. Ci troviamo sulla spiaggia, dove una Maze in lacrime taglia le bellissime ali bianche che ha di fronte, mentre Lucifer guarda in alto e da quello sguardo traspare ogni cosa, la rabbia, la paura, il dubbio, ma sopra ogni cosa vediamo la sua determinazione, la sua voglia di riscatto.

Pazzesco il modo di recitare di Tom Ellis, dovrebbe essere salvaguardato, forse dovremmo iscriverlo al WWF per tenerlo al sicuro come specie in via di estinzione, come un Panda!

Ragazzi sarò ripetitiva… ma… il suo sguardo, è più che palese che l’attore abbia fatto suo il personaggio, perché tutto quello che abbiamo letto in quella semplice occhiata, ha colpito molto più che se lo avesse urlato!

Con questo concludo e vi do appuntamento a… tra circa 3 settimane. Lo so, incredibile, un periodo lunghissimo, ma finalmente torneremo alla storia principale e scopriremo cosa ci fa Caino a Los Angeles!

Recensore: 

Editing: 

 

 

 

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