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Recensione: “Le confessioni del cuore” di Colleen Hoover

 

Trama
A soli venti anni, Auburn Mason ha paura di aver perso ciò che aveva di più importante. Malgrado il dolore, le resta la voglia di lottare per rimettere sulla giusta strada un destino che sembra sfuggirle dalle mani, ma questa volta non dovrà esserci più spazio per errori e debolezze, tantomeno per l’amore. 
Owen Gentry è l’enigmatico artista proprietario dello studio d’arte di Dallas presso cui Auburn ha trovato lavoro. È un giovane brillante, di talento, verso il quale Auburn sente fin da subito di provare un’attrazione speciale. A quanto pare, la vita le sta regalando un’altra occasione per lasciarsi andare e ascoltare il proprio cuore. Eppure c’è qualcosa che rischia di minacciare la ritrovata felicità, un segreto che Owen vorrebbe relegare nel proprio passato ma che torna prepotentemente a galla. Owen sa che l’unico modo per non perdere Auburn è condividere con lei ogni aspetto della sua vita, ma la verità, come le opere d’arte, si presta a interpretazioni contrastanti, e una confessione, talvolta, può essere più distruttiva di una menzogna…

Recensione
Inizio questa recensione con una premessa: amo la Hoover. Con le mie amiche lettrici, ormai tutte iscritte al #clubHoover, diciamo spesso che se pubblicasse la lista della farmacia, probabilmente leggeremo anche quella.
Una volta di più, con questo romanzo, mi sono chiesta con quale potere questa donna mi tenga incollata ai suoi libri, al punto da scordarmi di fare da mangiare, dormire, uscire per fare la spesa. Mio marito lo sa, quando arriva la Hoover io vado in ferie, e si è rassegnato al fatto che prima lo finisco (il libro), prima ritorno a essere una persona con cui si può parlare, e soprattutto ascolta e capisce cosa le si dice.
Detto questo, “Le confessioni del cuore” è un gioiellino. Torna la scrittrice che mi ha ammaliato con “Tutto ciò che sappiamo dell’amore” e “Forse un giorno” che per me, a oggi rimane il suo miglior romanzo. La Hoover sa intrecciare storie di vita straordinarie, in cui lui e lei non sono sempre necessariamente belli e dannati o profondamente sfigati, ma senz’altro complicati. Persone che hanno una vita che lega qualcosa di straordinario all’ordinario, che racchiudono segreti, dolori, vissuti che li rendono però non fragili e rassegnati, ma combattivi e capaci di amare a dismisura.
Faccio sempre fatica a scrivere le recensioni, per non rischiare di dare a chi leggerà il libro spoiler sulla trama e su quello che nel romanzo poi scoprirà. Ma con la Hoover, farlo è difficilissimo. Dirvi qualcosa sulla storia senza svelare nulla è praticamente impossibile, perché questa donna sa scrivere trame che incuriosiscono, ma che niente svelano del libro che poi si leggerà.
In questo libro conosciamo per prima Auburn Mason Reed: trasferitasi in Texas da Portland per avvicinarsi a una persona che ama, fa di tutto per ottenere ciò che vuole. Lavora in un salone per parrucchiere insieme alla sua stramba coinquilina Emory, che si rivelerà un’Amica vera e leale per la nostra ragazza. Auburn è determinata, ma anche vivace, curiosa e giovane. A poche settimane dal compiere ventuno anni la conosciamo incredibilmente fragile e inesperta in alcuni momenti ma altrettanto provata dalla vita e molto consapevole in altri. Scopriremo, già dalle prime pagine, quanto alcune scelte siano state fatte per lei da altri, perché considerata troppo giovane o inesperta per affrontarle.
Owen Mason Gentry (stesso secondo nome fra i due protagonisti, una cosa su cui loro giocheranno molto) è un’anima ferita. Ma non ferita per come siamo abituati ultimamente a leggere, nel suo caso possiamo proprio dire che la Hoover lo dipinge bad boys, ma, credete a me, si rivelerà molto diverso. Gestisce una galleria d’arte un po’ atipica, espone solo i suoi quadri, che sono richiestissimi soprattutto da quando è finito sulla copertina di una famosa rivista di settore e il primo giovedì del mese, li vende al pubblico. Necessita però di un’impiegata che lo aiuti e per questo incarico paga profumatamente e Auburn, che ha bisogno di soldi, non ci pensa due volte ad offrirsi per il lavoro.
Ma cosa dipinge Owen? Dove trova ispirazione? La sua è una trovata geniale. Dipinge “confessioni”: le idee nascono nella sua testa da foglietti di carta anonimi, lasciati per lo più da sconosciuti che gli vengono recapitati attraverso un buco nella porta del suo studio. Da quegli scritti, Owen crea i suoi capolavori.
Fra i due ragazzi l’intesa è immediata e la complicità si legge già dai primi dialoghi.
Ma Owen ha un segreto, e una confessione che non vuole fare nemmeno ad Auburn, e lei ha delle priorità troppo importanti nella sua vita per rimanere incastrata in quelli che sembrano essere i grossi problemi di lui.
E poi c’è Lydia, che fino a quasi metà trama non capiamo bene chi sia, ma che scopriremo essere stata ed essere determinante per la vita di Auburn. Di lei, posso solo dirvi che non capisco neanche a libro finito se sia una donna ferita dalla vita, o semplicemente una persona – un po’ – cattiva. Certo è che alla fine perderà. E c’è Trey, presenza scomoda, che da subito intuiamo non essere persona positiva e che farà di tutto per tenere lontani Auburn e Owen, anche mentire e abusare del suo potere (Trey è un poliziotto!).
Il libro è interessante, la storia bella (ma non avevo dubbi!!!) ben scritta e sorprendente. Amo, come la Hoover mescoli la scrittura ad altre forme d’arte: la musica, la poesia, questa volta la pittura. Il suo modo di scriverne, di renderla fondamentale allo svolgimento della trama rende la pittura di Owen, (ma anche la poesia di Will in “Tutto ciò che sappiamo dell’amore” e la musica di Ridge in “Forse un giorno”), protagonista al pari dei due ragazzi. Perché, tutto è iniziato da lì! Non vi resta che correre a leggerlo!! =)

Fiamme-Sensualità-Medio NUOVA
Recensione a cura di:Liz

Editing a cura di:Tayla

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