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Recensione : La chimera di Praga- Trilogia ”Daughter of Smoke and Bone di Laini Taylor

Autore: Laini Taylor

Editore: Fazi editore

Genere: Romanzo fantasy

  1. La chimera di praga
  2. La città di sabbia
  3. Sogni di mostri e divinità

  1. Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale.
    Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.
    Con questo libro unico, acclamato dalla critica più esigente, Laini Taylor tesse un raffinato modern fantasy permeato dalle intriganti atmosfere praghesi e dalla tradizione mitologica del mondo classico, in cui la ricerca della natura interiore si accompagna alla scoperta del vero, ma sempre contrastato amore.
  2. Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo di La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo volume di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice finalista al prestigioso National Book Award. La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.
    In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale. Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
  3. La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina de la trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un serafino dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
    In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
    Con queste pagine mozzafiato, caratterizzate da una tensione costante e una serie di personaggi indimenticabili, Laini Taylor conferma il suo grande talento.
    Un finale stupefacente per una trilogia fantasy davvero epica, una suggestiva rivisitazione moderna della mitologia classica e cristiana che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.

Oggi vi narro di miti e leggende, di guerre e magia, e di un amore che vince i secoli oltre alla morte stessa. Una storia poetica e tragica, ricca di difficoltà, di incomprensioni ma, soprattutto, di grande speranza per un cambiamento, per la pace e per un futuro migliore.

La trilogia di cui mi accingo a raccontarvi, Daughter of Smoke and Bone, parla di Karou, una ragazza diciassettenne che vive a Praga, studentessa in una scuola d’arte con bellissimi capelli blu. All’inizio appare una come tante: impegnata con lo studio, disturbata da un ex ragazzo e che si diverte insieme sua grande amica Zuzana. In realtà la sua vita è molto complessa e lo sta per diventare ancora di più: la sua famiglia, infatti, è decisamente fuori dal comune perché composta da chimere, esseri in parte uomini e in parte animali di diverse specie. Le hanno affidato un compito strano, che avrà un risvolto importante: raccogliere denti di umani e animali. Sarà proprio durante uno dei suoi viaggi “di lavoro” che Karou si imbatte in un angelo tutt’altro che gentile e scopre così che in un altro mondo, sotto un altro cielo, chimere e serafini lottano e si scontrano da secoli, lontani dagli occhi della razza umana. Una guerra sanguinosa che porterà Karou a rivalutare se stessa, il suo passato e soprattutto il suo futuro.

Il primo grande pregio di questa trilogia è sicuramente l’originalità. Laini Taylor riesce a creare una trama complessa, ben intrecciata e ricca di colpi di scena. Vengono presentate diverse sottotrame che si uniscono nel corso dei diversi capitoli, plasmando una storia intrigante e coinvolgente. In essa non troviamo il solito scontro tra angeli buoni e bestie cattive: ogni popolo ha i suoi pregi e suoi difetti, ognuno di essi conta tra le sue fila soldati sanguinari e compassionevoli.

Il worldbuilding è affascinante e molto curato: pur partendo da una città nota come Praga, si amplia sempre più presentandoci il mondo di Eretz, la struttura sociale che lo regola, l’escursus storico (che include le cause della guerra) e le diverse tipologie di chimere e serafini che lo abitano. Anche il sistema magico, con le sue leggi e le sue eccezioni, viene spiegato gradualmente lasciando, a mio parere, anche lo spazio per un ulteriore approfondimento.

Per quanto riguarda i personaggi li ho trovati articolati, ben caratterizzati e in costante crescita.

Karou è una ragazza giovane e forte, che sente costantemente la mancanza di qualcosa. La sua vita non è semplice e con il passare del tempo dovrà affrontare moltissime difficoltà che la porteranno anche a sbagliare. Mi è piaciuta molto nel primo e nell’ultimo romanzo in cui emerge la sua grande forza d’animo, mentre nel secondo ho faticato a entrare in sintonia con lei, perché a un certo punto mi è sembrato che si fosse arresa: chiusa nel suo bozzolo senza chiedersi ciò che accadeva intorno a sé, schiacciata dalla vergogna e dal senso di colpa che si era auto-attribuita. Avrei preferito che reagisse, si discolpasse e affrontasse con la sua solita forza i problemi, ma capisco anche il suo punto di vista e la sofferenza provata, nonostante tutto sono contenta che sia riuscita a rialzarsi e a farsi valere.

Akiva, il serafino dagli occhi di fuoco, è intelligente, determinato e intraprendente. Pur nel patimento, una volta che ha finalmente ritrovato il suo amore, riesce a perseguire la speranza di cambiare gli eventi e volgerli in suo favore. Lotta incessantemente contro il destino che a volte sembra favorirlo, mentre altre gli rema contro causando continue incomprensioni.

La loro storia non è un lento conoscersi reciproco, ma piuttosto l’incontro di due anime affini, che già dal primo sguardo sono legate indissolubilmente tra loro. Una passione romantica che si scontra con le difficoltà di due mondi distanti e con gli eventi.

Parlando dei personaggi secondari devo dire che li ho davvero amati: dall’esuberante Zuzana al romantico Mik, dal dolce Ziri alla cupa Liraz, fino ad arrivare alla famiglia di chimere di Karou. Anche i più odiosi, come Thiago, Jael e Razgut, non lasciano indifferenti a causa della costruzione magistrale dei loro caratteri: l’odio e il disgusto che provocano sono incontestabili e mostrano la capacità e la volontà dell’autrice di trasmettere determinate emozioni.

Per quanto riguarda la scrittura, non ho un parere molto definito e preciso, perché varia in base a ciò che si considera. Ho apprezzato tanto, per esempio, il costante passaggio da un punto di vista a un altro e dagli eventi presenti a quelli passati perché, pur rallentando un poco la narrazione, tutto ciò ha uno scopo preciso: quello di mantenere viva l’attenzione e scatenare la curiosità; ti lascia sul filo del rasoio con il desiderio di sapere quel che accadrà.

Lo stile, invece, l’ho trovato in alcuni momenti un po’ troppo lento per i miei gusti: la scrittrice si sofferma molto sull’esposizione dei pensieri e dei tormenti interiori dei vari personaggi con descrizioni ridondanti che sfiorano a volte la poesia. Nel primo volume questo soffermarsi mi è piaciuto, perché permette di conoscere molto bene i protagonisti e dare un contesto adeguato alla storia. Dal secondo libro in poi, però, mi ha un po’ infastidito, in quanto rallenta ulteriormente il ritmo in un momento in cui l’intreccio si fa ricco di azione e la curiosità è alle stelle. Credo che lettori più romantici di me lo apprezzerebbero molto proprio per il suo tendere alla poetica.

In definitiva, credo sia una trilogia da leggere almeno una volta per la sua dolcezza, la sua originalità e la rappresentazione ricca di sfaccettature dei personaggi.

La consiglio a chi ama i fantasy che uniscono la magia di mondi immaginari alla bellezza delle nostre città e che sanno coniugare una storia d’amore tormentata con una trama ricca di sorprese.

 

 

 

 

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