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Recensione: “Zelda, Ad Novam Vitam” di Barbara Riboni Pactum Saga #1.2

progetto grafico a cura di Vita Firenze

Può una donna accettare di essere l’unica ad amare l’altro?

Può imparare ad accontentarsi delle briciole di un rapporto?

Ma anche fosse, cosa può fare se non scappare lontano quando anche le briciole le vengono negate?

Quando l’unica cosa per cui volevi vivere diventa la ragione per la quale vuoi morire non c’è scampo.

Per questo Zelda non ha alternativa se non quella di abbandonare la sua città e la sua famiglia per fuggire da chi le ha spezzato il cuore, per cercare un posto lontano dove meditare drammatiche decisioni.

Scappa da Roma e dal suo amore morboso per un uomo che non la vuole convinta che non ci sia motivo per continuare a vivere un’esistenza immortale senza di lui.

Ma il suo carattere forte e indomito non si piegherà nemmeno al suo cuore infranto.

Combatterà e si risolleverà conducendola verso un nuovo modo di vivere e nuovi incontri che cambieranno per sempre il corso degli eventi.

Sola nell’incontaminata e selvaggia bellezza della Majella ritroverà se stessa e la gioia di condividere emozioni con impensabili compagni di avventura.

Progetto grafico a cura di Vita Firenze

1 Pactum Vampiri recensione qui

1.2 Zelda – Ad Novam Vitam (spin off)

1.3 Carlos, Inopinatum Munus

2 Pactum 2 … data di uscita da definire…

Progetto grafico a cura di Vita Firenze

Se avete letto “Pactum vampiri”, sapete già chi è Zelda infatti questo personaggio vi compare verso la fine, dando una notevole impronta alla vicenda.

Questo romanzo breve invece, racconta la storia di Zelda in un periodo antecedente a quello in cui si svolge “Pactum Vampiri” e, poiché non offre spoilers sgraditi, si può leggere sia prima che dopo “Pactum”. Ne consiglio, a mio gusto comunque la lettura in un secondo momento.

Zelda è una bellissima vampira che vive a Roma e la conosciamo all’epoca del suo coinvolgimento con Max, il capo triumviro della comunità vampirica italiana.

I due sono amanti, ma il loro rapporto è puramente carnale. Ciò che lei prova per Max è molto più forte e questo porta a una rottura fra i due, quando un bel giorno lui la lascia senza alcun motivo.

Distrutta dal dolore Zelda abbandona Roma, rifugiandosi nei monti della Majella e medita di togliersi la vita.

Qui nella solitudine, circondata solo da due lupi scampati alla morte grazie alle sue cure, la bella vampira ritroverà la pace perduta e sé stessa, insieme a qualcosa che aveva creduto di non provare mai più … l’amore.

Progetto grafico a cura di Marina Alesse

Il suo è un personaggio molto carismatico, anche se inizialmente non mi aveva avvinto per il suo attaccamento a un uomo che la maltratta e la usa come un oggetto.

Successivamente, dopo il crollo psicologico la sua personalità esce fuori preponderante. Mi è piaciuta molto l’ambientazione selvaggia e incontaminata della Majella, dove nella solitudine si percepisce lo stato emotivo della protagonista. Anche il rapporto con i lupi è molto coinvolgente, sin da quando appena nati li salva da morte certa e se ne prende cura, in un momento in cui lei stessa non vuole neanche vivere. Gli animali diventano il suo tratto distintivo e saranno suoi compagni inseparabili e immortali.

I riferimenti temporali sono variabili, si passa velocemente da un decennio a un altro, visto che si tratta di vampiri e quindi immortali. Zelda infatti trascorre sui monti cinquant’anni in solitudine, tanto che, quando un bel giorno scende a valle scopre che si trova in piena II Guerra Mondiale. In questo lasso temporale conosce Amedeo, ferito e in fin di vita. Ancora una volta le sue conoscenze mediche si rivelano provvidenziali e salva la vita del ragazzo.

Amedeo lo definirei un gigante buono, alto due metri, muscoloso è un partigiano della “Brigata Majella” che combatte contro i tedeschi. Il suo personaggio mi è piaciuto molto perché non raffigura il classico protagonista sicuro di sé e “so tutto io”. È riuscito a suscitare in me vari tipi di emozione: la tenerezza quando lei scopre che è sordomuto e trovano un modo per comunicare e l’ammirazione quando, con grande forza sia fisica che caratteriale, reagisce alla scoperta che avrà a che fare con una sconvolgente e bellissima vampira. Lui è un reietto della società per la sua diversità ed è per questo che si è arruolato, non ha niente da perdere e la sua vita ha poco valore. Il suo con Zelda è un incontro di anime, hanno vissuto gli stessi sentimenti e ritrovarsi, nella loro diversità farà tornare loro la gioia di vivere e la voglia di amare.

Barbara Riboni non si è smentita neanche questa volta. Attendo con ansia il prossimo libro di questa avvincente saga!

 

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