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Recensione: Il mio nome è Emilia del Valle di Isabel Allende

Titolo: Il mio nome è Emilia del Valle

Autrice: Isabel Allende

Genere: narrativa, saga familiare

Editore: Feltrinelli Editore

Data di pubblicazione: 20 maggio 2025

Età di lettura consigliata:  +14

Emilia del Valle Walsh nasce a San Francisco nel 1866. Sua madre, Molly Walsh, è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno. Emilia cresce nel cuore di un umile quartiere messicano, diventando una giovane donna brillante e indipendente che sfida le norme sociali per perseguire la sua passione per la scrittura. Da giovanissima, inizia a scrivere romanzi d’avventura sotto lo pseudonimo di Brandon J. Price, ma la sua carriera decolla quando diventa editorialista al San Francisco Examiner. Emilia convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile con interessi economici e politici statunitensi. Così, nel 1891, si ritrova a Santiago, una città sull’orlo del baratro. Ospite della (già nota ai lettori) mitica Paulina del Valle, vive gli scontri in prima linea, s’innamora e riprende contatto con il padre biologico in punto di morte. Emilia dovrebbe tornare a San Francisco, anche per coronare il suo amore, ma decide prima di voler vedere una piccola proprietà terriera, l’unica eredità lasciatale dal padre, nei pressi del lago Pirihueico, in una zona disabitata di inviolata bellezza naturalistica.

Una storia di amore e guerra, di scoperta e redenzione, raccontata da una giovane donna coraggiosa che affronta sfide monumentali, sopravvive e si reinventa.

Come lettrice appassionata di Isabel Allende, posso dire con emozione che Il mio nome è Emilia del Valle è uno di quei romanzi che ti entrano sotto pelle, come solo Allende sa fare. L’ho letto tutto d’un fiato con la consapevolezza e la gratitudine di chi ha percorso con lei ogni storia, da La casa degli spiriti a L’isola sotto il mare, eppure questa nuova opera è riuscita ancora una volta a sorprendermi, a commuovermi, a farmi sentire parte della sua scrittura così intima e potente.

Emilia del Valle è un personaggio indimenticabile, vivo e vibrante. La sua voce attraversa l’intero libro con una forza narrativa che ricorda la Clara di La casa degli spiriti, ma con un piglio ancora più contemporaneo, più consapevole della propria identità e del proprio diritto alla libertà. Allende intreccia come sempre storia personale e collettiva, fondendo realtà e immaginazione con quella sua scrittura elegante, calda, evocativa, che ha il dono raro di far sentire il lettore a casa, pur portandolo in luoghi lontani e tempi complessi.

In questo romanzo ritroviamo tutti i temi che le sono cari: la memoria, l’esilio, le radici femminili, la resilienza, ma anche la sensualità e la lotta per l’autodeterminazione. La prosa è lirica ma mai stucchevole, ricca di passaggi che vorresti sottolineare e rileggere ad alta voce. E poi c’è il mare, simbolo di passaggio e rinascita, che accompagna Emilia nella sua evoluzione interiore, come un personaggio muto ma onnipresente.

Per chi, come me, ha letto ogni pagina scritta da Isabel Allende con amore e rispetto, Il mio nome è Emilia del Valle è una conferma: la sua voce è ancora capace di parlare al cuore e alla coscienza, con la stessa urgenza e bellezza di sempre. Un libro che consiglio con tutta me stessa, e che custodirò accanto agli altri, certa di rileggerlo ancora.

 

Hot 🔥 | tiepido
Sentimento❤️| struggente, emozionante, bellissimo
Violenza ⚔️ | nessuna

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