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Recensione: Il pianto delle Troiane – Serie: Women of Troy volume 2 di Pat Barker

Titolo: Il pianto delle troiane

Serie: Women of Troy #2

Autore: Pat Barker

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa storica

Target Consigliato: 14+

Data di pubblicazione: 13 settembre 2022

 

  • Il silenzio delle ragazze
  • Il pianto delle troiane

All’ombra delle mura di Troia, distrutta e depredata, i greci attendono di tornare a casa con lo sterminato bottino di guerra, donne comprese. Ma le troiane, dopo aver pianto i loro defunti, tenteranno di tutto pur di vendicarsi.

Troia è caduta e i greci, vittoriosi, fremono per rientrare in patria. Per farlo hanno bisogno del buon vento per l’Egeo, che tarda ad arrivare: gli dèi sono offesi poiché il corpo di re Priamo giace insepolto e profanato. I vincitori rimangono cosí in prossimità della città saccheggiata, insieme alle donne che hanno rapito. La splendida Elena, contesa dai due popoli; Cassandra, che ha imparato a non essere troppo fedele alle proprie profezie; la testarda Amina, con lo sguardo ancora fisso sulle torri in rovina, determinata a riscattare il proprio re; Ecuba la ribelle, che ulula sulla spiaggia silenziosa, quasi volesse risvegliare i morti; e infine Briseide, che porta in grembo il suo futuro: il figlio del defunto Achille. Insieme, stringendo alleanze e facendo leva sulle rivalità tra gli uomini, cercheranno la loro vendetta.

 

 

 

Se amate i classici greci e non disdegnate le rivisitazioni, questo libro può fare al caso vostro.

Il pianto delle troiane di Pat Barker ci propone una versione al femminile di quello che potrebbe essere accaduto in seguito alla rovinosa caduta di Troia. Dopo la morte degli eroi tanto decantati, quali Ettore, Priamo ecc… che fine avranno fatto le loro mogli, e le loro figlie?

La figura narrante prevalente è quella di Briseide, anche se alcuni pov sono dedicati anche a Pirro, il figlio di Achille.

Il racconto mi ha vagamente ricordato una sorta di diario più che una classica storia scandita dai consueti tempi narrativi. 

Briseide, attraverso i suoi occhi, diventa prosatrice dell’euforia greca, dei malcontenti tra i vari re che hanno perso la coesione che li aveva spinti a lottare per uno scopo comune e delle disavventure delle donne che tentano di sopravvivere alla loro condizione di schiave.

Trovano spazio nella storia Cassandra, la veggente mai creduta, la triste Andromaca, Ecuba, Elena e tante altre, nomi noti e anche nuovi personaggi che si intrecciano nelle vicende delle donne troiane e greche.

Il linguaggio scelto dall’autrice è abbastanza ricercato, ha un qualcosa di antico e classico che aiuta il lettore a calarsi ancora meglio nelle vicende descritte. Mi è stato semplice immaginare le mura fumanti di Troia e le spiagge occupate dalle tende degli invasori grazie alle descrizioni accurate che non risultano comunque mai pesanti o prolisse. 

Questo libro per me è stata davvero una lettura piacevole; è un romanzo particolare e   diverso, emerge per la peculiarità del tema trattato e per la capacità di distanziarsi da una narrazione tipicamente al maschile che decanta eroi, coraggio e virtù ma dimentica le donne.

A mio parere Il pianto delle troiane merita cinque stelle perché ho adorato e apprezzato avvero molto questa rilettura del mito in ottica femminile 

 

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