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Recensione: Non dirlo a nessuno (Amore in prima pagina Series Vol. 1) di K.A. Linde

Liz Dougherty ancora non lo sa, ma una singola domanda sta per cambiarle la vita

Ha appena ricevuto il suo primo incarico importante per il giornale della sua università nel North Carolina: deve partecipare alla conferenza stampa improvvisata di un senatore. Brady Maxwell ha tutto quello che serve per fare il politico: ha ottime radici, è bello da morire, ha un corpo fatto apposta per indossare giacca e cravatta – ma le sue idee politiche non vanno tanto a genio a Liz. Quando la domanda scomoda di Liz coglie impreparato il senatore, Hayden Lane, l’editore di Liz, è piacevolmente impressionato, ed è pronto a lanciarla verso una promettente carriera di reporter.

Ma Liz si sta lanciando in segreto anche tra le braccia di Brady, e la loro relazione potrebbe distruggere le ambizioni di entrambi. Pur essendo single, i potenziali elettori di Brady potrebbero non vedere di buon occhio una storia con una giornalista. E Liz non è molto a suo agio in clandestinità, soprattutto quando le cose tra lei e Hayden iniziano a farsi meno platoniche di quel che pensava.

Elegante, sexy e brillante, Non dirlo a nessuno si avventura in una campagna elettorale in cui c’è molto da perdere, e una storia d’amore in cui si può perdere ancora di più, per rispondere alla domanda: quando la politica e l’amore si scontrano, può esserci un vincitore?

Non dirlo a nessuno è il primo volume della nuova serie Amore in prima pagina di KA Linde. Mi scuso già da adesso se questa recensione risulterà un po’ banale o striminzita ma, veramente, quando un libro non mi cattura, o non risulta alla fine essere nelle mie corde, ho ben poco da dire a riguardo. Generalmente il segnale più immediato per capire quanto un libro mi sia piaciuto è dato dalle tempistiche di lettura. Beh… ci ho messo quasi due settimane a finirlo (non mi capitava da una vita!), quindi direi che come inizio non è molto promettente. Questa è la classica storia scritta bene, con personaggi ben caratterizzati ma che alla fin fine non ti lascia nulla, emotivamente parlando, né durante la lettura, né nel suo finale, insomma un libro uguale a tanti altri già letti ma con l’aggiunta del filone (noioso!) politico.

Il romanzo inizia col presentarci Liz, giovane studentessa universitaria, che da poco ha ottenuto un importante incarico nel giornale della sua università. Si occupa principalmente degli argomenti politici e per questo insieme al suo collega Hayden, nonché sua segreta cotta, si ritrova a partecipare a una conferenza stampa del giovane senatore Brady Maxwell. Liz non vede di buon occhio il senatore in quanto le loro idee politiche, specie sul settore dei tagli alle spese scolastiche, viaggiano verso direzioni opposte. Proprio per questo, nonostante pensi che sarà quasi impossibile riuscire a fare qualche domanda al giovane politico, quando le viene concessa la parola riesce a mettere in difficoltà il senatore con una domanda ben mirata che di certo nessuno si sarebbe aspettato da una giovane studentessa. Nonostante la soddisfazione e l’adrenalina del momento Liz, però, è molto scossa in quanto non aveva messo in conto l’attrazione immediata e quasi magnetica che prova per Maxwell, un’attrazione che grazie a un’incalzante corteggiamento di Brady unito a una inusuale arrendevolezza della ragazza, sarà ben presto esplorata. Brady, però, ha grandi ambizioni politiche e, nonostante sia un uomo libero, non vuole rendere pubblica la loro relazione in quanto danneggerebbe la campagna elettorale in cui è impegnato. Inizia così tra i due una relazione segreta fatta di nomi falsi, momenti rubati e finzioni pubbliche. Ma basterà questo alla nostra giovane giornalista che pian piano si sta rendendo conto di non provare più per l’uomo solo una forte attrazione fisica ma anche un qualcosa in più? Saprà accontentarsi dei piccoli ritagli di tempo nonostante sia sempre più desiderosa di dividere il suo quotidiano con Brady? Anche l’immagine iniziale che si era fatta su Brady con lo scorrere della storia cambia, infatti Liz inizia a conoscere e cogliere le sue varie sfumature e inizia a comprendere alcune sue idee.

Per quanto i personaggi siano ben descritti e delineati non sono riusciti a farmi coinvolgere nelle loro vicende né mi hanno convinto. Se da una parte Liz è una ragazza determinata in campo lavorativo, con la costante voglia di migliorare e immergersi sempre più nel settore giornalistico, dall’altra l’ho trovata in balìa dei desideri di Brady. Infatti, è l’uomo che, con la sua indole autoritaria e inflessibile, detta le regole nella loro relazione. Avrei preferito una protagonista femminile che mettesse al primo posto se stessa e i suoi desideri e non assecondasse ogni richiesta che le viene fatta.

Obiettiva. Neutrale. Imparziale. Erano queste le parole che le venivano in mente se pensava al giornalismo. La sua professione le chiedeva di battersi per questo. Ora, mentre scriveva, non riusciva a pensare ad altro che a Brady.

Brady, Brady, Brady

Inoltre, per non farci mancare nulla, è presente una specie di triangolo e dico “specie” perché alla fine Hayden non è credibile come vero antagonista ed è quasi palese il fatto che sia stato inserito nella trama solo come elemento di disturbo.

Eccola lì, alla luce del sole, mano nella mano con un ragazzo. Hayden non c’entrava niente; avrebbe potuto essere chiunque. Fatto stava che non era Brady. Con lui non avrebbe mai potuto fare una cosa simile.

E, in quel momento, non si trattata di un confronto tra Brady e Hayden… neanche per idea. Il confronto era piuttosto tra Brady e non Brady, e si dava il caso che Hayden le stesse facendo provare un’esperienza che avrebbe voluto vivere con l’unica persona al mondo con cui non era possibile viverla.

Insomma, per concludere, credo che questa storia avrebbe potuto avere un gran potenziale se trattata diversamente, ma così come viene presentata ha tutta una serie di pecche che non me l’hanno fatta apprezzare come avrei desiderato, prima tra tutte la totale assenza di una qualsiasi forma di sentimento. Attenzione, non è che non si parli d’amore ma, pur leggendolo, non si percepisce.

Il finale, inoltre, ci lascia con mille domande poiché la situazione tra i due non è ben definita, domande a cui sono indecisa se dare risposte.

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